Si terrà domenica 13 ottobre alle 18 nel cinema Manzoni l’incontro indetto dal comitato Salva Salute di Castelraimondo per illustrare il piano regionale di gestione dei rifiuti, attualmente in discussione. Il titolo dell’incontro è “A Castelraimondo i rifiuti di tutta la regione. Cemento e rifiuti: resoconto e prospettive”, in cui sarà esaminata la possibilità di usare il combustibile solido secondario, ricavato dai rifiuti indifferenziati che sono trasformati in ecoballe, pronte poi per essere bruciate. Sul sito dell’assessorato all’ambiente della regione è contenuto il documento che presenta lo scenario degli impianti che saranno usati in futuro per raggiungere i livelli di raccolta differenziata e di gestione integrata del sistema di smaltimento, previsti dalle normative in vigore. “Scenario evolutivo nella gestione dei rifiuti urbani ed assimilati”, si intitola il complesso documento di 64 pagine, che si potrebbe riassumere nello slogan “meno monnezza per tutti”.
Saranno realizzati due nuovi impianti di pre-trattamento dei rifiuti nelle province di Pesaro ed Ancona, che ad oggi ne sono prive e si inizierà ad usare combustibile solido secondario (prodotto dallo smaltimento dei rifiuti urbani), che si ipotizza di poter conferire nell’unica cementeria marchigiana esistente, l’attuale stabilimento Sacci sito in località Basciano di Gagliole, al confine con Castelraimondo, autorizzato a smaltire circa 100 mila tonnellate annue. Nel piano si valuta un incremento di raccolta differenziata di 15 punti percentuali, dal 2012 al 2019. La provincia di Macerata si stima che nel 2016 raggiungerà il 71,1 per cento di differenziata (contro il 67,8 per cento di media regionale) ed il 74,1 per cento tre anni dopo (contro il 71,9 per cento stimato per la regione). Per raggiungere un livello ottimale nella gestione integrata dei rifiuti, si propone il “generarsi di mercati specifici per i materiali recuperati valorizzati (compost, materiali riciclati, css combustibile solido secondario). Sarà favorito il “potenziamento del segmento impiantistico relativo al pre-trattamento dei rifiuti indifferenziati minimizzando il ricorso alla discarica e favorendo concrete possibilità di massimizzare il recupero di materia dal flusso di rifiuto indifferenziato residuo”. Soltanto dopo che sarà raggiunta una media del 70 per cento di raccolta differenziata non si possano realizzare nuovi impianti di smaltimento tramite termovalorizzatore, si valuterà la possibilità di realizzare un unico impianto di bacino regionale. “Anche al fine di contenere lo smaltimento in discarica, soprattutto per la fase transitoria, si considereranno diverse opsioni di recupero energetico, quali ad esempio la produzione di combustibile solido secondario, Css, da avviare ad impianti industriali non dedicati”, si legge nel testo regionale. Nel documento si simula cosa avverrebbe se le ecoballe di rifiuti fossero bruciate, al posto dei combustibili fossili come carbone e petrolio. “A regime, 2016, si ipotizza di avviare tutto il rifiuto indifferenziato a trattamento in impianti di trattamento con produzione di Css, con i flussi in uscita pari al 30 per cento di Css”, si legge nel documento. In provincia di Macerata si inizierebbe a produrre Css nel 2016 con 12 mila tonnellate l’anno (totale 71 mila tonnellate in regione Marche), per attestarsi ad 11 mila nel 2019 (totale regionale 62 mila). Si stima che finirebbero in discarica nel 2019 solo 20 mila tonnellate di rifiuti in provincia di Macerata, oggi sono 48 mila. Per la regione i dati attuali parlano di 308 mila tonnellate complessive di rifiuti in discarica, contro i 115 mila previsti da questo scenario nel 2019. L’introduzione della lavorazione del Css avverrebbe in due impianti centralizzati, nel testo si ipotizza un invio al cementificio di 63 mila tonnellate annue. “Lo scenario Css risulta il migliore per 4 dei 5 indicatori considerati”, bilancio energetico complessivo, bilancio emissivo gas, avvio a recupero energetico, avvio a discarica, eccetto che per il recupero materia. Nella nuova richiesta di autorizzazione di esercizio per il Cosmari, in itinere presso le autorità competenti, nelle note integrative si ipotizza l’attivazione di una linea di produzione di c.d.r (combustibile da rifiuti, altro nome per intendere il Css), vista la presenza in provincia di un’industria deputata allo smaltimento. Il senatore Mario Morgoni ha presentato una mozione sull’utilizzo di Css nei cementifici, di cui è primo firmatario approvata dall’assemblea, invita il governo ad un approfondimento articolato e a valutare approfonditamente le conseguenze dell’utilizzo di Css sulla salute, costituendo un apposito comitato di vigilanza.
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E chi garantirà sulla salubrità dei fumi? Gli stessi che hanno fatto spendere centinaia di migliaia di euro per i famosi filtri del cdr cosmari?
Poveretti soprattutto i bambini che vivono nella zona. Destinati a portare per tutta la vita i segni delle sciagurate scelte dei padri.
…..spero che venga capita la validita’ del progetto, e che gli ambietalisti non si mettano di traverso se non vorranno mangiare erba nel futuro non troppo lontano!!!
