di Marco Ricci
A prima vista aveva tutta l’aria di una tavolata di amici in vacanza la sera prima del ritorno dalle ferie. Il senatore Mario Morgoni a capotavola, al suo fianco il presidente del Consiglio Comunale di Firenze e uno degli uomini più vicini a Matteo Renzi, Eugenio Giani. A scalare, davanti alle tagliatelle e a qualche caraffa di vino cotto, una dozzina di sindaci e assessori della provincia, iscritti al Pd e semplici simpatizzanti renziani. E dato il clima abbronzato di fine estate ci si poteva attendere che la componente renziana del Partito Democratico scaldasse semplicemente i motori a Loro Piceno in attesa del prossimo congresso del Partito Democratico, con l’occasione di inaugurare la nuova associazione “Monti Azzurri Adesso!”. E invece è arrivata da parte di Eugenio Giani una netta e precisa conferma.
Matteo Renzi ci sarà. “Matteo vuole fare il segretario del PD”, ha dichiarato Giani che delle Marche è un po’ il supervisore su incarico del sindaco di Firenze, “Matteo si è reso conto che è importante, anche per rispondere alle vostre esigenze dopo la sconfitta di Bersani e dopo un segretario, Epifani, che non decide niente. E Matteo segretario darà a Letta più tranquillità sul prosieguo della legislatura. Ma sulle regole ovviamente ci sarà da discutere”. Una dichiarazione forte da parte di uno degli uomini che è più vicino a Renzi, molto netta come forse mai era arrivata prima sulla volontà del Sindaco di Firenze di scalare il Partito Democratico . Dunque Renzi correrà per il congresso e secondo Giani “le forze in campo gli permettono già adesso di essere il prossimo Segretario del Pd”. Così il Presidente fiorentino prova a muovere l’orgoglio e la consapevolezza dei renziani della provincia di Macerata, in attesa che il Sindaco di Palazzo Vecchio torni dalle sue vacanze negli Stati Uniti. “Bisogna essere consapevoli della nostra forza. La regione Marche è una delle quattro dove Matteo ha vinto. I gruppi stanno fiorendo, state crescendo. Ora c’è necessità di costruire una nuova classe dirigente.” Puntando però l’indice sul fenomeno del trasformismo. “C’è la corsa a entrare in contatto con me”, ha affermato, “bisogna stare attenti.”
Lo spirito delle associazioni Adesso!, proprio in vista del congresso, l’ha spiegato il senatore Morgoni, prendendo spunto dalla “sconfitta culturale” che a suo parere ha messo in scacco il centro-sinistra. “Se stiamo parlando di dare spazio a un pregiudicato”, il riferimento è a Berlusconi, “vuol dire che abbiamo un’opinione pubblica confusa che abbiamo perso culturalmente. E sia chiaro”, aggiunge dopo la sollecitazione di un militante, “che nessuno imporrà alla maggioranza dei Senatori qualcosa di insensato. Di insensato come votare contro l’incandidabilità del Cavaliere.” Dunque a cosa servono questi circoli secondo Mario Morgoni? “Noi ci sottraiamo ai giochi degli equilibri interni cercando di occuparci dei problemi sentiti dai cittadini. Ci vogliono novità all’interno del Pd e i candidati andranno presi anche al di là degli equilibri di potere. Fin da adesso”, è arrivato al punto, “bisogna fare un gran lavoro verso il congresso considerando che il tesseramento è quasi ovunque al palo. E noi siamo qui per avvicinare la politica alle persone come il Pd non sarebbe in grado di fare. Aprire, questo è il nostro ruolo.”
Così, dopo aver sentito parlare di nuovo Giani di una “Leopolda delle Marche” in grado di declinare sui territori i dieci punti programmatici di Renzi, nel clima informale di fine cena abbiamo preso un caffè con il senatore Morgoni e con il presidente Giani, cercando di cavar fuori qualche parallelismo tra ciò che accade in Italia e ciò che accade appunto nel territorio maceratese e confrontando le rispettive opinioni.
Perché siete qui e non nei circoli del Pd? A volte si ha l’impressione di vedere due partiti in un unico partito, con idee ma anche con due visioni di cosa deve essere un partito molto diverse.
Giani: Siamo qui perché cerchiamo di portare avanti qualcosa di diverso, idee nuove che possano avvicinare anche chi non è iscritto al Partito Democratico. Sui due partiti dico: bene, può essere anche così. Ci sono differenze di fondo ma una volta che avremo vinto il congresso saranno gli altri a doversi avvicinare alla nostra idea.
