Anche a settembre la percentuale della raccolta differenziata in città resta sopra la quota del 70%. Il risultato del mese (dati ufficiali del Cosmari) raggiunge infatti il 72.20%. Da tre mesi, con l’introduzione del microchip, la percentuale mensile della differenziata è stabilmente e ampiamente sopra quota 70%: il 70.59% a luglio, il 73.35% ad agosto e il 72.20% a settembre. “Sono dati che consentono alla città di raggiungere il 68.98% di raccolta differenziata su base annua, numeri mai raggiunti da quando è iniziato il sistema di raccolta dei rifiuti con il Porta a Porta – dichiara l’assessore all’ambiente Giulio Silenzi – su base annua la percentuale migliora dello 0.41%. Si tratta di dati che premiano l’impegno e la partecipazione dei cittadini e premiano anche l’investimento fatto dal Comune di Civitanova e dal Cosmari sul nuovo sistema di raccolta con il microchip, operativo in questa prima fase soltanto nella macrozona compresa tra la ferrovia e il mare e tra la foce del fiume Chienti e il torrente dell’Asola, e che verrà esteso a tutta la città a partire da gennaio 2014. Stiamo studiando anche incentivi a quelle famiglie più virtuose nella raccolta differenziata riconoscendo la sensibilità ambientale e i risultati raggiunti ora che si possono misurare grazie al chip”.
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stiamo studiando..quando? dovete ancora approvare la nuova tares quindi si spera da subito.
CITT@VERDE
A PROPOSITO dei RECORD dell’Assessore All’ Ambiente Giulio Silenzi sulla Raccolta Differenziata a Civitanova Marche.
La raccolta differenziata non è nata oggi sono anni che i Civitanovesi praticano questa modalità di conferimento dei Rifiuti con buoni risultati nonostante che attorno al problema vi sia stato nel passato da parte delle amministrazioni Comunali un atteggiamento “ordinario” burocratico , una indifferenza verso la sperimentazione e l’informazione .
Sul raggiungimento di risultati positivi di cui l’assessore all’ambiente ne sottolinea l’importanza occorre analizzare con più obbiettività anche in rapporto a come si raggiungono i risultati e il contesto più generale.
Oggi a Civitanova la raccolta differenziata è aumentata e si sta assestando nella media Provinciale anche perché si è imposto un salto culturale che consideriamo negativo. Si è imposto un taglio con lo spirito che era sottointeso nella raccolta differenziata ossia l’affermazione di un servizio di grande valenza ambientale legato ad un processo di partecipazione attiva,di condivisione ,di buone pratiche ambientali .
Questo servizio aldilà di come è stato interpretato nel passato si fondava su un rapporto attivo anche di tipo culturale fra chi amministra e i cittadini utenti .In questo senso chi amministra era ed è promotore anche attraverso pratiche innovative di una cultura ambientale,obbiettivi senza perdere di vista l’efficienza i costi e i risultati.
Nella sostanza attraverso l’introduzione dei sacchetti con il Microchip personalizzato quello spirito è stato cassato,burocratizzato e da buona pratica volontaria è diventata e diventerà sempre più una pratica nella sostanza “precettata”.
L’Assessore all’Ambiente con l’introduzione dei sacchetti con Microchips ha fatto una scelta politica arretrata burocratica sottraendosi a quel compito di “ promotore” di buone pratiche condivise decretando una sorda di SFIDUCIA nei confronti dei cittadini in nome di un obbiettivo che era possibile raggiungere attraverso altre modalità.
Sono forse utopisti ,sognatori chi afferma che la burocratizzazione si supera anche con la condivisione? Che buoni obiettivi si raggiungono anche attraverso altri metodi? La riprova che non sogniamo la troviamo nei dati della R.D. pubblicati dal Cosmari.
Questi dati ci dicono che tanti Comuni anche importanti senza l’introduzione del sacchetto con il Microchip sono nella media di Civitanova,il 72% e alcuni da tempo hanno superato quella media.Questo vuol dire che in quelle realtà tutto va bene? Probabilmente anche in quei Comuni ci sono limiti che debbono essere superati senza abbandonare le buone e volontarie pratiche.
Per anni si è parlato di introdurre una premialità per gli utenti più virtuosi e solo oggi l’assessore ci dice che questa è allo studio. L’assessore non ci spiega perché non lo ha fatto prima o contestualmente all’introduzione del Microchip.