Speranze mal riposte! Se pensano che si farà l’inceneritore a Gagliole si sbagliano di grosso!
a controllare ci dovrebbero essere ARPAM e ASUR (spero) e soprattutto un comitato di cittadini ed esperti, con spese a carico del cementificio, inoltre il Comune di Castelraimondo dovrebbe chiedere alla Regione ed alla Provincia, strade, scuole, asili nido, servizi pubblici per anziani e ragazzi, giardini e parchi…. così da cogliere questa occasione (forse l’unica) per il rilancio di un territorio, ma saranno in grado gli ammministartori locali di arrivare a tanto! vedremo
credo che nessuno farà mai questa linea nuova per la produzione di cemento,che non è un inceneritore!
Sono comunque contento per i passi fatti dalla regione per stare al passo con i tempi e valorizzare i rifiuti che noi tutti inevitabilmente produciamo!
Le nuove tecnologie permettono all’uomo di fare buon uso di tutto ciò che noi ogni giorno “rifiutiamo” sia nelle nostre abitazioni che in luoghi di lavoro,tutto questo senza impatto sul territorio e sulle persone(vedi Acerra ).
@RegioneMarche: siamo talmente convinti della validità del progetto che voteremo all’unanimità una eventuale proposta di trasferire l’inceneritore nel suo giardino di casa o in alternativa in quello degli altri “compagni di merende” a partire dal governatore…
Non sono ne ambientalista, ne animalista. Ma so fare 2+2.
Buttare rifiuti nel clinkerizzatore è una cosa vecchia e ci sono diversi studi che evidenziano la produzione di particolato e diossina. Proporranno filtri, ma i filtri sono costosi e si saturano.
Poi si scoprirà, come nel cdr cosmari, che i fumi superano i livelli di guardia e nel frattempo la diossina è entrata ad abitare dentro noi, dentro i nostri figli. E ci terrà compagnia, accumulandosi, per tutta la vita.
La verità è che non possiamo mantenere il tenore di vita che abbiamo e ci stiamo avviando alla stessa fine dell’isola di Pasqua. Se invece accettiamo un downgrade in modo sereno, magari garantiamo la sopravvivenza alla specie umana per qualche altra generazione in più.
Regione Marche ha pefettamente Ragione !! Questo è un ottimo metodo per evitare a tutti di mangiare erba , e di mangiare qualsiasi altro prodotto della terra !!
Ma non si preoccupatevi abitanti limitrofi , la vostra sana porzione di cancro potrete averla ugualmente e senza tanta fatica, semplicemente , respirando.
In compenso i posti di lavoro saranno salvi; grazie sindaco Marinelli !! una bellissima scelta la sua quella di sedersi assieme ai fautori di questo deprecabile scempio, se avesse saputo fare un semplice calcolo avrebbe visto subito che il gioco non valeva la candela , perchè in questo modo la svalorizzazione del territorio sarà così smisurata rispetto ai vantaggi economici che le stanno tanto a cuore !
…….scommetto che sono anche disoccupati quelli che hanno fatto certi commenti, ma io dico ma ci siete mai stati all’estero?
Valorizzare i rifiuti bruciandoli per produrre diossina, furani e microparticolato!? Bella roba….si tratta di un inceneritore bello e buono e chi nega il contrario lo fa in mala fede o per proprio interesse personale. E a costoro vorrei far presente che in molte parti d’europa, Italia compresa, esistono delle realtà dove si riesce a differenziare il 95-98% dei rifiuti, abbancando in discarica una minima parte degli RSU. Ora ci manca solo che qualche capiscione di turno tiri fuori l’esempio dell’inceneritore di Vienna e il quadro delle idiozie è completo!
@ Regione Marche: tirare in ballo i disoccupati è un modo bieco e vile di far valere le proprie ragioni, specie se queste provengono da dietro la scrivania di un dipendente pubblico certo e sereno che il suo posto non sarà mai interessato dalla crisi economica. E poi, vada anche lei all’estero, a vedere che gli inceneritori sì ci sono ancora, ma sono lì da decenni e vengono man mano superati da impianti tecnologicamente più avanzati senza necessità di combustione in grado di sopravvivere economicamente anche in presenza di elevate % di raccolta differenziata, perchè lo dica che se rimane poco da bruciare gli inceneritori diventano antieconomici, a meno che non ci si metta alla caccia dell’immondizia prodotta in giro per l’Italia.
Luca, mi chiedo se lei é a conoscenza del fatto Che nella zona dove verranno immessi rifiuti,la zona di sinterizzazione, la temperatura dei gas é superiore ai 1700 gradi, che diossine e composti diossina_simili a queste temperature sono gia degradati, bastasuperare 1000gradi, per distruggere questi composti. La cosa piu’ importante per evitare emissioni pericolose e’ una gestione oculata del forno da cemento e controlli assidui. I rifiuti li produciamo tutti, smaltirli in un forno da cemento, e’ meno pericoloso rispetto ad un inceneritore, basta procedere nella maniera piu’ corretta. Si informi,la prego.