Morgoni: Noi vogliamo una politica nuova. Così com’è adesso il Pd, anche quello provinciale, è inutile. Bisogna dialogare con tutti ma attraverso una proposta innovativa.
Avete tutti e due detto un secco no alla candidabilità di Berlusconi. Però mi pongo una domanda. Gli italiani sanno che Berlusconi è condannato. E perché, appunto sapendo della sua condanna, non potrebbero liberamente sceglierlo come loro rappresentante?
Giani: Sono convinto che questa sua obiezione possa anche avere un senso. Ma non si può andare per questo contro quelle che sono le leggi dello stato.
Morgoni: Va rispettata la legge, questo prima di tutto, ma per l’uomo politico le regole debbono valere più che per gli altri. Anzi, il politico dovrebbe avere degli obblighi ancora più stringenti di quelli imposti dalla legge perchè il rapporto con i cittadini non si basa solo sulla legge ma soprattutto sulla fiducia.
Presidente Giani, nel suo intervento ha parlato di “poteri forti” che potrebbero aver fatto alzare in questi ultimi giorni lo spread. Chiedo a lei quali sono i “poteri forti” a livello nazionale e al Senatori Morgoni quali quelli qui in provincia.
Giani: Ho dei sospetti ma è meglio che non vada troppo oltre. In ogni caso penso a quei poteri finanziari che vogliono stabilmente il Governo Letta per almeno diciotto mesi, quei poteri a cui il proseguio del Governo assicura fiducia.
Morgoni: Purtoppo anche qui da noi c’è stato il regresso della politica cha ha fatto crescere i poteri forti, difficilmente controllabili. Ma dico che i poteri forti si combattono con la politica e con i partiti forti.
Un toscano e un marchigiano. E’ difficile non parlare del Monte dei Paschi di Siena e di Banca delle Marche. Quanto c’entra la politica nelle due vicende?
Giani: Il Caso del Monte dei Paschi è mio parere molto più grave di quello di Banca delle Marche. E’ vero che lo scenario finanziario ed economico è complesso, ma sono state fatte operazioni sbagliate come l’acquisto di Antonveneta e di Banca121. La politica? Direi più che altro che uomini come Mussari hanno millantato di avere agganci politici e l’appoggio del partito.
Morgoni: Ne ho già parlato dettagliatamenta nella vostra intervista di qualche giorno fa (leggi qui). Per Banca delle Marche si sono stati errori che sono andati oltre la congiuntura economica e situazioni poco chiare che vanno messe in luce. E come ho detto anche prima, più che la politica ha contato l’assenza della politica che ha permesso il nascere di certe situazioni.
***
Prima della serata a Loro il presidente del Consiglio Comunale di Firenze ha fatto visita al Comune di Recanati incontrandosi con il sindaco Francesco Fiordomo e l’assessore Alessandro Biagiola. Giani ha visitato il Palazzo Municipale esprimendo parole di elogio per la bellezza della sede costruita a fine Ottocento per celebrare il primo centenario della nascita di Giacomo Leopardi. Al massimo rappresentante del Consiglio Comunale della città di Dante Alighieri non è passato inosservato il giglio fiorentino dipinto nella Sala degli Stemmi insieme allo stemma di Venezia in posizione di rilievo rispetto agli altri stemmi che omaggiano i Comuni che sostennero Recanati nell’impresa della costruzione del Palazzo Municipale. Nell’incontro si sono gettate le basi per una collaborazione tra le due comunità. La presenza di Giacomo Leopardi a Firenze, dove incontrò Manzoni a casa Viesseux, è il punto di partenza per approfondire studi e ricerche creando momenti di confronto e condivisione.
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Una curiosità.
Alle prossime votazioni in relazione al senatore (assenteista cronico) Silvio condanna passata in giudicato Berlusconi come voterà Morgoni?
Accetterà il ricatto del Pdl oppure voterà per la decadenza immediata????
Credo che non avrà scelta, perchè se il PD dovesse cedere al ricatto del pregiudicato silvio, sarebbe la fine del partito. Le leggi vanno applicate e IL PREGIUDICATO deve andare fuori dal Parlamento e il PD DEVE fare il proprio dovere.
Unica soluzione per cambiare la politica di questo paese è il sistema elettorale che vige in Gran Bretagna e Stati Uniti: Maggioritario uninominale a turno unico. Il resto sono solo stratagemmi più o meno grossolani per salvare le poltrone di corrotti, ignoranti e delinquenti.
