di Cristina Grieco
Per allinearsi alla situazione nazionale e alle pressanti istanze provenienti dall’Unione europea, la Regione ha adeguato i propri standard di trasparenza e ha approvato, lo scorso dicembre, la legge n. 41 del 2012 contenente le “norme per la pubblicità e la trasparenza della situazione patrimoniale dei componenti gli organi della regione, dei titolari di cariche in istituti regionali di garanzia e di cariche direttive in enti o società”. La norma sancisce, tra gli altri, l’obbligo per coloro che rivestono cariche politiche nella Regione di rendere nota la propria situazione economica. Pugno di ferro contro gli inadempienti. In caso di inottemperanza infatti le sanzioni sono molto pesanti e dal tenore palesemente disincentivante. Si parte da una diffida. In caso di inosservanza della diffida viene applicata una decurtazione dei rimborsi spese previsti pari ad un trentesimo per ogni giorno di ritardo e, in caso di reiterato inadempimento, si arriva addirittura alla dichiarazione di decadenza dall’incarico.
Sarà anche per il tenore fermo della legge o per la minaccia di sanzioni ma dai politici della Regione si leva un coro virtuoso. Tutti hanno provveduto ad adempiere al dovere di rendere pubblica la propria situazione economica relativa al 2012 . Tutte le situazioni sono consultabili a questo indirizzo.
A livello reddituale emerge un contesto piuttosto lineare. Tutte dichiarazioni piuttosto cospicue. La maggior parte di quelle della Giunta non scende sotto i 100 mila euro, alcune non li raggiungono per poco altre al contrario le superano anche di alcune decine di migliaia. Dell’attuale compagine di assessori infatti, solo Maura Malaspina (Udc) (la cui nomina ad assessore è recente e dunque per il 2012 ha dichiarato il reddito da consigliere), Luigi Viventi (Udc) e Antonio Canzian (Pd) dichiarano meno di 100 mila euro e rispettivamente 88.513 euro, 92.294 euro e 98.439 euro. Tutti gli altri si attestano sopra i 100 mila.
Il presidente Spacca ha dichiarato redditi, percepiti da lavoro dipendente o assimilato per l’anno 2012, per poco più di 115 mila euro.
Tabella redditi della Giunta*
Gian Mario Spacca 115.262
Antonio Canzian 96.654
Sandro Donati 107.791
Paolo Eusebi 95.098
Sara Giannini 103.391
Paola Giorgi 126.161
Marco Luchetti 134.427
Maura Malaspina 88.513
Luca Marconi (era assessore nel 2012) 105.824
Almerino Mezzolani 100.076
Pietro Marcolini 104.861
Luigi Viventi 92.294
* Tutti i valori sono chiaramente da considerarsi al lordo delle imposte.
Tra gli esponenti politici del Maceratese il più “ricco” è il consigliere e medico Erminio Marinelli (portavoce centro destra) con una dichiarazione che supera i 172 mila euro. Mentre il più “povero” è il consigliere Enzo Marangoni (ex Lega, ora Pdl) che chiude la classifica con “soli” 77 mila euro. Al secondo posto Luca Marconi (Udc), assessore per tutto il 2012, con poco più di 105 mila euro e a seguire l’assessore Pietro Marcolini (Pd) con 104 mila. Subito dietro l’unica rappresentante donna del maceratese, l’assessore Sara Giannini (Pd) che, con una dichiarazione che si attesta sui 103 mila euro, guadagna il quarto posto. Seguono il consigliere Francesco Comi (Pd) con 99 mila euro, il consigliere Francesco Massi Gentiloni Silveri (capogruppo Pdl) con poco più di 88 mila euro, il consigliere Francesco Acquaroli (ex Sel, ora Pse) con 83 mila euro e il consigliere Angelo Sciapichetti (Pd) con poco più di 80 mila euro.