Civitanova, ecco i rifiuti col microchip:
le telecamere filmeranno chi sgarra
65 – mag 20, 2013 – 20:14 Vai al commento »
..con i nuovi termovalorizzatori in costruzione in tutta italia, e nei cementifici di nuova generazione…….servira molto combustibile,…..la raccolta differenziata e’ gia vecchia…..
Ecco le brillanti conlusioni di “regione marche”, non fare la differenziata e buttare tutto in un forno, complimenti. Magari più lontano possibile da noi… lo dica anche a mia figlia di 8 mesi che le hanno progettato una discarica aerea “mostro” a 3 km da lei, che durerà 50 anni e si insedia in un territorio che ha subito già 40 anni di emissioni del cementificio.
Piuttosto esca dall’anonimato invece di nascondersi dietro un logo della regione che ci rappresenta tutti, mi sembra il massimo della scorrettezza, oppure mi vedrò costretto a registrarmi come comunità europea ed spiegarle qualcosina rispetto alle buone pratiche che sono il riciclo, il riuso e la riduzione.
Per inciso le diossine si possono ricombinare all’uscita del forno dove le temperature sono più basse, tant’è vero che l’impianto sarà costretto a monitorare in continuo le emissioni di diossina, che purtroppo ci saranno, insieme all’aumento delle polveri sottili dato che il nuovo impianto sarà circa 2,5 volte quello attuale. Aumenteranno i consumi di tutti i combustibili compresi il pessimo pet-coke (+118%) tranne che il metano (che è il più ecologico). Se volete realmente qualche informazione in più: http://www.salvasalute.info
Il ricatto sul lavoro stile ILVA è qualcosa di incommentabile. Hanno fatto il peggio che potevano mischiando rifiuti, cemento, lavoro e soldi, molti soldi.
chiederei alla redazione di intervistare un autorevole esperto di scienze ambientali che possa istruire i lettori in merito alla termodistruzione dei rifiuti. altrimenti qui tocca sorbirsi i commenti di chi fuma 10 sigarette al giorno dentro la propria auto e poi si scandalizza per 3 picogrammi di diossina al metro cubo.
“p4n1k” magari facciamolo chiamare dalla “regione marche” questo esperto.
Questi sono i dati attuali di diossina dell’impianto attuale PCDD – PCDF: 11,8 ug I-Teq/h + 7,35 ug I-Teq/h
Che come vedi non sono picogrammi (0,000 000 000 001), ma microgrammi/ora (0,000 001), questo impianto considera che lavora 24h * 365, fai il calcolo da solo della diossina potenzialmente emessa. Il nuovo impianto sara più grande di 2,5 volte quello attuale come produzione. Le ricadute al suolo (sicuramente minori) di questi inquinanti chi le respira?
Infine, come noto, nelle immediate vicinanze dell’impianto Sacci – a circa 700 m in linea d’aria – c’è la scuola materna ed elementare di Gagliole. Recenti evidenze comparse in letteratura internazionale hanno mostrato un aumento della quantità di diossine in ambienti domestici limitrofi a cementifici e un aumentato rischio di linfomi non-Hodgkin (patologia già in precedenza messa in relazione all’inquinamento da diossine) nei residenti entro 3 km da cementifici (Deziel et al, Science of the Total Environment 2012 ; Pronk et al, Environ Health Perspect 2013 ).
E’ opportuno ricordare che per l’impianto attuale sono previsti solo controlli annuali delle emissioni di diossine. Questi, a differenza del monitoraggio in continuo sottostimano fortemente le emissioni di diossine. Anche quantità estremamente piccole di diossine sono pericolose per la salute umana, in quanto queste sostanze sono non biodegradabili e accumulabili nei tessuti umani e nei vegetali, con un tempo di dimezzamento che può superare il secolo. Quando i soggetti esposti sono popolazioni vulnerabili, come nel caso dei bambini che frequentano la scuola di Gagliole, i rischi per la salute sono ancora maggiori: “The special vulnerability of children to exposure to air pollution is related to several differences between children and adults. The ongoing process of lung growth and development, incomplete metabolic systems, immature host defences, high rates of infection by respiratory pathogens and activity patterns specific to children can lead to higher exposure to air pollution and higher doses of pollutants reaching the lungs. The efficiency of detoxification systems exhibit a time dependent pattern during prenatal and postnatal lung development that in part accounts for the increased susceptibility of young children to pollutants at critical points in time” , Fonte: Organizzazione Mondiale della Sanità
Per inciso, non fumo, non ho neanche camini a casa, non raccolgo margherite nei prati, non sono iscitto a greenpeace ed a nessun partito politico, sono solo un cittadino preoccupato per la salute della sua famiglia.
La quantità di diossina giornaliera ammessa dall’OMS è di 1-4 PICOGRAMMI per kg al giorno (un picogrammo corrisponde ad un miliardesimo di microgrammo per cui sarebbero 1460 pg/anno, cioè 0,00000146 mcg/anno)
Venga a vivere quì ci sono molti appartamenti liberi, la aspettiamo.