E’ un sistema che garantisce governabilità e democrazia. Non fa vincere estremisti, demagoghi e populisti e che mette al centro della scelta dell’elettore la persona e non il partito, le idee e non le ideologie. Un sistema che favorisce il BIPARTITISMO e non il caos ridicolo della nostra politica.
La politica italiana si può cambiare! Si faccia il MAGGIORITARIO UNINOMINALE A TURNO UNICO, come nei paesi anglosassoni.
Un grave errore strategico del Sindaco di Firenze.
Avrebbe dovuto puntare direttamente alle primarie per la presidenza del consiglio…..avrebbe così avuto dietro di se tutto il partito in massa (me compreso!).
In questo modo altro non farà che spaccare il Partito in due, acuendo lacerazioni che già ci stanno facendo del male. Spero ci ripenserà ….. rischia di bruciarsi una parte importante del consenso a sinistra con una operazione politica di “invasione di tutti gli spazi” che rischia di farlo diventare “poco simpatico”….con la sua sovraesposizione politica e mediatica.
Il problema maggiore di Matteo è incrementare e creare il più largo consenso possibile nell’area elettorale del centro sinistra, attraendo anche il voto scontento e dubbioso dal centrodestra (qui sono d’accordo con lui).
Non è utile a nessuno fomentare le divisioni…..se va alla conta nel Partito, pensate gli tornerà utile per le prossime elezioni?
Pensiamoci…….
Renzi è già sicuro di avere il partito in pugno. In effetti la sua componente, con il vento in poppa, è anche l’unica in questo momento dotata di una struttura organizzativa e di una articolazione territoriale.
Il problema è che, come sempre accade in questi casi, stanno salendo sul carro del vincitore anche personaggi politicamente improponibili, che si spacciano per rinnovatori-rottamatori, i quali, invece, per i guasti che hanno fatto e per la cupidigia che hanno messo in evidenza laddove hanno amministrato la cosa pubblica (vedi Macerata), dovrebbero semplicemente lasciare la politica. Hanno già dato, o, meglio, hanno già preso.
Ma su questo aspetto Mario Morgoni, ottima persona e sempre molto loquace e molto disponibile, tace ostinatamente da mesi, e ciò non gli fa onore.
Un grande ringraziamento al gruppo Renziano della provincia di Macerata, un gruppo coeso capitanato dall’ottimo senatore Morgoni, e ottimamente collegato direttamente con il quartier generale di Firenze attraverso la prestigiosa figura del presidente Giani. Tutti i passi dei Renziani, già organizzati nel territorio e per il territorio sono stati fatti per dare l’assalto alla sterile segreteria provinciale del PD. Aspettiamo di vedere se riusciranno nell’operazione. Aspettiamo di vedere se le vecchie mummie del PD provinciale verranno spazzate via definitivamente. Il mio logicamente è un augurio. Buon lavoro.
L’avv. Bommarito con il suo commento ha espresso nel modo e nel linguaggio che solo lui sa usare , capibile da tutti , quanto sta avvenendo all’interno della corrente del PD renziana , tanti personaggi che ora sfoggiano il loro vecchio viso con evidente plastica facciale , cercheranno di imbrogliare ancora una volta l’elettore proponendosi come nuovo quando invece sono vecchi di politica . sta a Renzi e ai suoi referenti locali selezionare le persone benemerite , altrimenti si dissolverà come neve al sole anche questa ventata di nuovo che piace anche a elettori del centro destra .
Tolgo la curiosità a Gianfranco Cerasi sul mio voto in Senato che sarà senza dubbio per la decadenza di Berlusconi. Ma , dico sinceramente, non lo farò con entusiasmo perché penso da tempo che il problema non è Berlusconi ma una sinistra incapace di dare vita ad un progetto per il futuro del paese. Berlusconi e’ già fuori gioco, ma la sinistra non è’ ancora in campo. Se qualcuno pensa che il voto al Senato rappresenti la panacea di tutti i mali e ci metta al riparo dal fare i conti con i nostri problemi, vuol dire che ha voglia di continuare a farsi cullare dalle illusioni che ci hanno condotto al disastro.
Caro Bommarito, taccio ostinatamente perché non voglio fare processi sommari. E’ comunque vero che, siccome il trasformismo e l’ opportunismo sono mali endemici della politica italiana questi rischi sono presenti specie attorno ai personaggi ” vincenti “‘ come oggi appare Renzi. Inutile negare che tale circostanza si sta manifestando recentemente un po’ ovunque, con figure che dopo aver a lungo osteggiato ogni cambiamento, abbracciano oggi la nuova religione della rottamazione. In ogni trasformazione politica profonda ci sono ombre e contraddizioni. L’ importante e’ , almeno credo, salvaguardare gli obiettivi ed i contenuti della proposta , che vuole fare tabula rasa di certa politica ed aprire una pagina davvero nuova. Per fare questo occorre mantenere a prua, a guidare la rotta, coloro che hanno il senso dell’ orizzonte, e lasciare a poppa i falsi innovatori, sperando che il loro peso non affondi la nave.
