“Concretezza e buonsenso”. In due parole Antonio Pettinari, presidente della Provincia di Macerata, commenta la bocciatura da parte della Corte dei conti del disegno di legge Delrio sull’abolizione definitiva delle Province. “La relazione che la magistratura contabile ha presentato al Parlamento – aggiunge Pettinari, che si era già duramente espresso sulla proposta (leggi l’articolo) – conferma le gravissime perplessità espresse anche di recente a Roma all’Assemblea nazionale dell’Upi: non c’è nessun risparmio a cancellare le Province, ma soprattutto non è razionale né sostenibile l’ipotesi della redistribuzione delle competenze. Si vuole cancellare un livello di governo che lavora, funziona ed esiste in tutta Europa, ingannando i cittadini nel perseguire un improbabile taglio della spesa pubblica, senza preoccuparsi di migliorare realmente i servizi a loro favore. La verità è che manca un progetto complessivo di riforma dello Stato: le riforme istituzionali, pure necessarie, vanno affrontate in modo organico e responsabile, senza facili demagogie e scorciatoie”.
La Sezione autonomie della Corte dei conti critica, senza mezzi termini, la proposta del Governo attualmente all’esame delle Camere: dà luogo ad un assetto provvisorio che potrebbe durare molto a lungo in attesa della futura riforma costituzionale; non quantifica gli oneri che senz’altro ne deriverebbero; produce confusione ordinamentale e moltiplicazione di oneri finanziari e organizzativi, muovendosi anzi nella direzione opposta a quella della dichiarata volontà di razionalizzazione, di semplificazione e di maggiore efficienza dei livelli di governo locale. Come dice la Corte dei conti, si tratta di un’operazione di cui non è chiaro l’impatto effettivo e che dovrebbe seguire un’eventuale riforma della Costituzione e non certo precederla. “Insomma – conclude Pettinari – si sta ripetendo lo stesso grave errore già commesso dal Governo Monti nel fallito tentativo di riordino delle Province, errore che, va ricordato, la Corte costituzionale ha già severamente censurato”.
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Puo uscire dalla crisi un paese dove accadono cose simili?
Il progetto contro le Province non porta a risparmi ma ad aumento dei costi .Ormai neanche i fautori più fanatici della riforma negano la necessità di Enti intermedi tra Comuni e Regioni. Ma siccome una riforma fatta così male , da beccarsi prima la censura della corte Costituzionale poi di quella della corte dei conti , sarà per niente incisiva e del tutto inutile se non dannosa , è probabile che si farà.
Poi con tutta probabilità verrà ribocciata dalla corte costituzionale , ma il legislatore di oggi questo problema o non lo capisce o non gli interessa.
Egregio primo cittadino , quali sono le ‘ cose simili ‘ cui lei di riferisce ? L inutile rimuginamento del legislatore su una riforma annunciata da due anni e ancoraa sl palo, oppure la caparbia ostinazione con cui lo stesso di ostina a riproporla nonostante il giudice costituzionale prima e quello contabile poi abbiano detto a chiare lettere che trattasi di un abbaglio?
Mi riferisco al vergonoso sistema legislativo italiano
necessita’ di enti intermedi tra regioni e comuni????? voi vi drogate!!! via anche I comuni sotto 5.000 abitanti e competenze delle province immediatamente alle regioni( scuole e parte della viabilita’ in sostanza….)….oh e ovviamente personale “ottimizzato”….la crisi c e’ per tutti……non e’ che un dipendente inutile in provincia deve diventare inutile da un altra parte!
In italia non si potrà cambiare mai nulla. come ti muovi tutte le poltrone diventano indispensabili e guai a chi le tocca. Mi domando? Con la crisi che si protrarrà non si sa fino a quando, chi produce e crea reddito ancora in Italia, riuscirà con le tasse a mantenere tutte queste poltrone? Continuando così, da almeno 30 anni si parla di riforme costituzionali, in parlamento ci saranno dei trattati redatti dalle varie commissioni istituite, in tempi diversi ad hoc, non ci resta che attendere il botto finale. Poi le poltrone cadranno da sole perchè soldi per gli stipendi e quant’altro non ci saranno per nessuno. Amaro destino
Chiedo scusa , ma ‘ voi vi drogate’ a chi è rivolto, signor Sarnari? Il problema della così detta riforma delle province è che è stata impostata su basi sbagliate , di qui la dichiarazione di incostituzionalità , e sviluppata con motivazioni errate, di qui la bocciatura della Corte dei conti. Lo spiego ancorapiù chiaramente :Monti prima e Letta poi hanno intrapreso una strada acclaratamente indicata sbagliata non da me, ma dal giudice delle leggi prima e dalla magistratura contabile poi. insistere su questa strada non solo non porta a nulla ma è fuorviante e inconcludente.