@Isacco Newton…..sbatti male! Laurea in Chimica e dottorato di ricerca in biologia. NON sono un esperto di diossine ma una certa cultura in materia ce l’ho avendo anque frequentato e sostenuto l’esame di Chimica Ambientale con il dr. Mauro Rotatori (si informi sulla persona in questione). I fisici teorici come lei me li pappo a colazione un giorno si e un giorno no. Tralasciando i megganismi di riformazione nei camini delle diossine, tralasciando le inefficienze degli strumenti di combustione e di purificazione ambientale, le diossine e tutti gli altri inquinanti nocivi si formano sempre e comunque. Quindi andateci voi capiscioni a vivere sotto quell’inceneritore. Portate i vostri figli nella scuola di Gagliole, poi ne riparliamo. E se avete il coraggio e soprattutto un po’ di onore non nascondetevi dietro pseudonimi altisonanti e mostratevi. Ma si sa…l’Italia è piena di capiscioni e caporali..
Caro dottor Sparapani, lei é affetto dalla famosa sindrome nimby, che tanti danni ha fatto in questa povera Italia. Acerra, Caivano, dove tonnellate di rifiuti tossici sversati abusivamente hanno provocato una mortalita’ elevatissima per cancro, sono la prova di dove puo’ portare questa sindrome. Chissa’ se ci Sara’ mai un nuovo impianto, probabilmente no, vorra’ dire Che i lavoratori che rimarranno a casa verranno a mangiar da lei e nell’attesa …
Nell’ attesa che la% di differenziata raggiunga il 100% , potrebbero appiccar fuoco ai rifiuti che Non sapremo piu’ dove mettere….chissa’ che contenuto di diossine avranno quei fumi?
Lei che usurpa in maniera vile il nome del più illustre fisico di tutti i tempi…ha mai sentito parlare di Capannori e Vedelago? Si faccia un giro da quelle parti e mi venga a dire che non è possibile differenziare in percentuali prossime al 100 %. Il becero ricatto del lavoro lo rispedisco al mittente. Con il percorso virtuoso del riciclo degli RSU si potrebbero creare molti più posti di lavoro rispetto a quelli dell’inceneritore Sacci.
…ieri sera vedendo il tg e vedere per l’ennesima volta napoli con i suoi infiniti problemi con l’immondizia, mi siete venuti in mente voi, quelli che dicono no, che dicono sempre no, quello no questo no……e penso a tutti quei professoroni scienziati, cervelloni, laureati ,che parlano di particelle , atomi, elettroni, quark, particelle bosoniche………che dicono no e NON DANNO UN’ALTERNATIVA!!! e alla fine finisce come napoli perche l’immondizia ce’ e non si sa dove metterla e quindi viene fuori lo smaltimento illegale dei rifiuti , specialmente quelli industriali, che adesso anno un costo altissimo di smaltimento, propio perche non si sa dove tocca mandarli!!!
COSI E’ FIN TROPPO FACILE allora mi trovate un’alternativa ai termovalorizzatori? a clastelraimondo c’e’ anche la fortuna di avere un cementificio dove la maggior parte del particolato viene inglobato nel cemento stesso…..io non sono laureato ho solo la terza media allora voi che ne sapete piu’ di me, potete preoccuparvi che venga fatto a norma di legge , che vengano usati tutti i criteri esistenti tecnologici possibili perche sia meno dannoso possibile……e a chi mi dice l’alternativa esiste ed e’ la raccolta differenziata al 100 X100, dico li vedete i secchioni dell’immondizia? lo vedete come viene conferita la raccolta in giro per le marche?? per fare cio’ ci vorrebbe una cultura scandinava, e incominciare ora nelle scuole a insegnarlo allora forse tra 15 anni funzionerebbe, adesso con questa mentalita’ e tutti gli stranieri che ci sono qui, che da dove vengono la differenziata non sanno manco cosa sia, non vedo altre strade……cmq non vi preoccupate del mio nome non dipendera’ da me se si fara o meno l’inceneritore, e non lavoro dietro una scrivania anzi il mio lavoro e’ in pericolo come il vostro.
(P.s.) mia madre li ci abita!
Come sarebbe bello vivere in questi luoghi Dell’ Utopia….ma purtroppo si abita in queste zone, dove tali risultati sono ancora lontani. Nel frattempo che si fa? Ci vogliono risposte concrete, chi le puo’ dare?
ma siete in vacanza???;)
1………….2…………………..3………………….. stella
Regione Marche il duo commento nn l’ avevo letto. Mi sembra che e nostre vedute siano vicine, ma putroppo le persone che la pensano come il dott. Sparapani ne son parecchie, peccato siano molto lontane dal dare risposte concrete, che tristezza.
Regione M. le nostre vedute sono simili, peccato che persone che la pensano come il dott. Sparapani siano in parecchie. Purtroppo lontane dal dare risposte concrete.
