Sarà discusso giovedì prossimo, 28 novembre, il bilancio preventivo 2013 del Comune di Civitanova. Questa la data del consiglio comunale che si preannuncia già lungo e pieno di polemiche, la prima delle quali per il ritardo con il quale viene discusso in assise, a 2013 ormai terminato. Questa almeno la critica mossa dal consigliere d’opposizione Massimo Mobili e condivisa anche dal collega Sergio Marzetti. «Se aspettavamo altri 30 giorni potevamo discutere assieme preventivo e consuntivo – commenta sarcastico Mobili – Ma a prescindere dal ritardo con cui viene presentato e che non ha permesso nessuna programmazione, dal momento che anche quest’ anno, per la seconda volta, si spende e si paga a piè di lista, nulla è stato fatto per la partecipazione e praticamente nessuno lo conosce».
Il bilancio approvato dalla giunta (leggi l’articolo) e che ora andrà in consiglio prevede delle misure importanti per quanto riguarda Imu e Tares come già aveva preannunciato Corvatta. Per l’Imu la giunta ha deliberato un’aliquota sulla prima casa al 6 per 1000, giustificando la scelta con uno stratagemma contabile che prevede un introito di 600.000 euro, che lo Stato, qualora abolisca anche la seconda rata dovrà coprire a vantaggio degli enti comunali. Per la Tares si prevedono invece rialzi percentuali superiori al 38%. Previsti all’ordine del giorno anche due punti, prima della discussione del rendiconto finanziario dell’ente.
(l.b.)
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Notare bene che il Bilanacio in questione è il Bilancio PREVENTIVO del 2013, e verrà discusso il 28 novembre 2013……………
Notare che Il Sindaco doveva andare nei quartieri, ogni anno, per fare il bilancio partecipato e decidere con i cittadini spese, tasse, investimenti……………………..Ma ci faccia il piacere (come diceva Totò) !!!
@ Tomaso Moro
Credo che il cittadino e l’amministrazione abbiamo 2 diversi concetti di “Bilancio Partecipato”
Per il cittadino credo che il Bilancio Partecipato significa essere chiamati direttamente a condividere le scelte dell’amministrazione (per la serie: discutiamone insieme e scegliamo il meglio per la città)
Per l’amministrazione, evidentemente, credo che Bilancio Partecipato è che il cittadino sia chiamato a fare cassa, cioè che partecipi alle spese, stop: non alla discussione