L’Anmil cancella la statua di Giuseppe Garibaldi. Un gesto simbolico per far immaginare come sarebbe diversa la città se venisse cancellato, dalla sua storia, il monumento e il valore da esso rappresentato, per associare in questo modo, in termini di perdita sociale, la gravità della cancellazione dalla memoria collettiva di infortuni e delle vittime sul lavoro. Un primo passo che l’Anmil ha voluto percorrere in vista della giornata che in tutta Italia ricorderà le vittime di incidenti sul lavoro, in programma domenica 13 ottobre.
“Vogliamo scuotere le coscienze di cittadini, istituzioni e media con questa provocatoria azione dell’artista Franco Scepi – dichiara il presidente nazionale dell’Anmil Franco Bettoni – affinché venga data maggiore attenzione al fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali”. Si tratta di un’opera concettuale assolutamente innovativa con finalità etiche che l’artista ha intitolato “Cancellato” con l’obiettivo di colpire l’indifferenza, l’insensibilità, la disattenzione, la noncuranza, la superficialità, la negligenza generale verso il valore della vita di tutte le vittime del lavoro, attraverso appunto la “cancellazione” simbolica di un monumento emblematico delle città.
(foto di Lucrezia Benfatto)
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MI SEMBRA GIUSTO METTERE UN MONUMENTO X I CADUTI SUL LAVORO E TOGLIERE GARIBALDI CHE ORMAI HA FATTO LA SUA EPOCA. SE FOSSE PER ME NON LO AVREI MESSO XKE UNIFICANDO L’ITALIA CI HA MESSO IN UN MARE DI GUAI. POTEVA FARSI GLI AFFARI SUOI!!!