Siete vergognosi e patetici. SIETE PEGGIO DELLE MOSCHE IN ESTATE. I campioni della disinformazione e della negazione dell’evidenza.vi ho detto che l’alternativa agli inceneritori è il processo virtuoso adottato da molte parti nel mondo e in Itakia da Capannori e Vedelago. Ho letto i commenti passati di regione marche, uno che ha un evidente conflitto di interessi nella questione e che ha affermato che installeranno un monitoraggio in continuo delle diossine. Peccato che ancora non esista e che possano essere fatti solo dei campionamenti più o meno rappresentativi della situazione. Recupero del particolato nel cemento? Di quale particolato parla? Di quali dimensioni? Perchè se fosse vverovuole ddireche esiste la possibilità di reperarlo e alloallsi che ssssarebbe una scopertada premio Nobel. Poi come al solito non saremo noi a decidere se questo inceneritore si realizzerà o meno. POSSIAMO FARE SOLO pressioni sulla opinione pubblica sensibilizzando e combattendo i geni della disinformazione come voi. ABBIAMO dato troppo con il COSMARI e le sue emissioni nocive, abbiate almeno la decenza di tacere su queste questioni o per lo meno vogliate portare delle idee intelligenti piuttosto che sparare cavolate a vanvera. Il confronto con la Campania non regge, siamo una delle regioni che ricicla di più, non abbiamo bisogno di inceneritori ma avviare un proccesso virtuoso che rispetti l’ambiente, tuteli la salute e il patrimonio delle persone e che crei occupazione e benessere distribuito sul territorio.
Avviare un processo virtuoso Che tuteli l’ ambiente e la salute e garantisca occupazione e benessere: quello che vorremmo tutti. Egregio dottore, é cosi’ sicuro che il nuovo impianto Sacci non possa dar l’ avvio a tale processo?
Che tuteli la salute e l’ambiente assolutamente no! Il ricatto del mantenimento dei posti di lavoro è un gioco che non si deve più accettare. In nome della crisi non si può speculare sui diritti fondamentali dei cittadini. Ma il concetto di sviluppo sostenibile possibile che debba essere gettato nella spazzatura in questo momento di crisi economica? Possibile che sviluppo economico sia spesso associato ad inquinamento e usurpazione dei diritti dei cittadini?
chi se ne frega se il posto di lavoro ce salta non è il mio, vero luca?
ECCOLOOOOO….il difensore degli inceneritori!!! E te pareva. Dopo essere stato massacrato sul tema COSMARI viene a fare il TROLL anche qui?
Notiamo che tutti questi soggetti si esprimono sempre tramite pseudonimi. Sono talmente vigliacchi nei loro ricatti e nelle loro argomentazioni che non hanno il coraggio nemmeno di palesarsi! Siete dei vigliacchi che speculate sulle spalle della nostra salute! VERGOGNATEVI
Caro dottore, Alla salute ci teniamo tutti, ma occorre agire. Dato che nessuno ha la bacchetta magica, si puo’ seguire l’ esempio di paesi piu’ virtuosi del nostro nel gestire i rifiuti. L’ utilizzo del CSS come combustibile alternativo, puo’ evitare il conferimento in discarica di tali rifiuti, le sembra preferibile la discarica?
Dietro all’anonimato si celano vigliacchi che non hanno il coraggio dell proprie opinioni. Se volete informarvi ci sono documenti interessanti per informarsi nel sito http://www.salvasalute.info , tipo l’esposto depositato in procura da un componente del comitato. Le motivazioni della contrarietà a questo impianto sono lunghe e difficili da spiegare, provero a sintetizzare: 1) Aumento in termini assoluti (attenzione assoluti, non relativi) dele emissoni 2) aumento del consumo del pet-coke del 118% il peggior combistibile scarto delle raffinerie, che priam del 200 come il css era a suoa volta un rifiuto 3) i rifiuti trasformati in css e poi bruciati non sono tracciati con tutti i problemi che ne conseguono in termini si sicurezza, nessuno inoltre garantisce che la sacci essedo un privato si approvvigioni di quelli che gli fornirà la regione, essendo un prodotto si seguirà la legge di mercato, giusto? 4) non ci sono ecoindennizzi, il cosamari che era l’inceneritore di macerata e inquinava meno del cementificio così comè oggi (figuriamoci in futuro) e dava 400.000 euro di ecoindennizzo all’anno alla cittadinanza 5) ci portebbero essere irregolarità nell’autorizzazione, è stato presentato un ricoso al tar 6) bruciare rifiuti e una tecnica antiecolofgica per la quale la ue ha più volte indicato una contrarietà e ci sono tecniche migliori per lo smaltimento vedi: http://www.youtube.com/watch?v=Y8GuPmr8zeY 7) il nuovo impianto aumenta di 1,5 volte la produzione a parita (forse, nessuna garanzia) di personale, praticamente come se costruissero un altro cementifcio e mezzo di capacità produttiva uguale all’attuale 8 ) non ci sono studi epidemiologici presgressi ne futuri programmati per monitorare lo stato della salute degli abitanti 9) monitoraggio al suolo (non al camino) non previsto (tranne per la fase iniziale) 10) Le ceneri di combustione in parte vengono inglobate nel cemento, chi maneggera quel cemento? quali garanzie per le costruzioni future? Tant’è vero che la ue mi sembra nel 2016 voglia applicare una etichetta riconoscibilta di tale cemento 11) a 700 mt in linea d’aria c’è la scuola materna di gagliole, quali garanzie? 