Sul problema dei Rifiuti se si continua a guardare il proprio orticello evitando il contesto più generale non avremo il senso che i Rifiuti sono un grande problema a volte drammatico verso il quale i governi nazionali non prestano le dovute attenzioni .
Ancora oggi alla vigilia della Legge di Stabilità che sta per essere emanata i Rifiuti vengono trattati non come una risorsa ma come un elemento su cui probabilmente verrà introdotto l’ennesimo tariffario.
Norme nazionali che a dispetto dell’accresciuta sensibilità ambientale ripercorre vecchie strade per cui è indifferente ai fini della determinazione della tariffa che i cittadini pagano che si faccia o meno la raccolta differenziata, che si metta tanto impegno in difesa dell’ambiente.
Assieme a queste problematiche ve ne sono altre taciute come la politica dei Rifiuti a livello Provinciale.
Le più eclatanti sono quelle di aver persistito nel tenere acceso l’inceneritore del Cosmari .Impianto che poteva essere chiuso molto prima e non solo davanti all’insostenibilità dei suoi pericolosi malfunzionamenti,di pensare ancora che le maxi discariche come quella di Cingoli siano una soluzione e non attivarsi per praticare scelte innovative tecnicamente possibili del completo riciclo dei rifiuti e di una prospettiva di rifiuti Zero e dopo anni la Provincia è in emergenza ambientale proprio a causa di scelte coraggiose ampiamente praticate in altre realtà.
Sono le scelte politiche di corto respiro ,quelle continue emergenze che fanno si che i costi industriali crescano e che a pagarne in termini anche tariffari siano i cittadini. Questo significa che i cittadini debbono abbandonare la Raccolta Differenziata? Certamente NO anzi va incrementata con il pari riciclo.
Ma fra questo e affermare che la raccolta differenziata Civitanovese valorizzi l’impegno ambientale sia da record ce ne passa.
CITT@VERDE
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CITT@VERDE
A PROPOSITO dei RECORD dell’Assessore All’ Ambiente Giulio Silenzi sulla Raccolta Differenziata a Civitanova Marche.
La raccolta differenziata non è nata oggi sono anni che i Civitanovesi praticano questa modalità di conferimento dei Rifiuti con buoni risultati nonostante che attorno al problema vi sia stato nel passato da parte delle amministrazioni Comunali un atteggiamento “ordinario” burocratico , una indifferenza verso la sperimentazione e l’informazione .
Sul raggiungimento di risultati positivi di cui l’assessore all’ambiente ne sottolinea l’importanza occorre analizzare con più obbiettività anche in rapporto a come si raggiungono i risultati e il contesto più generale.
Oggi a Civitanova la raccolta differenziata è aumentata e si sta assestando nella media Provinciale anche perché si è imposto attraverso l’introduzione del Microchip nei sacchetti della R.D. un salto culturale negativo che assomiglia più alla precettazione che alla partecipazione attiva per un obbiettivo..
Lo spirito che era implicito nella R:D: l’affermazione di un servizio di grande valenza ambientale legato ad un processo di partecipazione,di condivisione ,di buone pratiche ambientali è stato sostituito e imposto con l’acquisto di un “pacchetto” di servizio costruito a tavolino.
Il cuore della R.D. non era la burocratizzazione,una scelta che lega l’utente al servizio con una sorta di “precettazione” ma quanto un elemento culturale che senza far venire meno l’efficienza stringeva un patto fra cittadini e l’amministrazione Comunale fondato su partecipazione e condivisione delle sclte. Un nuovo modo di cittadinanza attiva.
L’Assessore all’Ambiente con l’introduzione dei sacchetti con Microchips ha fatto una scelta politica ,culturale burocratica e arretrata ,non condivisa decretando con ciò una sorda di sfiducia nei confronti dei cittadini in nome di un obbiettivo che era possibile raggiungere attraverso altre modalità.
Sono forse utopisti ,sognatori chi afferma che la burocratizzazione si supera anche con la condivisione? Che buoni obiettivi si raggiungono anche attraverso altri metodi? La riprova che non sogniamo la troviamo nei dati della R.D. pubblicati dal Cosmari.