Tabella redditi del Consiglio*
Luca Acacia Scarpetti 126.389
Francesco Acquaroli 83.081
Fabio Badiali 124.414
Letizia Bellabarba 28.957
Massimo Binci 80.481
Raffaele Bucciarelli 103.272
Giacomo Bugaro 124.805
Gianluca Busilacchi 111.227
Valeriano Camela 82.479
Adriano Cardogna 97.423
Mirco Carloni 113.772
Graziella Ciriaci 113.514
Francesco Comi 99.202
Giancarlo D’Anna 93.631
Elisabetta Foschi 83.081
Enzo Giancarli 94.777
Dino Latini 188.926
Enzo Marangoni 77.291
Erminio Marinelli 172.583
Francesco Massi Gentiloni Silveri 88.581
Giulio Natali 142.717
Rosalba Ortenzi 122.136
Paolo Perazzoli 77.681
Moreno Pieroni 132.751
Mirco Ricci 79.646
Franca Romagnoli 101.307
Angelo Sciapichetti 80.441
Daniele Silvetti 93.923
Vittoriano Solazzi 112.573
Gino Traversini 80.963
Umberto Trenta 88.865
Roberto Zaffini 87.796
Giovanni Zinni 78.761
* Tutti i valori sono chiaramente da considerarsi al lordo delle imposte.
Qualche curiosità sulle situazioni patrimoniali. Le proprietà immobiliari del presidente Spacca sono tutte dislocate tra Fabriano e Ancona. Possiede investimenti in titoli e obbligazioni alcuni dei quali travalicano i confini regionali. Dal 2008 infatti possiede 250.000 obbligazioni del credito valtellinese. Ma non ha lasciato indietro la sua città e ha infatti acquistato 10.000 titoli Indesit Company. Il resto del pacchetto è suddiviso tra titoli assicurativi e bancari: 10.000 Generali, 19.000 Unicredit e 26.000 Banca Intesa.
Nessun investimento finanziario e solo la comproprietà al 50% di un’abitazione a Morrovalle per l’assessore Sara Giannini. Idem per il consigliere Angelo Scapichetti che dichiara solo la comproprietà di un appartamento, di alcune pertinenze e di terreni tutti siti a Macerata. Il consigliere Francesco Acquaroli, al contrario, non dichiara alcun immobile ma alcuni investimenti finanziari: 54.000 titoli di stato – BTP e 1.266 quote del Fondo Comune Mediolanum.
Luca Marconi dichiara la proprietà di una casa a Recanati e una quota della Banca di Credito cooperativo di Recanati e Colmurano. Inoltre ha investito 8.500 euro nel titolo Interna Sek, 9.800 euro in General Nok, 11 mila in Bmw e, infine, 24 mila euro in Finlabo.
Cospicuo il patrimonio immobiliare dell’assessore Pietro Marcolini che dichiara la proprietà di quattro appartamenti e la comproprietà al 50% di altri due tutti a Macerata, oltre alla proprietà di un appartamento ad Ancona. L’Assessore ha inoltre un portafoglio di investimenti di tutto rispetto. 8.300 azioni Enel Green Power e 7.000 Unicredit. Ha altresì quote in Fondi e in Sicav alcuni anche esteri tra cui: Luxury Brands Fund Eur B gestiti dalla società svizzera Swiss & Global Asset Management AG, i BG Selection Sicav Morgan Stanley North America Equities AX gestiti dalla compagnia BG Selection Sicav del Lussemburgo. Compaiono all’interno del pacchetto anche quote del Fondo Alto euro governo breve termine, del Jb Europe Small&Mid Cap St. B., del Bg. Sel. Latin America Equities e del Morgan St-North America e del China & India equities. A completare il panorama degli investimenti dell’Assessore anche 22 mila obbligazioni Mediobanca 3% e altrettante Mediobanca Frn entrambe in scadenza a novembre 2014.
Il portavoce regionale del centro destra Marinelli dichiara la comproprietà di abitazioni tra Civitanova, Castelraimondo e Pioraco ma nessun investimento finanziario.
Il consigliere Marangoni ha dichiarato la comproprietà di un appartamento a Recanati oltre al 50% del capitale sociale della società di consulenza Etilconsul Srl.