12) Non c’è proporponalità nella quantità abnorme di rifiuti che si brucierà, la regione ne vuol bruciare 70.000t anno, considerate che l’inceneritore di piediripa del cosmari (chiuso recentemente per troppo inquinamento) ne bruciava al massimo circa 20.000 (ed ora con la differenziata molte meno), l’impianto nuovo sacci potenzialmente ne brucia 100.000t annue, pensate solo alla quantita assoluta delle polveri sottili PM10 PM2,5 che sprigionerà (come 5 inceneritori cosmari?). 13) La possibilità di esplosione (tipo rir) non penso sia presente (al massimo di incendio) , ma se non ben gestiti ci sono dei momenti di transiente che non sono sicuri sotto il punto di vista emissivo (accenzione, abbassamento temperature e situazioni eccezzionali). 14) Il traffico veicolare sull statale( gia messa male di per se) aumenterà di molto con i mezzi pesanti e relativo inqunamento connesso. 15) il css è definito come un prodotto, e quindi come tale commerciabile senza le precauzioni e i limiti territoriali di un rifiuto. In futuro nessuna garanzia della provenienza dei rifiuti.Chi ci tutelerà dalle possibili infiltrazioni criminali? 16) Il css ha un processo di trasformazione da rifiuto a prodotto che è altamente discutibile, bisognerebbe entrae nei dettagli, ma ad esempio controlli sono fatti a campione e se quando “abbancalato” comincia a puzzare si possono anche omettere. Perchè ovviamenete essendo rifiuto indifferenziato il css puzza se non stabilizzato biologicamente. 17) Le diossine ad alte temperature del forno da cemento (1700°) si distruggono, ma al camino quando le temperatura si abbasa si ricombinano, non a caso l’arpam ha imposto un controllo in continuo delle emissioni di diossina. 18) Se ci pfossero problemi chi fermerà un impianto che ha i se due valenze, di smaltimento rifiutie e produttiva? basta guardare il teatrino dell’ILVA. 19) Bruciare rifiuti (perdipiù non locali) disincentiva le buone pratiche di riciclo riutilizzo e riuso. Ad ascoli, ancona, pesaro e fermo i cittadini siamo sicurio che non abbasseranno la gueardia? Personalmente conosco già gente pronta a tornare al secchio unico, amche perchè se i rifiuti indifferenzito diventano un prodotto, bisogna che qualcuno li produca, giusto?. 20) Le produzioni locali, il turismo ed il valore degli immobili saranno indubbiamente penalizzate, quanto costerà alla comunità questo impianto? Chi vorrà insediarsi a vivere a Castelraimondo? Mi sono dilungato troppo, per piacere venite all’incontro ed informatevi, fatevi una vostra idea, vi prego di non farla diventare oggetto di contesa politica perchè ci sono persone che sono fortemente preoccupate della propria salute e di quella dei propri familiari. Ci sono anche lavoratori giustamente preoccupati per il protrio posto di lavoro, rimbalzati e disorientati tra il lavoro messo sotto ricatto da quest situazione di crisi del settore cementizio e di le nuove opportunità di questo impianto che l’azienda ha presentato come l’unica via di salvezza. Questo nuovo impianto (questa discarica aerea) durerà 50 anni è gia stato autorizzata senza far sapere opportunamente informazioni alla cittadinanza (tranne un trafiletto sul giornale) e non midilunghero sulle contrarietà della provincia, che alla conferenza dei servizi finale non è stata presente… Vista la portata dell’impianto e le polveri che faranno decine di km tutti i territori limitrofi sono interessati, sono tristemente note per fare gravi danni alla salute, in particolare dei bimbi, anche perchè i limiti di legge sono tarati sul peso sugli adulti. E’ un impianto che lavorerà 24h*365g anno per 50 anni di fila in un territorio che ha già “sopportato” 40 anni di emissioni. Vi aspetto tutti il 13, abbiamo bisogno che la gente si informi, si faccia un’idea e supporti anche le attivita del comitato che non sono solo di opposizione, ma anche sono di controllo e coinvolgimento/informazione della popolazione visto che le autorità se ne sono guardate bene di farlo in maniera decente.
Isacco Newton… le rammento che la matematica è fondamentale per la comprensione delle leggi della fisica. Tra destinare il 50% in discarica e solo il 2% c’è una bella differenza…lei per caso dove abita?
Sicuramente abito piu’ vicino dilei al cementificio. Io propongo di seguire l’esempio di chi sa gestire rifiuti meglio di noi, ben vengano i controlli, ben vengano le proposte migliorative. Io non ho potere decisionale, ma Spero che chi li ha, faccia bene. Anche io ho i miei dubbi e perplessita”, ma qualcosa bisogna pur fare, non si puo’ dir no atutto. buonasera
E chi sarebbe il soggetto che sa gestire i rifiuti meglio di noi? La SACCI? Riporto un post uscito oggi su un notissimo blog italiano a proposito di inceneritori.