Caro Mario, grazie per la risposta, che attendevo da tempo. Risposta sincera, anche se velata da una certa dose di inevitabile diplomazia e di realismo politico.
Resta il fatto, usando le tue parole, che a Macerata città i falsi innovatori con il loro peso stanno già facendo affondare la nave e stanno allontanando tanti giovani e tante persone che pure guardano con simpatia a Renzi.
Sarà il caso di ricordare a qualcuno che l’attuale Segreteria Provinciale del PD venne sostenuta da chi solo oggi, alle porte del nuovo Congresso, si accorge che è stata inutile?
“””””””Voto per la decadenza ma non con molto entusiasmo perchè il problema non è berlusconi ma la sx che non è ancora scesa in campo””””””””. Queste le parole del senatore Morgoni. Mi scusi ma io voterei con entusiasmo, perchè finalmente il Parlamento ha la possibilita’ (e il dovere) di infondere nel popolo quella fiducia che negli ultimi anni (circa 20) è venuta a mancare. La giustizia ha indiscutibilmente condannato chi ha commesso un reato e per questo motivo che, anche se si chiama berlusconi, il messaggio che deve passare è quello che “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI” ……anche per lui. Altrimenti somiglieremmo ad un Paese dittatoriale stile Cile di Pinochet.
Se berlusconi ricatta il Governo, si assumerà tutte le proprie responsabilità di fronte agli italiani, nel caso in cui dovesse dare l’ordine di farlo cadere. La sua filosofia è “MUOIA SANSONE CON TUTTI I FILISTEI”. Applicate la legge e date un bel segnale a tutti gli italiani. In caso contrario il PD non avrà un grande futuro. In Bocca al Lupo
Preciso a Giacomo che non ho detto che è’ inutile la segreteria provinciale del PD, ma che così’ com’è’ adesso il PD, quindi anche quello provinciale, e’ inutile. Ad Attila confermo che non voterò con entusiasmo ma certamente con convinzione e determinazione. Non vedo pero’ motivi di entusiasmo nel fatto che faremo decadere Berlusconi dopo una sentenza e non dopo una battaglia politica . La caduta di Berlusconi non restituira’ la fiducia perduta. In questi 20 anni non è’ stato Berlusconi a deludere( tu ti eri forse illuso ? ), ma la sinistra che non è’ riuscita a batterlo con un progetto politico culturale alternativo. Questo progetto non vedrà la luce spontaneamente dopo l’ uscita di scena del Cavaliere, ma sara’ solo il frutto della capacita’ della sinistra di restituire alla politica la dignità ela credibilità insieme alla speranza in un mondo migliore e più giusto.
@ mario morgoni
Grazie per la sua gentile risposta.
Concordo con lei che il problema in Italia non è Berlusconi (semmai il berlusconismo che, attraverso Berlusconi, ha tirato fuori il peggio dal popolo italiano) anche se quando ha potuto il cenetrosinistra si è ben guardato dal fornire qualche risposta (vedasi questo video illuminatissimo: Guzzanti/Rutelli di qualche anno fa)
L’antiberlusconismo del centrosinistra ha nascosto una completa mancanza di idee e programmi: negli ultimi 20 anni oltre il “buttiamo a mare Berlusconi” non è che avete prodotto poi molto, assumendo anzi i caratteri peggiori e negativi della vecchia DC (clientelismi, affari edilizi, parenti e amici a fare carriera senza alcuna competenza, ecc. ecc.)
Il problema infatti è assai più complesso.
Parte dalla grossa sfiducia (che c’è in tutto il Mondo, ma in Italia è pandemica!!) del cittadino verso la maggoranza dei politici (locali, regionali, nazionali) in quanto, questi ultimi, negli ultimi 30 anni hanno ampiamente dimostrato che pensano solo al loro interesse personale (o degli amicie parenti) e nulla all’interesse generale….
….E continua fino ad arrivare alla crisi economica globale a cui tutti i governi (meno i nostri degli ultimi anni) hanno cercato (bene o male) di dare una risposta mentre qui in Italia non si è fatto assolutissimamente nulla.
Ora nssuno ha le risposte in tasca, ma mi sembra che questo Parlamento ancora non ha compreso quali siano le domande….