Area Ceccotti: il Comune rinuncia
al ricorso al Consiglio di Stato

CIVITANOVA - Con una delibera la giunta rivede la propria posizione rispetto al ricorso presentato dalla precedente amministrazione contro la Provincia. La prosecuzione dell'iter restituirebbe integrità al piano regolatore in contrasto rispetto alla decisione del Consiglio comunale

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Area ancora non riqualificata a ridosso della ferrovia

Area ancora non riqualificata a ridosso della ferrovia

 

di Laura Boccanera

Il Comune rinuncia al ricorso al Consiglio di Stato in merito al contenzioso sorto con la Provincia sull’area Ceccotti. La decisione è stata assunta nel corso di una riunione di giunta e il provvedimento si è reso necessario a seguito della deliberazione del consiglio comunale dello scorso novembre che in sintesi ha stralciato completamente quanto previsto per l’area dalla precedente amministrazione (leggi l’articolo). La vicenda parte nel 2007 quando la giunta provinciale in sede di approvazione della variante generale al piano regolatore del Comune spunta dall’approvazione il comparto Ceccotti, determinandone un’assenza di disciplina urbanistica al pari delle così dette “aree bianche”. La decisione della Provincia venne impugnata dal Comune che ricorse al Tar che nel 2009 però respinge il ricorso. Il Comune allora prosegue nel contenzioso e nel marzo del 2010 propone il ricorso al Consiglio di Stato contro l’Amministrazione Provinciale di Macerata, il Consorzio del Comparto Edificatorio n. 1 e l’Immobiliare Terzo Millennio. Cambia però amministrazione nel 2012 e Corvatta con il consiglio comunale decidono di non procedere all’adozione definitiva della variante parziale al piano regolatore sulla base delle osservazione presentate, allo scopo di definire un nuovo indirizzo a cui conformare la pianificazione del comporto. Nella delibera di giunta con la quale si ritira il ricorso sono presenti anche le motivazioni: “ l’Amministrazione ha recentemente assunto decisioni contrastanti e in caso di vittoria nel ricorso, potrebbero generare notevoli ed imbarazzanti situazioni” si legge nella delibera che allega anche la relazione del Dirigente “L’eventuale accoglimento dell’appello restituirebbe integrità al piano regolatore vigente superando detto stralcio ed avvalorando la correttezza dell’operato del Comune, con riflessi utili anche nel contenzioso risarcitorio promosso dell’Immobiliare Terzo Millennio. L’abbandono dell’appello comporterebbe viceversa l’adesione del Comune allo stralcio operato dalla Provincia, il che da un lato precluderebbe i potenziali effetti utili sopra accennati, ma dall’altro lascerebbe libero il Comune di pianificare nuovamente la zona in coerenza con il nuovo e diverso orientamento assunto dal Consiglio Comunale”.

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