“La Versilia è sotto shock per i risultati di un’inchiesta dell’Asl di Viareggio che pone sotto accusa l’inceneritore di Falascaia sito tra Pietrasanta e Camaiore, che avrebbe procurato migliaia di morti. In questi decenni vari studi internazionali hanno dimostrato la correlazione positiva tra incenerimento dei rifiuti e aumento di patologie tumorali. Tuttavia, l’indagine dell’Asl di Viareggio, è particolarmente significativa perché la Versilia, pur non essendo un’area industriale, ha il tasso di tumori più elevato della Toscana. L’indagine mira a chiarire il collegamento tra le diossine dell’inceneritore emesse dal 1974 al 1988 e i quasi 3000 ricoveri di pazienti affetti da tumore residenti a Pietrasanta e Camaiore. Di questi più di mille sono deceduti. Ma l’inchiesta dell’Asl si estende anche all’arco temporale che va dal 2004 al 2010 relativa al nuovo inceneritore che ha smesso di funzionare proprio nel 2010 dopo che la procura di Lucca ha accertato che la multinazionale francese Tev Veolia falsificava i dati di emissione di anidride carbonica. In questa seconda indagine l’Asl sta verificando se ci sono legami tra eventuali problemi nelle gravidanze e le nanoparticelle emesse dal camino dell’inceneritore.La realtà è che gli inceneritori sono la risposta funzionale partorita da questo modello economico della crescita infinita in un Pianeta finito. La loro costruzione vuol significare: non ti preoccupare consuma tanto noi poi bruciamo tutto dimenticando che in natura tutto si crea, tutto si trasforma nulla si distrugge. In altre parole questi mega mostri trasformano i nostri rifiuti (che in realtà sono una miniera) in miliardi di nano particelle che nessun filtro è in grado di fermare. A partire dal 1992 agli italiani sono stati fatti pagare ben 40 miliardi di euro con i cosiddetti cip 6 (il 7% sulla bolletta dell’Enel) che invece di andare alle energie rinnovabili sono stati donati ai costruttori di inceneritori. In altre parole al contribuente è stato fatto pagare di tasca propria l’aumento delle probabilità di ammalarsi di tumore. Questo grazie a politici compiacenti che invece di tutelare i propri elettori hanno fatto gli interessi dei loro veri datori di lavoro che sono le multinazionali come la Veolia.L’obiettivo è Rifiuti Zero ma questo è un risultato che si può realizzare sovvertendo la logica dell’attuale modello di produzione neoliberista che, come ben sintetizzò Tiziano Terzani, ha come scopo farci lavorare a ritmi spaventosi per produrre sempre più oggetti per lo più inutili per altri che lavorano a ritmi spaventosi per poterli comprare.” Gianluca Ferrara
Scusi, ma io mi riferivo ai paesi del nord Europa
il dente batte dove la lingua duole…
Ma fatela finita che siete ridicoli. Voglio numeri, cifre, dati inconfutabili sulla bontà e necessita degli inceneritori. Non sparate affermazioni qualunquistiche. E soprattutto mostratevi. Fino ad allora le vostre affermazioni saranno trattate come pura disinformazione. Chi vi paga per dire simili castronerie? Quali interessi rappresentate?
ma chi ha mai scritto che gli inceneritori fanno bene per la salute?
forse, oltre che scrivere per avere visibilità, bisognerebbe anche imparare a leggere quello che scrivono gli altri, senza fare polemica perchè la domanda può ribaltarsi: e a te chi ti paga?
E’ meglio che non lo costruiscono.
Distruggerebbero l’alta valle del potenza, che proprio ora, sta ingranando turisticamente: vedi pioraco sefro fiuminata a ferragosto e non solo.
Bisognerebbe attuare politiche di riduzione dei rifiuti favorendo il produttore locale a km 0 e disincentivando tutti gli imballaggi.
Purtroppo da noi si fa l’opposto, ci sono più centri commerciali in provincia di Macerata che nell’interland parigino.
E’ vergognoso tutto ciò, miope e distruttivo per i nostri figli. Sanno ormai anche i muri che se non fermiamo questa macchina impazzita denominata libero mercato globale andiamo a sbattere contro un muro che si chiama natura,già abbiamo compromesso parecchio i vari equilibri che regolano la vita. Daimoci una calmata e torniamo ad accontentarci anche di poco….
Tornando all’inceneritore, se lo facessero da un’altra parte. Le conseguenze immediate sulla salute le eviteremmo, ma alla lunga anche un’ineneritore che apre in cina rovina pure noi fondamentalmente.
Sarebbe buona cosa che l’onu si occupasse di queste cose.
Non possiamo permetterci un’arco temporale di 50 anni avanti a noi!!! e poi chissa???….
Il polo nord si scioglie, i ghiaccia perenni si ritirano, i mari sono sempre più acidi, il livello sale, i pesci muoiono perchè l’ acqua in alcune zone raggiunge temperature elevatissime in estate.
Bisogna fare un’inversione a U. Altro che pil e crescita all’infinito, io voglio avere il diritto di desiderare di avere dei figli. Non voglio più chiedermi: ma in che mondo li metto??
Al dirigente apicale Michel de Montaigne…..l’unico soggetto che mi paga è il mio datore di lavoro. Qui l’unico che deve fare una bella ripassatina di italiano è proprio lei che stravolge le mie parole. Ho parlato di utilita degli inceneritori. Non stravolga il mio pensiero a suo piacimento e tornaconto. Ho visto troppi amici, parenti e conoscenti morire per colpa delle esalazioni nocive degli inceneritori. È questa la forza che mi spinge a combattere le persone come lei ccheinvece pensano solo al tornaconto personale, al proprio profitto sulle spalle delle persone. Troppo facile volere un inceneritore fregandosene delle implicazioni sulla società, sul territorio, in nome del progresso o di qualsiasi altro interesse supremo. E ripeto il ricatto del lavoro in questo tempo di crisi, non serve ed è vile portarlo avanti. L’inceneritore non si farà….ne stia ben sicuro!