I dati ci dicono che tanti Comuni anche importanti senza l’introduzione del sacchetto con il Microchip sono nella media di Civitanova,il 72% e alcuni da tempo hanno superato quella media.
Questo vuol dire che in quelle realtà tutto va bene? Probabilmente anche in quei Comuni ci sono limiti che debbono essere superati senza abbandonare le buone e volontarie pratiche nella R.D.
Per anni si è parlato di introdurre una premialità per gli utenti più virtuosi e solo oggi l’assessore ci dice che questa è allo studio. L’assessore non ci spiega perché non lo ha fatto prima o contestualmente all’introduzione del Microchip.
Sul problema dei Rifiuti se si continua a guardare il proprio orticello evitando il contesto più generale. Norme nazionali che a dispetto dell’accresciuta sensibilità ambientale ripercorrono vecchie strade per cui al legislatore è indifferente ai fini della determinazione della tariffa che i cittadini pagano che si faccia o meno la raccolta differenziata, che si metta tanto impegno in difesa dell’ambiente. La legge di stabilità che sarà approvata purtroppo lo confermerà.
A queste problematiche locali non sono legate le scelte provinciali.
Le più eclatanti sono quelle di aver persistito nel tenere acceso l’inceneritore del Cosmari .Impianto che poteva essere chiuso molto prima e non solo davanti all’insostenibilità dei suoi pericolosi malfunzionamenti,di pensare ancora che le la Discarica declinata al plurale e a volte maxi siano una soluzione e non attivarsi per praticare scelte innovative tecnicamente possibili del completo riciclo dei rifiuti e di una prospettiva di rifiuti Zero.
Sono le scelte politiche di corto respiro ,quelle continue emergenze che fanno si che i costi industriali crescano e che a pagarne in termini anche tariffari siano i cittadini. Questo significa che i cittadini debbono abbandonare la Raccolta Differenziata? Certamente NO anzi va incrementata con il pari riciclo.
Ma fra questo e affermare che la raccolta differenziata Civitanovese valorizzi l’impegno ambientale sia da record ce ne passa.
L’obbiettivo finale è rifiuti “ZERO” ora per arrivare a questo magnifico obbiettivo i passaggi da fare sono molti, e senza aver paura di essere tacciato da opportunista dico se il mcrochip aiuta allora ben venga il microchip! Scelta culturale dietro al microchip? io non la vedo è solo un mezzo , ma la vera scelta “culturale” è ridurre a monte al produzione dei rifiuti. Una scelta che cambierebbe i nostri modi di vivere, e quando si parla di modi abitudini è dura cambiare rotta. Giustamente citt@verde fa riferimento a località in cui si attingono risultati superiori ai nostri , e non ci sono microchip, si è vero , ma conoscendo alcune località, posso dire che queste località esprimono “valori ambientali spiccati” sono località che hanno un ritmo di vita, un modo di vivere, diverso da Civitanova Marche, la sua popolazione ha più rispetto del territorio, in quanto spesso vivono del territorio, questa peculiarità la si riscontra nell’unico paese in cui si supera di molto il 90% questo paese vive nelle Alpi, vive del territorio sia come turismo, che come attività principale . Civitanova è un paese “aggressivo” in perenne sfida contro il tempo , e spesso vedono nel territorio un intralcio al loro successo smodato. Noi siamo la città senza falde acquifere(in eterno ne saremo privi) eppure i cittadini, non lei, si sentono offesi aggrediti dal microchip, che per quanto vogliamo censurare l’assessore un fine cmq lo hanno, ma delle falde tranne lei e pochi canuti amici suoi nessuno ne parla. Lei ha ragione quanto dice che il microchip nasce per monitorare la quantità dei rifiuti e poi premiare, ma oggi caro amico viviamo in un caos indefinibile, non abbiamo un governo nazionale che sappia afre una rivoluzione sul modo di tassare i cittadini per offrire loro un servizio di recupero dei rifiuti. Oggi le tasse si basano sul mq. Alcune persone pagano € 500 perché hanno una soffitta enorme , una corte , ma producono un sacchetto di giallo al mese e uno di plastica, solo perché hanno senso civico continuano a differenziare.
Concludo caro amico due sono le rivoluzioni da fare . la prima è produrre meno rifiuti. La seconda è mandare a casa questo governo nazionale che ci tassa in base ai mq e non ha quanto produciamo.