A NEW YORK la delegazione marchigiana è rappresentata da diversi maceratesi: l’assessore regionale Pietro Marcolini, l’imprenditrice Orietta Varnelli, il sindaco di Macerata Romano Carancini e il direttore artistico della stagione lirica Francesco Micheli
Le Marche sono protagoniste dell’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, grazie alla proficua collaborazione fra Regione e Consulta Agroalimentare di Confindustria Marche intorno al format progettuale integrato “Agroalimentare & Cultura per il brand Marche”. Un ricco e complesso programma di pregevoli iniziative ed attività animeranno l’intero mese di ottobre, in prestigiose sedi istituzionali ed accademiche, nonché in un circuito di distintivi good spots, negozi e ristoranti di primario livello della Grande Mela. Il progetto coinvolge in maniera sistemica anche presidi importanti di affermati brands regionali e professionisti in tutti i settori, per quella che sarà una speciale celebrazione e promozione delle Marche attraverso peculiarità culturali, aziende e protagonisti marchigiani d’eccellenza. Tra gli interventi l’ esposizione della “Santa Caterina d’Alessandria” di Raffaello, proveniente da Urbino e la mappa delle opere pittoriche già custodite nei principali musei metropolitani di New York. Poi l’identificazione dei presidi marchigiani con una selezione di costumi d’Opera provenienti dai 3 principali teatri lirici regionali, (per lo Sferisterio presente anche il sindaco di Macerata Romano Carancini e il direttore artistico Francesco Micheli) che potranno essere ammirati passeggiando sulla Madison Avenue o visitando SoHo.
Mentre il Museum of Modern Art (MoMA) sta rendendo omaggio a Dante Ferretti, alla New York University (leggi l’articolo) si parlerà di Opera e di Leopardi (leggi l’articolo). Scenderanno in campo professionisti come lo Chef Fabio Trabocchi e il fotografo Francesco Tonelli, per interpretare, ciascuno con la rispettiva arte, i prodotti agroalimentari parte del progetto. Accanto ad aziende di food, wine e spirits, ecco allora abbinate le showrooms di Scavolini, Silvano Lattanzi, Cesare Paciotti, Pedini, IGuzzini Illuminazione e Max Girombelli, che ospiteranno esclusive degustazioni e conversazioni sulla moda e sul design.
Trentasei le aziende agroalimentari protagoniste, eccellenze rappresentative delle diverse categorie merceologiche, i cui prodotti sono già esportati negli Stati Uniti per la gioia di esperti ed esigenti consumatori. Strumenti cruciali di comunicazione sono il portale web “Marche is Good” e la piattaforma di social media, entrambi pensati per essere fortemente orientati al target di riferimento ovvero al pubblico statunitense. Si andranno ad intercettare tutte le occasioni di spontanea osmosi e contatto fra Marche is Good e gli Stati uniti, dalla recensione di un’azienda agroalimentare su riviste statunitensi di settore, alla presenza in tv americane di Testimonials del gruppo, fino a speciali commenti che nel web siano dedicati alle meraviglie delle Marche, ecc. I dati confermano in tutti i settori, compreso l’agroalimentare, la crescita di domanda da parte di tale mercato: tra i Paesi d’oltreoceano infatti, gli Stati uniti spiccano con quasi 500 milioni di euro di importazione dalla Regione Marche, contando per quasi 5% sulla quota totale di esportazione regionale: un’impennata di oltre 40 % rispetto al 2011 (fonte: Sistema Informativo Statistico Regione Marche, elaborazioni marzo 2013).
La delegazione è guidata dall’assessore alla Cultura Pietro Marcolini, che sottolinea la rilevanza dell’evento: “E’ una grande opportunità di valorizzazione del Brand Marche nel suo complesso – dice con soddisfazione – La cultura e l’identità marchigiana assumono il ruolo di driver del nostro sistema economico e sono declinate in tutte le aree che caratterizzano il nostro specifico intreccio di tradizione e innovazione: arte, musica, teatro, cinema, letteratura, design, moda, enogastronomia. E negli Stati Uniti le Marche sono rappresentate da tre grandi ambasciatori di arte e cultura: Raffaello, Leopardi e Dante Ferretti”.
