Tra le prime in Italia, la Regione Marche ha avviato la sperimentazione per la “dematerializzazione” della ricetta rossa, che prevede il graduale subentro della ricetta elettronica alla tradizionale ricetta cartacea per la prescrizione di farmaci e prestazioni di specialistica ambulatoriale. «La fase pilota – si legge in una nota stampa- vede il coinvolgimento della rete diabetologica regionale, presente in vari punti su tutte le Aziende ospedaliere e le aree vaste dell’Asur. Grazie alla collaborazione dei professionisti che operano in queste strutture, è stato possibile avviare la sperimentazione e, sulla base dell’esperienza maturata, si prevede il graduale coinvolgimento di tutto il Servizio sanitario regionale. Con la ricetta elettronica i medici di famiglia, i pediatri e i medici specialisti registreranno le prescrizioni in un sistema informativo nazionale e rilasceranno all’assistito un “promemoria” contenente le stesse informazioni presenti nella ricetta cartacea. L’assistito, con il promemoria, potrà recarsi in qualunque struttura sanitaria per richiedere le visite, gli esami e le prestazioni specialistiche o presso le farmacie convenzionate per richiedere i farmaci. “A questo scopo – rileva l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – risulta fondamentale l’apporto delle farmacie, convenzionate e pubbliche, da sempre all’avanguardia nelle innovazioni e nell’assicurare il miglior servizio ai cittadini”. L’innovazione, oltre a rappresentare un obbligo normativo, ricorda l’assessore, “rappresenta una opportunità sia per i medici nella gestione dei pazienti, in quanto strettamente correlata alla introduzione del Fascicolo Sanitario Elettronico, sia per i pazienti che saranno facilitati nell’accesso alle prestazioni sanitarie”.
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Sarebbe meglio che prima fanno funzionare gli ospedali come si deve.
nel 2013 fare questo è un gioco da ragazzi la cosa strana è che a ancora non viene fatto
X le persone anziane lo trovo di grande aiuto! ma basta cn i tagli alla sanità posti letto, ospedali, liste di attesa ecc