Una domenica speciale iniziata con una levataccia; partenza dal campo di via Cioci alle cinque del mattino, i genitori e le atlete che arrivano alla spicciolata, la canonica fermata all’ autogrill, una battuta tra un pronostico e l’altro giusto per esorcizzare la tensione e siamo sul raccordo anulare. Pochi minuti e siamo davanti l’entrata degli impianti sportivi dell’Acqua Acetosa fondati nel 1954 dall’allora presidente del CONI Giulio Onesti. Le ragazze del Macerata softball stanno per disputare i play-off per accedere alla serie A2. Dopo due anni di serie B finalmente la speranza di ritornare in una categoria che rende giustizia alla storia di una società tra le più titolate in Italia. Il primo incontro è fissato per le 10.30 contro la vincente del girone del sud Italia; le prime avversarie sono infatti le ragazze sarde del Supramonte facilmente identificabili per il meraviglioso e duro dialetto e per la scritta sulle casacche che richiama i murales di 0rgosolo. La tensione tra le nostre giovani softboliste è palpabile e comprensibile, iniziano il pre-game con il massimo della concentrazione seguendo alla lettera le indicazioni delle loro allenatrici Marta Gambella e Uliana Vallese. L’arbitro di casa base chiama il gioco e via verso la realizzazione di un sogno. Alla fine del primo inning le maceratesi sono in vantaggio per sei a zero. La partita scivola via veloce con la lanciatrice bianco-rossa Michela Serrani che concede ben poco alle avversarie. Un ottimo diamante e una buona disposizione degli esterni fanno il resto e primo incontro si chiude sul sette a uno per le maceratesi. Ora c’è da aspettare, tra una bibita e un panino, l’esito della seconda partita che vede di fronte il Supramonte e le Piranhas Valmarecchia. I pronostici sono a favore delle romagnole che in campionato hanno battuto ben due volte le maceratesi. Se così fosse eviteremo il secondo incontro e gli ingorghi causati dal derby Roma-Lazio sulla tangenziale. Alle 13.30 inizia la partita e succede subito l’ inimmaginabile; le isolane tirano fuori il loro orgoglio e la loro rabbia forse frutto di secoli di conquiste e sottomissioni e mettono sotto le riminesi che infilando errori su errori concedono alle avversarie un vantaggio che non riescono più a recuperare soccombendo alla fine del match per nove a sette. La terza partita diventa decisiva. Per passare basterebbe perdere con uno scarto non superiore a dieci punti, questo grazie ad un improbabile regolamento che si basa sul gioco della differenza punti. Iniziamo male, anzi malissimo, con una media di due punti per inning le nostre avversarie stanno risicando le nostre speranze matematiche nella promozione. Ma alla fine a festeggiare sono le giovani maceratesi che tornano in serie A2.
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