Il magic moment di Euro Bernabei
“Felice di aiutare il mio Tolentino”

L'INTERVISTA - L'attaccante cremisi ha realizzato due gol decisivi nelle ultime due giornate

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Euro Bernabei

Euro Bernabei

di Marco Cencioni

E’ sicuramente il giocatore crèmisi del momento. Nelle ultime due gare è entrato a partita in corso e in 37 minuti complessivi ha siglato le reti che hanno sancito la vittoria a Montegiorgio e il pareggio contro la Monturanese. Ha segnato in tutto cinque gol con la maglia del Tolentino, casacca ormai cucita addosso visto che la indossa da quando faceva gli esordienti. Le sue reti sono solo decisive (hanno fruttato la bellezza di 13 punti) e, di solito, sono state siglate per lo più in trasferta. L’unica realizzata in casa, però, resterà a lungo impressa nella mente dei tifosi locali e degli amanti del calcio in generale. Stiamo parlando di Euro Bernabei, classe 93’, autore nel match contro la Monturanese di uno dei gol più belli siglati allo stadio “Della Vittoria”: un pallonetto di rara bellezza dai trentacinque metri che ha baciato il palo sinistro della porta difesa da Morello per poi finire la sua corsa in rete.

Euro, raccontaci questa prodezza...
“C’è stato un rilancio del portiere Carnevali e, visto che la sfera arrivava dalle parti del mio compagno Sciamanna, mi sono buttato nello spazio dietro di lui sperando in una “spizzata” favorevole. Mentre il pallone rimbalzava, ho visto Morello che si trovava leggermente fuori dai pali e quindi ho deciso di provare con il sinistro a scavalcarlo. E’andata davvero bene, è stata una gioia immensa poter dedicare questo gol ai miei genitori che erano presenti allo stadio.”

E’ davvero un momento magico quello che stai attraversando.
“E’ vero, praticamente ho toccato due palloni ed entrambi sono andati in rete, ma è giusto dividere i meriti con i miei compagni. Per il gol di Montegiorgio devo ringraziare Cinotti che mi ha servito in profondità, mentre per quello di domenica Sciamanna che è stato davvero bravo a prenderla di testa. Io cerco sempre di allenarmi al meglio durante la settimana, per essere utile alla squadra quando vengo chiamato in causa. Sicuramente è un periodo molto felice a livello personale, dispiace solo di non aver raccolto i tre punti contro la Monturanese. Li meritavamo per quanto dimostrato in campo e avremmo voluto regalare ai nostri magnifici tifosi la prima vittoria in campionato al “Della Vittoria”: speriamo di rifarci il prima possibile”.

La tua squadra ha vissuto un’ estate tribolata. Sei passato da Zaini a Clementi. Raccontaci quanto hai temuto di non giocare più con il Tolentino e quali sono le differenze fra il vecchio e il nuovo allenatore...
“Io vivo a San Ginesio ma ormai mi sento un tolentinate, qui sono cresciuto calcisticamente. Sono quasi dieci anni che vesto questa maglia e il solo pensiero che tutto finisse in quel modo mi riempiva di tristezza, anche ripensando ai tanti sacrifici che avevamo fatto nello scorso campionato per raggiungere un salvezza tranquilla. Poi è nata questa nuova società, sostenuta da tutti, e sono davvero felice di fare ancora parte di questo gruppo. Per quanto riguarda le differenze fra i due allenatori, penso che l’unica riguardi il modo di giocare: Zaini sfrutta di più le fasce, Clementi predilige il possesso palla e il gioco di prima. Per il resto, sono davvero due persone uniche, soprattutto a livello umano.”

Ed infine, toglici una curiosità, Euro. Come mai i tuoi genitori hanno scelto questo nome?
“E’ un nome strettamente legato alla tradizione della mia famiglia. Mia madre si chiama Eura, mio nonno materno e mio zio paterno si chiamano Euro: non mi sarei potuto chiamare in altro modo e non avrei voluto chiamarmi diversamente.”



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