“Marche is Good è molto più di una mera iniziativa promozionale,” dice Orietta Maria Varnelli, presidente della Consulta Agroalimentare di Confindustria Marche “il Marche’s Month in NYC è una grandiosa operazione di sistema che pone al centro la fertile sinergia fra Cultura & Food, avviando un percorso identitario in cui riconoscersi, per valorizzare l’orgoglio di essere spontanei Ambassadors di una terra speciale attraverso i nostri prodotti”.
La giornata di ieri si è chiusa con le performance live nello show Room Scavolini con i cantanti lirici allievi nelle Marche guidati da Francesco Micheli, direttore artistico dello Sferisterio con brani di Pergolesi e Rossini valorizzati dall’esposizione di costumi di scena e dalla presenza in sala dei programmi dei nostri festival. “La lirica marchigiana sarà inoltre protagonista oggi 2 ottobre con una conferenza presso la casa della Cultura italiana Zerilli Marimo di New York” aggiunge l’assessore.
Grande attesa anche per la giornata di domani, 3 ottobre, che verrà interamente dedicata al turismo e con un flash mob nei pressi di Eataly dedicata alla lirica, ancora sotto la regia di Francesco Micheli unita ad altre iniziative del settore agroalimentare. Tutto il calendario su www.marcheisgood.com
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Per chi ha qualche anno in più, ve lo ricordate Nicola Arigliano che faceva la pubblicità di un lassativo:
“Gruppo vacanze Piemonte… si parteeeeeeeeeeee!”
Poteva essere l’occasione, se struttutata diversamente, per spingere il settore TURISTICO, invece è solo una vetrina per alcune aziende (speriamo che i costidella trasferta dei PRIVATI NON ricadano sui cittadini, cioè che non si siano utilizzati per i PRIVATI denari pubblici per voli, alloggio, allestimento stand, ecc.!!!).
Se (come si dice adesso che a tanto di moda) “non si fa sistema” (cioè non si è andati per sponsorizzare le bellezze paesaggistiche e culturali) è perfettamente inutile la presenza dei costumi dello Sferisterio…
Di più è oceanicamente inutile la presenza del Direttore Artistico e del Sindaco di Macerata.
Quello che poteva essere un veicolo pubblicitario per la Regione (la Provincia e la città) mi sembra si sia trasformato in un long week end politico/artistico a spese dei contribuenti: ricordo che con la scusa di Matteo Ricci il nostro Governatore Spacca si è recato (a spese nostre, of course) almeno una deicna di volte in Cina a presenziare pseudoincontri, pseudoconvegni, pseudomostre: qui sembra lo stesso…
…e dove sono i presidenti delle fondazioni marchigiane vere eccellenze regionali??
Speriamo che i newyorchesi non ci sottraggano, a suon di dollari, qualche splendido esemplare dal gruppo vacanze che abbiamo forse incautamente spedito loro. Visti i tagli alle erogazioni della Fondazione Carima qualcuno di loro potrebbe lasciarsi tentare.
Caro Visconte De Tocqueville, mi consenta di rinfrescarLe la memoria, il carosello di Arigliano al quale Lei si riferisce riguardava un digestivo e non un lassativo.
«Notevole anche la pubblicità degli anni ’70, con Arigliano nelle vesti di guida turistica (“Gruppo vacanze Piemonte si parte!”) che, dopo un’esibizione canora sul torpedone, invita un turista straniero a prendere il Marco Antonetto per risolvere la sua digestione così difficile da averlo fatto addormentare. Storica l’immagine di chiusura, con Nicola che si passa la mano sulla pancia sul tram e dice “E’ così comodo che si può prendere anche in tram”» (da http://www.animamia.net/il-carosello-del-digestivo-antonetto/).
Ritengo comunque il Suo lapsus freudiano azzeccatissimo per l’occasione nella quale s’è manifestato.
Già alcuni anni fa il Presidente Capponi fece capolino a New York per “spingere” il nostro territorio.. Con risultati pari allo ZERO assoluto.