@fiat tipo: bel discorso non c’e’ che dire basta ritornare indietro di 100 anni, e buttare computer , cellulari,televisioni, e tutto quello che consuma energia……pero’ a me sempre che lo status raggiunto non lo vuol lasciar nessuno, te lo sei mai chiesto da dove viene l’energia che hai consumato adesso per scrivere’?? probabilmente viene dalla centrale nucleare francese a soli 30 km dal confine italiano, e si quei soli 30 km ci portano a pagare l’energia molto di piu’ che nel resto d’ europa , cosi l’italia perde competivita, e si perche NOI VOGLIAMO LE ROSE MA SENZA LE SPINE, non vogliamo il nucleare, non vogliamo i rigassificatori, non vogliamo il biogas,non vogliamo le raffinerie, non vogliamo le acciaierie,non vogliamo i termovalorizzatori , non vogliamo le discariche, non vogliamo la tav………e ultimamente non vogliamo neanche il fotovoltaico a terra…….A NOI CI PIACE IL PAESE DI ALICE DELLE MERAVIGLIE!!!!!
A te piace una immensa distesa di cemento……che squallore di qualunquismo e disinformazione!
l’unica apicalità qui riscontrata e il suo susseguirsi di offese ed insulti a chi non pensa come lei
Il non pensare come me in questo caso vuol dire inquinare e nuocere alla salute delle persone, e quindi combatto con tutte le forze chi mistifica e inganna il prossimo con le sue teorie qualunquistiche e ingannevoli. E come le ho sempre detto, si palesi o resterà per sempre un vile
Beato lei dottore che puo’ ergerrsi a difensore della salute e Dell’ ambiente, senza preoccuparsi del suo posto di lavoro….circa100 famiglie rimarranno senza uno stipendio….diverse senza nemmeno 1, quale alternativa offre lei?…..beato lei…..beato lei…..in che bel mondo vive lei…..
l’alternativa è andare a piedi, non usare la corrente, mangiare poco e comprare nulla per non fare rifiuti ed, ovviamente, campare d’aria
simpatici i paladini che predicano bene e razzolano male
vediamo a quanti interessa questa cosa, e soprattutto leggete le motivazioni di tali esplosioni http://www.today.it/rassegna/delfini-spiaggiati-adriatico-ottobre-2013.html che per me è grave come costruire un inceneritore sotto casa a prescindere da i pro e i contro e dagli insulti che si scrivono i vari lettori l’uno su l’altro.
PS un messaggio a tutti quelli che gridano vigliacchi a chi usa pseudonimi, siccome lo uso anche io, e non mi considero un vigliacco, se non vi stanno bene gli pseudonimi fate una richiesta ufficiale a CM per vietare i commenti con pseudonimi, dopodiché uno si adeguerà, ma dare dei vigliacco cosi a priori a tutti no non lo accetto. Inoltre vigliacco è quando uno arriva a offendere personalmente un’altra persona, ma se uno argomenta una questione, solo perché non mette un vero nome è un vigliacco?
Questo è il mio ultimo commento. Non voglio perdere tempo con delle menti bacate come le vostre e con delle persone che vengono pagate per dire queste castronerie. Io predico bene e razzolo bene a differenza vostra. Vi faccio una domanda, a cui sono sicuro che non saprete rispondermi: ma per quale motivo in Italia una azienda per essere competitiva e sconfiggere la crisi deve per forza peggiorare il proprio impatto ambientale e inquinare? Se la Sacci chiuderà possiamo trasformare l’impianto in una impainto di riciclo e conversione dei RSU creando benessere diffuso, valorizzazione dell’impresa e impatto ambientale zero. Gli esempi ci sono (Capannori e Vedelago), basta voleri applicare sul nostro territorio….
ci sono oltre 8.000 comuni in italia, ma se ne portano sempre ad esempio solo 2, nessuno dei due con una popolazione significativa.
perchè l’esempio di questi 2 piccoli comuni virtuosissimi non è eteso anche agli altri?
notiamo che continua ad offendere e inverire contro coloro che non la pensano come lei: questo suo fanatismo non è costruttivo e le ottenebra la mente
Regione Marche, tu invece vedo che t’ammazzi de fatica…su internet in orario d’ufficio, bene!
avevo inviato un articolo per presentare la riunione del 13…pazienza.
Clini ha fatto la sua legge per evitare di fare inceneritori….presto fatto :si farà un cementificio da 250 milioni di euro per…trattare rifiuti per i prossimi 50 anni. E’ conveniente bruciare rifiuti….
Si prevede che tra poco tempo non ci saranno più rifiuti: che metteranno nel nuovo cementificio?
Per dovere di cronaca, la quantità dei rifiuti che verranno smaltiti e’ sicuramente minore rispetto a quella per cui e’ stata chiesta l’autorizzazione, essa dipendera’ innanzitutto dalla qualita’ del clinker e dal rispetto dei limiti emissivi.
lascia perdere isacco e’ una battaglia persa!!!!