Per il consigliere Comi la comproprietà di fabbricati tra Roma e Tolentino, la comproprietà di un conto deposito Banca Marche in scadenza nel 2018, Btp, un fondo pensione della Generali e Obbligazioni UBI.
Nessuna proprietà immobiliare e nessun investimento finanziario per il consigliere Massi.
Ma i dati più interessanti emergono dall’approvazione della delibera dello scorso 26 febbraio con la quale viene rideterminato il trattamento economico dei consiglieri e dei componenti della Giunta regionale.
L’atto in questione prevede un’indennità di carica mensile lorda per i consiglieri regionali pari a 6.600 euro oltre ad una quota aggiuntiva che varia a seconda del ruolo. Si va dai 2.700 euro del presidente di Consiglio e Giunta ai 2.200 euro del vice presidente della Giunta per finire con i 1.700 euro degli assessori e del vice presidente del Consiglio.
A queste somme deve essere aggiunta la quota fissa di 3 mila euro dovuta a titolo di rimborso spese per l’esercizio del mandato ed una quota variabile di 0,40 euro per ogni chilometro di distanza tra il comune di provenienza (o domicilio) e il comune capoluogo sede degli organi regionali, per il numero di giorni del mese, che viene mediamente considerato di 30 giorni, fino ad un massimo di 1.500 euro.
Questi importi essendo dovuti a titolo di rimborso non vanno ad incrementare il reddito e dunque non compaiono in dichiarazione. Hanno rinunciato al rimborso chilometrico solamente il presidente dell’assemblea legislativa Vittoriano Solazzi, poiché utilizza l’auto di servizio e il consigliere osimano Dino Latini.
Leggi la delibera regionale.
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La quota fissa di rimborso spese per esercizio del mandato di € 3.000 è annua o mensile??
Non bastano le laute indennita’ ed i futuri vitalizi, hanno diritto anche al rimborso chilometrico. Un comune cittadino che per lavoro deve fare chilometri a proprie spese, magari con uno stipendio al minimo sindacale, cosa dovrebbe dire? E pensare che costoro, quando va bene, lavorano solo tre giorni alla settimana!
Riducetevi lo stipendio anche del 5-10% è destinate questo d altre cose migliori
Redditi da oltre 100.000 euro
poi leggiamo:
“Disoccupato sorpreso a rubare rame”
Con il secondo ridotto cosi’ dai primi.
pensate che si possa andare lontano con questa uguaglianza?
Tra quanto tempo i secondi si incazzeranno?
http://www.linkiesta.it/presidente-uruguay-guadagna-800-euro-al-mese
Quanto vorrei essere povero come Marangoni
Continuando così le cose, se non ci sarà un ridimensionamento e un livellamento, tra un po’ i “molti” andranno a prendere dai “pochi” per vivere. C’è anche da chiedersi: quant’è più utile un politico da un muratore per la collettività?
Il vero problema non è tanto “la trasparenza”, perchè sapere quanto si prendono fa aumentare la nostra “indignazione”. Il vero problema, così come per quei numerosi signori seduti a Roma, sono i troppi soldi che essi sottraggono alla comunità sotto forma di stipendi, vitalizi, appannaggi, pensioni, rimborsi e privilegi vari. Chi dovrebbe controllare, la Corte Costituzionale, è sulla loro stessa barca, come i tanti e vergognosi privilegi che anch’essi hanno e quindi …. massimo conflitto di interessi. Comunque, secondo me, tutti i soldi che questi signori si autoassegnano a qualsiasi titolo, superiori ai corrispondenti incarichi delle altre nazioni europee, non sono diritti acquisiti, bensì appropriazioni indebite da restituire al popolo italiano.
MA QUALCUNO DEI SIGNORI IN ELENCO, VISTO I NOTEVOLI INTROITI E VISTO CHE USA AUTO A METANO, PERCHE’ I 1500 EURO NON LI METTE A DISPOSIZIONE DI DISOCCUPATI REALI ( quindi di persone che hanno perso il lavoro e non di chi non ha mai lavorato) PER PAGARE BOLLETTE E AFFITTI???