di Filippo Ciccarelli
La giornata di oggi sancisce ufficialmente la rinascita di Forza Italia, 19 anni dopo quell’exploit su cui non tutti i bookmakers avrebbero scommesso e che vide la creatura di Silvio Berlusconi sconfiggere la “gioiosa macchina da guerra” della sinistra alle elezioni politiche. Ma il ritorno di Forza Italia ha molto meno appeal – almeno tra quegli amministratori che sono rimasti fino ad oggi nel Pdl -, rispetto all’esperienza immediatamente successiva al crollo della Prima Repubblica. Tra i politici maceratesi eletti nei Comuni, in Provincia e in Regione sembra vincere, infatti, il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano, già segretario del Pdl ed ex delfino di Berlusconi. Anche se, come spiega Ottavio Brini, fino ad oggi vice coordinatore regionale del Pdl, più che Alfano è Maurizio Lupi, nel nostro territorio, a calamitare consensi verso il Nuovo Centrodestra.
«Io e moltissimi altri in provincia di Macerata, tra cui i consiglieri regionali Massi e Marinelli abbiamo già aderito al Nuovo Centrodestra di Alfano ma, soprattutto, di Maurizio Lupi, con cui abbiamo rapporti di amicizia. E con noi ci sarà anche il consigliere Marangoni. Io mi trovo nel centrodestra e rimango in opposizione alla sinistra. Sono dispiaciuto da questa separazione, anche se a sentire le dichiarazioni di Berlusconi dovremmo ricompattarci al momento del voto».
Ma, proprio Marangoni, ex Lega Nord e Lega per le Marche, glissa sul suo futuro politico e sceglie una metafora ornitologica per spiegare la sua posizione nel travagliato momento vissuto dal Pdl: «Tra falchi e colombe mi sento un allocco, perché, invece di pensare a queste cose, mi occupo del territorio. Forse è una
visione limitata, ma continuerò a farlo. Auspico comunque che sia una fase transitoria e che a breve si torni a una grande unità e a un grande partito anche più grande di quello di prima».
Tra gli amministratori locali anche Nazareno Agostini e Pietro Cruciani, consiglieri provinciali, saranno partecipi del Nuovo Centrodestra, rispettivamente come capogruppo e vice capogruppo in Provincia della formazione politica nata dalla scissione del Pdl.
Promette invece fedeltà a Forza Italia Deborah Pantana, vicepresidente del Consiglio comunale di Macerata: «Sono sempre stata e rimango con Forza Italia. Certo, mi dispiace che ci sia stata questa divisione, perché di fatto siamo stati eletti tutti con il Pdl». Insieme a lei sposano il progetto di Silvio Berlusconi anche i consigliere Fabio Pistarelli, Riccardo Sacchi, mentre il loro collega Marco Guzzini ha aderito al Nuovo Centrodestra.
Sceglie Forza Italia anche Pierfrancesco Castiglioni, coordinatore provinciale del Pdl e consigliere comunale a Macerata: «Sono profondamente colpito da questa separazione, perché anche se si rimane nell’ambito della stessa parte si forma una nuova formazione politica. Come coordinatore provinciale sono rammaricato. Ma ritengo che quello che è avvenuto sia un atto di
tradimento, non tanto nei confronti di una persona ma di un programma e di una linea politica e di uno spirito che ci aveva portato il Pdl. Tutto ciò per difendere un governo che sta facendo pochi fatti. La mia formazione mi porterebbe a dire che nel momento in cui dovessi lasciare una formazione politica nella quale sono stato eletto, allora lascerei la politica. Spero che ci possa essere una ricomposizione. Io resto in Forza Italia».
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Penso che questa manovra si destinata a rastrellare tutti i voti dei delusi, degli scontenti e altri. Al momento del voto si rimetteranno assieme e faranno la conta!!
Che tristezza…
E’ proprio vero che quando la nave sta per affondare i topi scappano (metaforicamente parlando, s’intende.)…………………….
Si fa la conta di chi cambia club.
Si vede chi resta fedele e dalla panchina (liberandosi dei posti) potrebbe scendere in campo.
Si cerca di vedere se, l’altra squadra, ha i numeri giusti per provare a giocare nel campionato…
Ma ovviamente non si parla di tattiche, di schemi, di idee…
Magri si ironizzerà pure sul cavaliere disarcionato, sullo scudiero che volle farsi re, sui clowns che continueranno a fare il loro mestiere semplicemente cambiando castello…
Ma ovviamente non si spiegano (e forse nemmeno si sanno spiegare) le scelte politiche, economiche, sociali…
Ci saranno i pianti, stracci di vestiti, serpenti che continueranno a sputare veleno ed ippopotami che vomiteranno contro la congiura.
Ballerine pronte ad immolare i loro corpi per soddisfare le solitarie notti del satrapo…
Ma ovviamente, al popolo elettore, non verranno mai detti i veri motivi della spaccatura….