Dico infine senza paura di smentita che il livello di governo intermedio esiste in tutta europa; se anche si decidesse qui ed ora che non èpiù così non è questa cosiddetta riforma che porterà in alcun luogo che si deciderà altrimenti.
Sulla inutilità di questo o quello, egregio toro seduto, non mi addentrerei se non volessi cadere nel qualunquismo più trito.
signora santucci,non se la prenda,era un modo di dire…..cionondimeno confermo che quello delle province e’ il livello di governo intermedio da considerare superfluo viste le competenze e le dimensioni…..ed il fatto che la corte dei conti abbia deciso in una certa maniera dice che la soppressione e’ incostituzionale,non sbagliata….quindi cambiamo la costituzione….giudizio di forma,non di merito! monti,uno squallido burocrate di fatto a libro paga della merkel,se ne e’ uscito con la storia della abolizione delle province sapendo di non poterle fare e di non avere I voti dei partiti per fare la riforma costituzionale….intanto ha fatto bella figura mentre rapinava I risparmi degli italiani con una tassa INCOSTITUZIONALEe ILLEGALE come l imu….
Sul livello intermedio si potrebbe discutere, signor Sarnari, liberissimo di pensarla come crede.
Tuttavia la riforma è ststa dichiarata incostituzionale nel luglio scirso perché formalmente fatta con un metodo sbagliato ; l altro ieri la corte dei conti ha dato poi e in piu parere nel merito, dicendo che la redistribuzione delle competenze , oltretutto non preventivamente mappate , non porterebbe ad alcun risparmio e probabilmente ad un maggior costo. verrebbe da dire che in questo caso la forma coincide con la sostanza.
Perché allora persistere con questa priorità assoluta? A mio parere per nascondere il nulla che questi governi hanno fatto negli ultimi due anni. Ma questa si è solo una opinione.
guardi che la corte dei conti dice proprio che la riforma deve essere piu’ profonda e le soppressioni degli enti reali.in altre parole dice che bisogna levarsi dagli zebedei molti dei 5 milioni di burocrati che il paese ha sulle spalle e che non servono.non bisogna cambiare loro nome o mansione:bisogna che si cerchino un lavoro vero.ovviamente la corte costituzionale non puo’ avallare una riforma costituzionale fatta con legge ordinaria,questo lo capirebbe anche uno studente al primo anno di giurisprudenza.il giudizio della corte dei conti e’ molto piu’ importante e dice che la riforma va fatta per risparmiare,non per chiacchierare….
Egregio Sarnari,
Non so di quale parere della corte dei conti pstla lei; io mi riferisco specificatamente a quello citato nell articolo. Si tratta della relazione presentsta dalla corte dei conti il sei novembre scorso presso la commissione affari istituzionali della Camera dei deputati.
Se ha tempo e modo la legga:
http://www.leggioggi.it/2013/11/07/abolizione-delle-province-la-corte-dei-conti-boccia-il-ddl-delrio/
Si signora Santucci,dice esattamente quello che le riferìvo…..cosi’ non ci sono benefici economici e si potrebbero ipotizzare confluiti di competenze ecc ecc….tradotto, sopprimete le province,caricando enti esistenti delle loro competenze e azzerando i loro organigrammi…..semplice. Mi risulta quasi sinistro il modo in cui lei difende le province quasi aprioristicamente……uno potrebbe addirittura pensare che ne dipende!!!!!!
Io lavoro in provincia – lo sanno anche i muri- e guardi un po non me ne vergogno affatto. La sua insinuazione è sciocca. Ho sbagliato a risponderle cercando di esporre delle ragioni perché non le vuol sentire.