Viene in mente l’ipotesi che tutto questo inutile caravanserrai serva a fare fare delle vacanze, a spese del contibuente, nonchè a giustificare uffici e consolati locali (e relativi stipendi d’oro) che altrimenti non servirebbero a nulla…
Non si capisce cosa c’entri “PRIMA DONNA” CARANCI’…è il sindaco di una paesotto o pensa di essere lui un’eccellenza regionale??? In tal caso saremmo tutti ben contenti di omaggiarla al popolo americano (magari lo espongono in qualche museo così finisce di far danni in giro).
@ Sale Pepe
Io ne ho visti di mediocri, che voi umani non potreste immaginarvi,
incapaci da combattimento, in fiamme, al largo dei bastioni di Orione,
e ho visto i raggi inetti balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser.
Forse si tratta solo di capire dove si eccelle….
Sono in questi giorni a New York, in autonomia, dopo aver seguito da lontano le iniziative qui svolte ad Ottobre 2012 pro Marche (nonostante il silenzio tenuto dalla stampa locale in quell’occasione) ed ho la fortuna di partecipare ad alcuni degli eventi in programma nel ricco calendario dedicato alla nostra regione.
La curiosita’ che muove i miei passi vacanzieri alimenta la voglia di tessere relazioni costruttive a vantaggio del nostro territorio, portando in prima persona valori che ovunque ci fanno ricordare con piacere.
Aldila delle consuete bordate alla compagine politica (ormai ci si deve stupire quando mancano e se fosse mancata una rappresentanza vi sareste cheisti come mai),
sono onorata dal fatto che molte aziende illuminate abbiano fatto rete (termine forse abusato ma minimamente attuato dai marchigiani) e investito su un progetto integrato con forte identita, un format (http://www.marcheisgood) che connette finalmente le risorse culturali all’economia, al turismo, ai prodotti che ovunque ci invidiano: il paesaggio (valore primario da preservare limitando al massimo un’ulteriore sconsiderata cementificazione), il tessuto urbano con la massima attenzione all’accoglienza ed alle opere d’arte che contiene, l’umanita che ci contraddistingue e che si concretizza nella distanza attraverso manifatture di grande pregio e prodotti eccellenti di enogastronomia, l’Opera Lirica (ritrovato collanbte e vettore trasversale) che parlera’ sempre italiano nel mondo, e tanto altro ancora.
Il privilegio di esserci mi porta a raccontarne….
Visitando il Musem of Modern Art, oltre il meglio della produzione globale di arte contemporanea, attraverso l’allestimento dedicato al lavoro di Dante Ferretti, guardando un video girato a Macerata condivido modestamente con lui l’orgoglio della provenienza e dell’appartenenza, poi alla Casa Italiana della Cultura, grazie al veicolo Opera, ottimamente guidato dal nostro Direttore artistico, sento la potenzialita’ delle sinergie che sono alla base di questo progetto, che puo’ sembrare uguale a tante altre missioni in terra straniera, ma pure rivendicare un primato – fondamentale oggi piu che mai -, quello della concretezza.
I nostri testimonial all’estero presidiano costantemente il territorio (come agenzie di viaggio sempre aperte, che lavorano per il proprio obiettivo, mapure con la consapevolezza delle potenzialita’ che questo mercato offre ad un brand unico) intercettando una clientela di qualita’.
Ancora una volta tocco con mano la forza che acquisiscono le idee se adeguatamente supportate, non solo con fondi, ma con professionalita’, lungimiranza, impegno ed entusiasmo costante e quanto sia necessario superare quei particolarismi che seppure ci contraddistinguono (Marche coem regione al plurale) ci impediscono di spiccare il volo.
@Massimo Giorgi
Lei mi legge nel pensiero ed apprezzo il Suo acume psicoanalitico. E’ vero era un digestivo, ma non so perchè, mentre scrivevo stavo pensando ad un lassativo!
Gentile Signora Carducci,
apprezziamo la difesa del suo operato e siamo sicuri che l’intera missione sia animata dalle più nobili intenzioni. Tuttavia visto che iniziative amministrativo/politiche di promozione finanziate con soldi pubblici sono state, quasi sempre, eventi diportistici per chi vi partecipava.
Scusi infine la franchezza e le chiedo sinceramente perdono per la domanda forse un po’ troppo brusca: Lei chi rappresenta e, soprattutto, chi le finanzia il viaggio?