Insomma, in questo crepuscolo dei ducetti, sembra di assistere all’ennesimo gioco delle parti.
Un sottile gioco di specchi dove la realtà non è quella che pensi, ma quella che vorrebbero darti a bere….
Proveranno a fare i separati in casa, ma l’imperativo categorico è evitare, al momento, le elezioni (per dar modo alle due squadre di prepararsi al meglio, perchè stavolta si rischia un kappotto negativo)
Anche qui localmente la solita ipocrisia: sono settimane, forse mesi, che si parla della maretta, del terremoto, dell’uragano all’interno del PdL.
Ma nessuno dei locali ha mai detto nulla, nemmeno un accenno di movimento di ala.
Tutti coperti e silenti a fare finta che quello che accadeva nel loro partito (fuori di MC) non fosse cosa che li riguardava.
Io onestamente apprezzo solo ed unicamente ON Carlo Ciccioli dove va lui vado io….!!!
Ne’ falchi, ne’ colombe, ne’ capponi o uccelli vari, io sto con gli ippopotami.
ah Guzzini con il centrodestra. Voleva far cadere il governo un mese fa.
Non afferro il senso dell’affermazione di Castiglioni: che significa che si dimetterebbe se dovesse cambiare il partito in cui è stato eletto (e, si presume, ha militato)? Lui non era di AN? Non l’ha già cambiato, il partito?
“FARZA ITALIA” co-protagonisti un pregiudicato e un ex delfino, cambiare tutto perché nulla cambi. Da qui alle elezioni ognuno a raccattare più voti che può, per poi rimettersi insieme e continuare a fregare gli italiani. Ormai l’hanno capito in tanti, niente sarà più come prima.
Con l’ammucchiata col PD il PdL avrebbe perso voti. Quindi, si dividono per poi ricompattarsi elettoralmente. Stessa cosa accadrà col PD, che si divideranno per raccattare i consensi persi.
Si riformarà un centro come DC, con altro nome.
Banda di pagliacci. Ma è stato il popolo italiano, ossia noi, a creare tutto ciò. Accettiamolo. Molti non andranno più a votare, poiché vorranno un governo forte, che solo una Destra potrebbe fare. Ma non c’è questa Destra, divisa in rivoli inconsistenti che vorrebbero rinverdire i fasti di AN, o addirittura del MSI. Come se una branca DP volesse ritornare PCI. E’ un casino generale. A rimetterci sarà il popolo italiano, poiché la casta è come il “gattopardo”, che fa cambiare tutto perchè nulla cambi.
Non vorrei cadere in un’analisi frettolosa e superficiale,ma a me sembra che in un’Italia che ha nel suo dna la storia delle cento torri durata secoli e che ancora stenta a sentirsi nazione possa consolidarsi un bipolarismo neanche di coalizione,tantomeno un bipartitismo.Non a caso i maggiori partiti,uno di destra ed uno di sinistra,intorno ai quali si dovrebbe costruire una delle due ipotesi, hanno seri problemi di tenuta e di fronte a problemi di spessore entrano in forte fibrillazione e vanno in crisi.Non facciamoci illusioni : noi non abbiamo la cultura politica e le tradizioni dei Paesi anglosassoni.Nostre antiche articolazioni di partito almeno vivevano di appassionata partecipazione,cosa di cui oggi si è persa ogni traccia con un conseguente brutto arretramento del Paese.A me tutto questo nuovo non sembra affatto migliore del vecchio che certamente andava fortemente rivisto e ristrutturato. Giovanni Bonfili.
attendiamo le proposte politiche di questi volti nuovi che ovviamente non sapevano nulla di tutta questa immondizia…….
Caro Filippo ti stimo troppo per non pensare che la tua non sia altro che una battuta. Sai bene che nel momento in cui An è FI hanno dato vita al PDL non vi è stato alcun passaggio da un partito all’altro ma semplicemente il confluire in una nuova formazione politica, sintesi delle due precedenti che venivano da essa assorbite.
Unica soluzione per cambiare la politica di questo paese è il sistema elettorale che vige in Gran Bretagna e Stati Uniti: Maggioritario uninominale a turno unico. Il resto sono solo stratagemmi più o meno grossolani per salvare le poltrone di corrotti, ignoranti e delinquenti.
E’ un sistema che garantisce governabilità e democrazia. Non fa vincere estremisti, demagoghi e populisti e che mette al centro della scelta dell’elettore la persona e non il partito, le idee e non le ideologie. Un sistema che favorisce il BIPARTITISMO e non il caos ridicolo della nostra politica.
La politica italiana si può cambiare! Si faccia il MAGGIORITARIO UNINOMINALE A TURNO UNICO, come nei paesi anglosassoni.
I politici vanno dove tira il vento favorevole.
