Un buono colazione per incentivare i fedeli ad andare in chiesa: è questa l’idea del parroco della parrocchia “S.S. Angeli Custodi” di Cascinare, Castellano e Bivio Cascinare che, assieme al consiglio parrocchiale, ha deciso di mettersi le mani in tasca per riavvicinare chi si è allontanato, o per avvicinare chi “lontano” lo è da sempre.
Il buono di cinque euro o una colazione pagata verrà consegnato a chi torna in chiesa dopo diverso tempo di “lontananza”. L’avviso è stato persino pubblicato sulla bacheca della chiesa e sul bollettino parrocchiale che è arrivato nei giorni scorsi nelle cassette della posta di ogni famiglia che ricade nei territori ricompresi nella parrocchia guidata da don Ginesio Cardelli.
E’ naturalmente una provocazione. Ora resta da vedere quanti risponderanno all’invito.
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Incredibile !
Se mi paghi la tares vengo sicuramente….!!
Che stupidaggine!
Un motivo in più per non tornare…..
Ma il Padreterno ci ama, non ci compra:
milioni di rom a messa
Circa una sessantina di anni fa, dopo aver fatto i cherichetti alla Messa al Don Bosco, i ragazzini ricevevano in premio un panino con la mortadella: inutile dire che, finita la guerra, c’era la fila per fare i cherichetti
Si fa leva sulla panza anziché sulla fede.
Potrebbero cominciare col pagare l’Imu (si parla di decine di miliardi di euro per cui la chiesa “miracolosamente” è stata esentata). Anche se non è tanto almeno è un inizio…
Io invece trovo che l’iniziativa del parroco – dal momento che il premio del buono di cinque euro o colazione pagata è riservato (e, mi parrebbe forse di capire, solo come una tantum) a chi si è allontanato o che è da sempre lontano dalla Chiesa – sia di limpida ispirazione evangelica, perché è giustappunto il padre misericordioso di una parabola del Vangelo di Luca che fa uccidere il ” vitello grasso” per festeggiare il ritorno del cosiddetto figlio prodigo.
Capisco che un semplice buono di cinque euro o colazione pagata come” vitello grasso” sia un po’ magro, ma i tempi cambiano e ora c’è la crisi, e non si può mica più pretendere che un povero parroco ti sistemi per tutta la vita con uno stipendio solo perché vai a Messa!
«Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l’anello al dito e i calzari ai piedi. Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa.»
Mi sembra sia lontano da quanto predicato dal suo Papa Francesco proprio oggi: “La Chiesa è una sola per tutti……Chiediamoci tutti: io come cattolico sento questa unità? Io come cattolico vivo questa unità della Chiesa? Oppure non mi interessa, perché sono chiuso?”
E io da semplice essere vivente dico: E’ il gregge che non segue più il pastore o è il pastore che ha alzato il recinto lasciando fuori il gregge?
perché oltre all’eucarestia per nutrire lo spirito anche il corpo vuole la sua parte! mah….
dai facciamo anche il pranzo…
Che stupidaggine…
Non ho parole, un’ottima “forma” di “indulgenza” moderna! La chiesa si sta modernizzando, dopo l’operazione di marketing di Papa Francesco le curie si stanno organizzando alla grande!!
Ogni mattina passo a sant’elpidio… buona idea prego, magno e poi a fadigaaa uuuuuuuuahahahah