Tuttavia lei non riesce a decodificare un testo perchè
il ‘ tradotto’ è una sua opinione dettata o da scarse conoscenze in campo giuridico o da un retropensiero.
O si augura che idipendenti pubblici siano tutti licenziati ? forse è questo il punto.
Mi dispiace deluderla ma vivo a Londra da 15 anni e non conosco l organigramma della provincia di Macerata ,a parte il fatto che a presiederla c e’ un vecchio attrezzo democristiano pluririciclato che e’ dello stesso paese di cui sono originario.per quello che riguarda le conoscenze giuridiche ci andrei piano,ho ancora buona memoria……la questione dei dipendenti pubblici in Italia e’ una questione di numeri,risultati ed evidenze….se non le vede mi dispiace……
Strano che dalle 7,50 di stamattina il sig. Sarnari e la sig.ra Santucci non hanno fatto altri commenti.
Pensavo si fossero comprati un giornale on-line tutto per loro!
Riporterei la discussione sul parere della corte dei conti egregio blanchi. Ma chi vivrà vedrà.
Per ora sto al fatto che la corte ha bocciato la riforma. Per il resto vedremo
Saluti.
Saluti.
sig blanchi….personalmente speravo che qualcuno intervenisse con un commento intelligente e costruttivo….peccato,dovro´ ancora aspettare!!!
@ Sarnari & Santucci: Il mio pensiero è noto. Abolirei le Regioni.
Il vero buco nero sta nei Consigli Regionali: i politicanti nazionali lo sanno ma NON VOGLIONO METTERCI LE MANI perchè fa comodo anche a loro come ciambella di salvataggio in caso siano trombati a Roma.
Le Province servono, magari andrebbero profondamente riorganizzate e di molto ridimensionate nella parte politica ma è indubbio che un Ente intermedio sia indispensabile (esiste in tutta Europa): chi si occuperebbe di strade, formazione professionale, trasporti, DISCARICHE, regimazione dei fiumi, edilizia scolastica, ecc.? I Comuni o le unioni di essi che non riescono nemmeno ad accordarsi per servizi minimi? Non scherziamo…
Condivido in toto il commento del sig. Perilli!
In moltissimi Paesi tra il Governo Centrale e il Comune esiste un’amministrazione pubbica di mezzo (Province o Regioni)
Solo da noi abbiamo 2 organismi intermedi: Provincia e Regione (più comunità montane e cento altri enti sovraprovinciali o sotto regionali)…
Fino a un pao di anni fa il Pd ed il PdL erano entambi concordi a sopprimere le Province e trasferire le competenze a Regione e Comuni.
Del resto nei decenni precedenti (per giustificare l’esistenza delel Province) alcune competenze regionali e comunali erano state trasferite proprio alle Province che, altrimenti,servivano molto a poco (per anni e anni le competenze delle Province si limitavano agli Istituti Superiori, nemmeno tutti, e Targhe automobilistiche e pochisismo altro)
Poi un silenzio tombale.
Se gli altri Stati (da decenni e decenni, se non centinaia di anni) funzionano solo con un organismo intermedio (tra Stato e Comune): perchè da noi ne servono 2???
Nel link sottostante, a chi interssa, il parere che la sezione Autonomie della corte dei Conti ha presentato, lo scorso 6 novenbre 2013, alla commissione affari istituzionali della camera riguardo il DL Delrio sulle Province ecittà metropolitane.
Si tratta del parere della corte, non mediato dalla stampa o dai commentatori.Ovvero, il documento di cui parla l’articolo.
http://provinceditalia.files.wordpress.com/2013/11/20131106-corte-dei-conti_audizione-i-commissione-camera-deputati_ddl-delrio_ac-1542-2013.pdf
Dagli interventi che avete fatto,mi sembra chiaro che la maggioranza dei cittadini pensa che bisogna eliminare un ente intermedio per ridurre la spesa pubblica e per snellire il sistema in generale. Poi sara’ lo stato centrale a decidere su quale delle due intervenire. Oppure vogliamo continuare ad eliminare solo le partite iva…..artigiani,commercianti,professionisti, se mancano questi voglio vedere chi manterra’ (economicamente) l’ente regione o l’ente provincia
@ Cerasi: Le provincie si sono SEMPRE interessate delle strade (questo l’hai dimenticato), una competenza molto importante specie per i comuni montani ove d’inverno spesso nevica. La nostra Provincia si è ben comportata in questo settore. Non credo che passando la competenza alla Regione ci possano essere vantaggi per i cittadini.