Ma di che cosa si sta parlando?Della conta degli ex o neo Forzisti? Roba da museo delle cere. I partiti PD e PDL hanno perso complessivamente 9 milioni di voti.Il M5S ha raggiunto il 22% e quansi una metà degli italiani non è andata a votare.é chiaro a tutti a meno che non si voglia essere a prescindere faziosi che gli italiani hanno dettoal PD e al PDL andatevene via,nonvi vogliamo più,non ci rappresentate. Il govenno Monti PD-PDL-Casini ha fatto un disastro socio economico,ha fallito.Il governo Letta PD-PDL è stato bocciato da tutti gli osservatori e forze sociali,la sisoccupazione è aumentata ,e le ricette per curarla sono ridicole mentre le tasse aumentano(vedremo con quelle sulla casa e rifiutie la crisi non accenna ad allentare anzi la disoccupazione è in aumento. Ve lo immaginate un governo LETTA-FORMIGONI-GIOVANARDI-ALFANO? E’ patetico.Un altro governo era possibile da tempo.Un governo Bersani ,Sel.M5s ,un governo di scopo. i 101 del PD non lo hanno voluto avevano in tasca l’ordine della Merkel,Napolitiano e finanza internazionale.
La divisione indebolisce ulteriormente il centrodestra maceratese, già profondamente spaccato al suo interno.
Oltre tutto, la separazione, avvenuta seguendo i due schieramenti formatisi a livello nazionale (lealisti e governativi), non coincide con le linee di frattura locali, per cui i due partiti che qui si sono formati nascono già con vistose divisioni interne.
@ Filippo Davoli
Potreri sbagliare, visto che le dinamiche interne non le conosco bene e nemmeno so le spiegazioni/balle che furono dette/date agli azionisti/elettori, ma mi sembra, visto dall’esterno, che vi siano stati 4 passaggi ben disntinti.
Il primo passaggio (cambiamento nome società) è stato quando il MSIdn è diventato AN, tanto che il vecchio simbolo era inglobato nel nuovo mentre il CdA (Fini e caporali) era sotanzialmente lo stesso.
Secondo passaggio è lo scivolo (fusione societaria) dentro PdL dove 2 distinte società hanno apportato il proprio capitale sociale e nel CdA hanno portato i rispettivi/vecchi consiglieri.
Terzo passaggio è tata una variazione di quote, dentro il CdA del PdL, in cui i caporali annini hanno cambiato maggioranza.
Quarto passaggio è quello odierno, in cui la società è stata sciolta (ora c’è da vedere chi pagherà i debiti) e da una distinta ditta se ne sono create 2, con un proprio CdA.
Dicono che venderano più o meno lo stesso prodotto (aria), ma i CdA sono diversi e non c’è un consigliere di un CdA che è dentro l’altra società.
Finalmente un pò di coraggio dalla destra! Bravo Alfano e tutti quelli come lui che l’ hanno seguito dimostrando di avere un pò di sale sulla zucca. IL Sig. Berlusconi ha finito finalmente di cucinare a casa della destra come e quando vuole lui! I suoi guai con la giustizia se li deve risolvere con gli avvocati non con i politici seri che hanno avuto sin troppa pazienza ad assecondarlo. Ci vuole rinnovamento altro che Forza Italia stravecchia come un vino ventennale andato a male!
«Dal niente non può nascere niente e niente può finire in niente.»
(Aulo Persio Flacco)
Provo ad interpretare questi due termini:
Lealisti: sono coloro che continuano a dire “babbo” a chi gli dà da mangiare
Governativi: coloro che, raggiunta la “maturità”, provano a sopravvivere da soli.
Sono convinto che il Santo Natale lo passeranno in pace tutti insieme!
Chi sà se sono più scemi loro o chi li vota?
la nuova e la vecchia destra? o la nuova e la vecchia sinistra? cos’è, il gioco delle tre carte? ma qualcuno riuscirebbe a spiegare ad un giovane la differenza tra le due parti? poi magari anche a spiegar loro come mai, la destra che dovrebbe controllare cosa fa la sinistra, insieme appassionatamente si prestano ad “impastare” ed amalgamare l’una le esigenze dell’altra, senza riuscire a convincere la stragrande maggioranza degli italiani su ciò che si sta facendo per gli esodati, per i licenziati, per quel 40% e più di giovani sfiduciati a cui non sanno più a che santo rivolgersi per poter trovare uno straccio di lavoro, ai pensionati che continuano a pagar dazio e che non hanno più alcun sostentamento per arrivare alla 3 settimana del mese a tutto vantaggio delle banche e corporazioni filo governative, ai continui condoni alle bische del gioco “sale slot”. Ma quanto dovremmo aspettare ancora affinchè arrivi qualche proposta di qualche politico serio che finalmente parli dei veri problemi del paese? risparmiateci questi balletti da commedianti, di destra e sinistra, gli italiani autentici sono stufi e schifati da tutto questo. fateci il piacere, emigrate un po, ed andate a bisticciare in bagno, come si faceva ai tempi dell’asilo, il popolino ringrazierà!!