di Laura Boccanera
Continua a volare la differenziata in città: numeri in crescita anche nel mese di agosto che ha registrato un + 16,16% rispetto ad agosto del 2012 e un + 2,76% rispetto a luglio 2013. Il dato complessivo arriva così al 73%. «Un risultato che va oltre le nostre previsioni – ha dichiarato soddisfatto l’assessore all’ambiente Giulio Silenzi – frutto di un lavoro importante e continuativo e che si vede. Le vie del centro sono più pulite e anche sul lungomare con le strutture per i bidoni a basso impatto visivo è stata fatta un’opera di sensibilizzazione importante». Poche le sanzioni elevate, più che altro per insegnare la corretta procedura al conferimento che per un’attività repressiva vera e propria. Visti i dati già da Novembre il microchip potrebbe estendersi ad altre zone della città e il primo quartiere interessato sarà quello di Fontespina. Il trend dell’indifferenziato si conferma in discesa, mentre aumentano organico e vetro. Ad agosto flessione invece di carta e cartone, dovuta anche alla chiusura delle attività industriali.
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…bene, ma questo come si è tradotto in vantaggi *concreti* per i cittadini ?
Dobbiamo attuare in primis la *RIDUZIONE* spinta della produzione dei rifiuti (RifiutiZero), dopodiché cercare di riutilizzare il riutilizzabile (es. con progetti come questo: http://www.forart.it/progetti/RETeD/) ed _infine_ giustamente raccogliere ciò che rimane con differenziata spinta (es. vetro chiaro e vetro colorato) e relativo riciclo.
Se non cominciamo a percorrere questa via non ne usciremo mai.
Beh, un plauso ai civitanovesi, sono i cittadini che differenziano, ma a fronte di tanta virtuosità, in soldoni nella tasche dei bravi certosini cosa ritorna? Perchè tanto vanto su meriti altrui? Usare questo dato, per giustificare le multe? Allora io differenzio, e pago di più, il consorzio, non ha un piano nemmeno quinquennale, il minimo, su cosa fare e come arrivare ad una gestione rifiuti che eviti incenerimento o discarica. Si acquistano macchinari, per differenziare la plastica, lo stesso lavora poche ore al giorno, pur essendo assolutamente corretto, perchè il conferimento di plastica in provincia non copre tutte le ore, prima di acquistarlo si è fatto un piano industriale che prevedeva, che so, accordi fuori provincia per lavorare più materie plastiche? Il cda si vanta di essere in procinto di acquistare un macchinario per il recupero dei pannoloni, pannolini e simili, ma lo stesso per un corretto funzionamento ha bisogno di un’utenza più ampia di quella provinciale, ho assistito personalmente all’illustrazione dello stesso, lo scorso anno alla fiera di ecomondo a rimini si parlava di un utenza pari a 1.000.000, di abitanti,, cioè tutta la regione. A tal proposito il macchinario è in funzione presso il centro di riciclo di Vedelago, dato che l’ing Carla Poli, direttore del centro, unitamente alla azienda produttrice ne è l’artefice. Non è che siamo con l’anello al naso e parliamo per proclami, bisogna informarsi.