Che vuole caro Visconte, qui a Camerino c’è chi è teletrasportatore e chi è telepatico, si fa per vincere la noia.
Pensate al viaggio, ai pranzi, alle cene, alle colazioni, agli aperativi, a tutto il resto…Ma non si vergognano? Ma quanto ci sarà costato? Stiamo fallendo e loro scialano!
se Hollywood si accorge nella comitiva della presenza del fichissimo sindaco di Senigallia (Bravissimo sindaco) magari lo scrittura per qualche film musical dei cantanti anni 50!!! :-))) W le Marche
@ Letizia Carducci
Leggere sulle pagine locali che Tizio o Caio sono in giro per il Mondo a pubblicizzare le Marche (a spese nostre e con scarsi risultati) crede veramente che faccia aumentare la domanda turistica verso la nostra Regione???
Potrebbe gentilmente spiegare quale sia il “valore aggiunto” (dal punto di vista turistico) di leggere sullle pagine locali che la Regione è presente a New York o al TTG di Rimini: lei veramente crede che “lo straniero” legga i nostri giornali e, dopo aver letto, decida di fare una vacanza nelle Marche?????
Lei veramente crede che, da New York, avremo frotte di turisti americani solo perchè hanno ascoltato un’aria ad una manifestazione????
Suvvia, non scherziamo…
Veramente, veramente lei pensa che far vedere, agli operatori turistici, lo spot di Hoffman abbia fatto incrementare notevolmente la promozione turistica marchigiana???
Suvvia, non scherziamo…..
Nel 2010 il giornale dei pensionati americani (circa 50 MILIONI di copie in abbonamento) fece uno speciale e disse che 1 degli 8 posti AL MONDO dove ritirarsi in pensione erano le Marche….
Lei crede che, dopo questa (involontaria e gratuita) mega pubblicità, dalle Marche si è fatto qualcosa per amplificare la risonanza dell’articolo??
Assolutamente no…. Ci siamo baloccati con Hoffman
Manca una seria promozione turistica e carnevalate di questo genere, con la solita sfilata di politici, non serve a NIENTE: le aziende che sono andate sono andate per vendere negli USA, non per portare turisti qui….
Ed i politici se restavano a casa era meglio…
Non ho nessuna voglia di cercare approvazione su questa pagina e soprattutto di alimentare un confronto sterile con chi ama giocare a carte coperte in una palestra virtuale. E’ evidente che Alexis non mi conosce altrimenti non rimarrebbe incastrato in certe domande, cmq se ha bisogno di essere rassicurato/a non ho nessun problema al ritorno a mostrarle il tracciato dei miei conti, in modo possa dormire sonni tranquilli.
A Gianfranco Cerasi vorrei dire che condivido a pieno l’urgenza di unpiiano di marketing turistico illuminato per gestire e promuovere il nostro territorio,
che non mi illudo affatto che questa occasione possa essere LA soluzione,
ma pure ceh non serve a molto sparare a zero su un progetto di sicuro migliore di tanti altri…
sarebbe utile che ciascuno, nel proprio ambito di competenza (=incoming) approfitti del work in progress facendo sistema a partire da cio’ che c’e, oltre il muro della polemica, con proposte concrete e soprattutto con un fare quotidiano a partire dalle relazioni personali.
Gentile Signora Carducci,
non la conosco e le chiedo perdono per la mia mancanza.
Riguardo le ironie sulla trasferta di politici con relativi famigli cerchi di comprendere il nostro becero qualunquismo. Ma sa… in tanti anni ne abbiamo viste tante e cerchi di capire il nostro scetticismo. Non ci sarà uno, che dire uno, turista americano che verrà a Macerata dopo la comparsata dell’allegro gruppetto. La promozione di Stato italiana per il turismo è stata sempre e solo un modo per piazzare gli amici degli amici e fare qualche allegro viaggetto a spese del contribuente. Se la ricorda la famigerata CIT – Compagnia Italiana del Turismo – tanto per citare un solo caso? Lasciamo perdere, poi, il famoso portale italiano con un Rutelli che con un “plis visit Italy” degno dei migliori Totò e Peppino esortava gli stranieri a venire a visitare l’Italia.