Sono stati accolti con una celebrazione davvero partecipata i cinque maceratesi caduti durante la Seconda guerra mondiale, dispersi nei campi d’internamento tedeschi (leggi l’articolo). Oggi la cerimonia alla chiesa della Santissima Annunziata di Montecosaro. Forte la commozione tra i parenti dei soldati e tra i tanti cittadini accorsi numerosi per riabbracciare i cinque soldati, che sono così tornati nella propria terra natale. Alla cerimonia erano presenti le più alte cariche civili, militari e tante associazioni combattentistiche, per portare la propria vicinanza ad una così importante iniziativa per il territorio maceratese. Tra loro, il comandante regionale dell’Esercito generale Antonio Raffaele, il prefetto di Macerata Pietro Giardina, il presidente della Provincia di Macerata Antonio Pettinari e i cinque sindaci dei Comuni d’appartenenza dei soldati: i primi cittadini di Montecosaro Stefano Cardinali, di Macerata Romano Carancini, di Civitanova Tommaso Corvatta, di Petriolo Piera Debora Mancini e di Cingoli Filippo Saltamartini. La messa alla chiesa dell’Annunziata è stata officiata dal vescovo monsignor Luigi Conti. Ad impreziosire la manifestazione, l’intervento della Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli Piceno. L’intera comunità si è stretta, insieme alle famiglie, intorno alle salme di Luigi Fabiani di Macerata, Ernesto Panichelli di Civitanova, Armando Simonetti di Cingoli, Fortunato Pazzelli di Montecosaro e Umberto Miliozzi di Petriolo.
La cerimonia è organizzata dal Comune di Montecosaro e dalla locale sezione dell’associazione Combattenti e Reduci, insieme al Comando Militare Esercito Marche, con il prezioso supporto del Tenente Colonnello Clemente. La storia del ritrovamento è “speciale” e ha toccato davvero il cuore di tutti: i familiari hanno infatti saputo delle sorti dei propri parenti solo grazie allo studio di ricerca del veronese Roberto Zamboni, dal titolo “Dimenticati di Stato”. Zamboni sul web ha pubblicato gli elenchi con i luoghi di sepoltura di migliaia e migliaia di italiani dispersi in guerra. Cinque famiglie maceratesi, letto il nome dei propri cari nella lista, si sono così unite per il rientro delle salme. Di loro non avevano infatti più notizie dalla prigionia in Germania. A coordinarle, il montecosarese Albino Mataloni, responsabile dell’associazione Combattenti e Reduci di Montecosaro. Hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione le sezioni di Montecosaro, Morrovalle e Civitanova dell’associazione Nazionale Carabinieri, la locale stazione dei Carabinieri, l’associazione Nazionale Bersaglieri sezione “Sagripanti”, i Vigili Urbani e il personale del Comune. «Voglio ringraziare le autorità presenti e tutti i cittadini – ha detto il sindaco di Montecosaro Stefano Cardinali -, e vorrei dare un abbraccio e una carezza alle famiglie dei caduti, che generosamente ci hanno dato il privilegio e la possibilità di partecipare in questo momento così intimo ed emozionante. E’ per me un onore dare il bentornato a casa ai cinque soldati dispersi, che hanno donato la vita per la nostra terra».
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Mucha emoción y mucho sentimiento, después de tantos años….. Dios nuestro Señor ya los tiene con Él!!!
Onore e gloria !! Pettinari mittente a dita che la fascia te stregne !!!