sig blanchi, accetto con rispetto la sua posizione ed il fatto che le province abbiano competenza sulle strade….ora per completezza si deve presentare e ci deve dire quali sono i suoi interessi ,altrimenti facciamo la fine che esponete la vs opinione e poi alla fine si viene a sapere che siete dipendenti dell ente che difendete(come la sig ra santucci)….le ricordo che una opinione per essere credibile ,come primo requisito deve avere la terzieta´(questo la santucci con il suo altissimo pedigree in scienze giuridiche dovrebbe saperlo….)….se non ha la terzieta’vale piu’ o meno come una pernacchia! saluti
Sarebbe interessante, se non altro per capire cosa possono riservarci le prossime puntate di quest’altra telenovela dell’italico immobilismo che concerne le Province, sapere se questo parere della Corte dei Conti sia di quelli che nel linguaggio giuridico- amministrativo vengono definiti “vincolanti” – come farebbe presumere il linguaggio giornalistico usato che parla di proposta Delrio “bocciata” – o meno.
Gentile sig. Sarnari: Non ho alcun problema a presentarmi. Sono stato dipendente regionale dal 1974 al 2002 e della provincia fino alla pensione (dicembre 2010). Esprimo liberamente la mia opinione a favore delle provincie convinto dalle mie esperienze di sindaco e amministratore di piccoli comuni del nostro entroterra. Ciò senza nulla togliere alla Regione Marche della quale sono stato dipendente per oltre 25 anni (con mia piena soddisfazione). Mi sono interessato sempre di “pronto intervento” e protezione civile in casi di calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.). Spero di aver soddisfatto la sua curiosità, altrimenti non si faccia scrupolo ad importunarmi ancora. La saluto molto cordialmente.
Molte strade negli ultimi anni, mi sembra ma correggetemi se sbaglio, sono state trasferite dall’ANAS alle Province.
E mi sembra che, mediamente, molte strade siano (da anni, ben prima del passaggio alle Province) in condizioni pietose, piene di toppe, spaccate, affossate, cunettate, disastrate…..
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Ricordo una volta che passavo in Svizzera sull’autostrada: c’erano dei lavori ed un cartello di scuse… Dopo 15 anni la strada aveva bisogno di un intervento.
Proviamo a lasciare una nostra strada senza manutenzione per 15 anni (e qui si potrebbe aprire un discorso infinito su come vengono realizzate, controlli e carrotaggi vari.. ma è meglio lasciar perdere per carità di Patria) e vediamo costra troveremo poi…
sig blanchi,con un curriculum come il suo mi rimetterei in gioco e cercherei di scroccare uno stipendio come consulente alle varie ed eventuali per la comunita’ montana dei sibillini…….
@ Egr. Sig. Sarnari: Il suo commento lo prendo come un complimento. Mi sono interessato di pubblica amministrazione per circa 30 anni (ho avuto modo di fare anche l’amministratore della Comunità Montana di Camerino e dell’Ente Parco Nazionale Monti Sibillini). Ora non ho nessuna intenzione di rimettermi in gioco (anche se da qualche parte mi viene richiesto). Ho cercato di fare del mio meglio e chi mi conosce sa con quale impegno, ma non ho nostalgie perché non guardo mai indietro; la vita la reputo come un libro che viene letto con attenzione girando le pagine come i giorni che passano. Ha! Dimenticavo! Non ho mai dato un gran valore ai soldi, mi avanza la mia pensione. Mi scuso con Cronache Maceratesi per aver approfittato del giornale parlando delle mie cose, ma conoscersi, anche solo tramite i commenti, si può fare solo grazie a C.M. Cordiali saluti.
Egregio Giorgi
Il parere della Corte dei Conti è obbligatorio ma non vincolante.
Il Parlamento approverà o no questa proposta di legge.
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Sì Santucci, la Sua risposta mi sembra quella esatta, parere obbligatorio ma non vincolante.