di Alessandra Pierini
La giuria internazionale ha respinto la candidatura di Urbino a Capitale Europea della Cultura 2019 (leggi l’articolo). Lo scorso anno una proposta di Francesco Adornato, preside della facoltà di Scienze Politiche di candidare anche Macerata, scatenò il dibattito.
Alla luce di quanto avvenuto ad Urbino, Massimiliano Bianchini, assessore a Cultura e Turismo della Provincia di Macerata critica l’operato della Regione nella vicenda.
«Urbino non solo non è diventata Capitale Europea della Cultura – spiega – ma non è neanche rientrata nelle sei finaliste. E’ evidente che qualcosa non è andato. In ogni caso la Regione l’operazione l’ha fatta e l’ha sostenuta, anche finanziariamente, inserendola nei distretti culturali. In primo luogo sarebbe interessante capire cosa è accaduto e che cosa non ha funzionato, poi ci si interroga anche sul modo di operare della Regione che organizza mostre ma non dà spazio ai marchigiani, che sceglie testimonial stranieri per dar vita ad un’operazione turistica di facciata e molto provinciale. Si punta su queste cose per nascondere la verità . Sono operazioni dirette da Spacca in maniera personale che non solo non lasciano niente ma non valorizzano neanche la Regione».
Bianchini passa a riflettere su Macerata. « Gli stati generali della cultura, fatti dalla Regione, sono stati ripetuti solo a Macerata e non hanno prodotto risultati di alcun genere. Era persino scaturito un dibattito sul fatto che anche a Macerata si poteva pensare come capitale europea della cultura (leggi l’articolo). Io sono stato in passato in grandi città europee capitali della cultura e proporre una cosa del genere vuol dire non sapere di cosa si sta parlando. Basti pensare che tra le motivazioni per cui Urbino è stata bocciata ci sarebbero le infrastrutture, figuriamoci cosa sarebbe accaduto a Macerata. Quindi la Regione punta sempre di più su realtà che non hanno nulla a che fare con il territorio e le Province sono state espropriate delle competenze sullo spettacolo dal vivo. La conseguenza è che c’è un mondo staccato dalla realtà che pensa a grandi operazioni che non vanno in porto come se nella Regione Marche tutto andasse bene. C’è poi un mondo sommerso che fa cultura senza aiuti istituzionali e con grande successo. Io sono legato a questo secondo e lì ci sono esperienze vere».
Bianchini racconta che nel week end ha preso parte a tre iniziative di pregio che considera esemplificative: «A Serrapetrona, nell’ambito degli appassimenti ho partecipato ad un interessante incontro sul turismo, a San Ginesio si è svolto un concorso di musica antica di altissimo spessore e sabato a macerata, agli Antichi Forni, è stata inaugurata la Marguttiana d’inverno dove ho respirato una fortissima energia, anche con proposte di grande interesse. L’esigenza che sento è quella di fare cultura e di avere gli spazi per farla. Vorrei chiedere al mondo in alto quando si confronterà con chi la cultura la fa davvero.Per questo, con Pensare Macerata, continuiamo a puntare sull’ex mattatoio che crediamo possa essere una buona soluzione».
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Mi chiedo per quale motivo,Cronache Maceratesi non ha speso una sola parola per comunicare quanto sta avvenendo in questi giorni agli Antichi Forni.
L’assessore Bianchini ha ragione. Sabato scorso, unico rappresentante istituzionale, era agli Antichi Forni dove è stato fatto un “qualcosa” di livello diverso dalle solite normali operatività artistiche. Come giustamente rilevato, agli Antichi Forni si è respirata la “Vita” mossa dagli artisti. Non ho guardato le opere dei singoli, alcuni già da me conosciuti, quanto ho visto l’insieme dell’iniziativa.
Ho conosciuto Tamara Moroni – finalmente – da me già letta a suo tempo su Cronache Maceratesi, impegnata nell’esprimere la “Vita” attraverso il lievito naturale che con maestria impastava , mescolava, palpava e accarezzava… E il lievito cresceva, cresceva… La mamma le aveva consigliato : “Figlia mia, il marito te lo conquisti a letto, ma te lo mantieni a tavola!” L’ha presa alla lettera… Da fonti bene informate, so che Tamara è una cuoca eccezionale, come è eccezionale nel resto, visibile e invisibile.
Sindaco Carancini, lei non c’era. E’ stato notato e detto. Peccato: avrebbe visto che Macerata non è solo Curia, Massoneria e PD, un partito costruito alla PdL e che è sono un escremento derivato dalla digestione di DC e PCI. Spero che il PD si spacchi e la Sinistra ritorni nei suoi storici alvei, senza contaminazione democristiane alla Renzi.
Se si vuole il rinnovamento si cominci con la Cultura. Agli Antichi Forni si è superata la dibattuta questione ideologica della contestata scultura “massonica”. C’è roba nuova agli Antichi Forni, comprese le belle ragazze con le loro performances. Che, purtroppo lei si è perso, signor sindaco Caranncini.
E dateglieli questi spazi a Bianchini,così potrà rimediare consensi dalle associazioni (sia chiaro,di sinistra) che lì troveranno gratuitamente sede.
Bianchini poi dice che in passato è stato in grandi città europee capitali della cultura e si è reso conto che gli altri non sanno di cosa parlano,(evidentemente ci avrà soggiornato a lungo) ed inoltre che le province sono state espropriate delle competenze sullo spettacolo dal vivo.Mah!!!
Infine riferisce che nel week end ha preso parte ad interessanti iniziative che considera esemplificative,a Serrapetrona un interessante incontro sul turismo,a San Ginesio un concorso di musica antica di altissimo spessore e sabato finalmente a Macerata,agli Antichi forni ad una mostra d’arte dove ha respirato una fortissima energia:definizioni prive di contenuto.
Il nostro assessore provinciale,insieme alla sua omologa comunale Curzi che pochi giorni fa mentre partiva per Roma per una manifestazione sul popolo saharawi ha trovato il tempo di salutare degli ospiti,è veramente infaticabile nel disperato e spero vano tentativo di trovare spazio in regione,previa però partecipazione alle primarie di coalizione per la sostituzione di Carancini.
Bianchini ,che in passato è stato in grandi città europee capitali della cultura,nel criticare la politica regionale sa bene di cosa parla!
Bianchini ha perfettamente ragione quando parla di testimonial stranieri, per operazioni turistiche di facciata, che non hanno assolutamente portato alcun valore aggiunto alla promozione turistica marchigiana.
Probabilmente servirebbe un tavolo di consultazione permanente, così come è stato fatto per il Comune di Macerata, tra le istituzioni e gli operatori turistici di base (Alberghi, B&B, Risoranti, Agenzie Viaggio), magari lasciano ai margini, invece, tutte quelle situazioni in cui la valorizzazione del territorio passa in secondo piano.