In occasione della 34° Giornata Mondiale del Turismo, la Conferenza Episcopale Marchigiana ha scelto Sarnano per svolgere un importante convegno sul tema proposto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale del Turismo: “Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro”. Il convegno si svolgerà sabato prossimo 26 ottobre a partire dalle ore 9 al Teatro della Vittoria con un programma che prevede in apertura i saluti di don Luigino Scarponi (commissione regionale pastorale del tempo libero, turismo e sport), Franco Ceregioli (sindaco di Sarnano), Antonio Pettinari (presidente Provincia di Macerata) e Maurizio Mangialardo (sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche). Seguiranno gli interventi di monsignor Francesco Giovanni Brugnaro, arcivescovo di Camerino – San Severino; Andrea Babbi, direttore dell’Ente Nazionale per il Turismo, e di Paolo Maria Del Giudice, direttore sanitario delle terme di Sarnano. Poi sarà trattato il tema “Le terme: valore terapeutico e sociale” con Giampiero Feliciotti (presidente comunità montana dei Monti Azzurri), Giuliano Bianchi (presidente Camera di Commercio di Macerata), Giovanni Clementoni (presidente Confindustria Macerata), Fabrizio Scoccia (presidente consulta terme delle Marche) e Fabio Sturani (presidente Coni delle Marche). Le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione, Gian Mario Spacca, e a monsignor Edoardo Menichelli, arcivescovo metropolita di Ancona – Osimo. Il convegno sarà coordinato da monsignor Mario Lusek dell’ufficio Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport. “L’incontro di Sarnano” ha dichiarato monsignor Menichelli “vuole essere l’invito ad una attenzione e contemporaneamente a una presa di consapevolezza di quanto non solo sia indispensabile e preziosa l’acqua, ma anche di quanto il suo uso sia regolato di modo che a nessuno manchi questo bene e tutti ne possano giustamente godere”. “Siamo orgogliosi di poter ospitare questo evento” ha aggiunto il sindaco Franco Ceregioli “che ancora una volta porta alla ribalta il nostro paese e la sua cultura dell’accoglienza”.
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Questo la dice lunga su come viene visto il turismo in italia. Da una parte vengono invitati un vescovo e naturalmente la solita parata di politicanti e non manager, progettisti, architetti, giuristi del settore italiani e internazionali. Dall’altra parte si pensa al turismo come un fastidio, un pericolo piuttosto che un’opportunità di sviluppo.
Ci meritiamo questi politici e questa crisi.
Un po’ d’acqua santa sul capo ristorerà senz’altro le anime degli illustri convenuti.
MMMMmmmmmmmm….
Di tutti gli invitati, nonostante gli incarichi, non ce ne è uno che sia, per sbaglio, del comparto turistico.