La giunta “emendata” su Valleverde
No al cambio di destinazione

Il Consiglio comunale emenda la delibera della Giunta e lascia tutto inalterato. Meschini, Idv: "Appetito delle aree produttive solo per il loro prezzo." Arriva il via libera alla nuova sede di Confartigianato. Macerata capofila nell'ambito territoriale che gestirà la gara per la distribuzione del gas

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La Giunta durante la seduta di oggi.

 

di Marco Ricci

Ieri la Giunta è andata sotto sull’unica questione veramente delicata di cui si è trattato in Consiglio Comunale. Ovvero i chiarimenti in ordine alla destinazione dalla zona produttiva della lottizzazione Valleverde che copre complessivamente sessanta ettari. Quaranta lotti circa adibiti all’industria-artigianato, una ventina del commerciale e due della zona direzionale. Una storia, quella di Valleverde, nata nel 2003 con l’unanimità del Consiglio Comunale di allora ma che con il passare del tempo ha suscitato sempre più critiche e perplessità. Fino a diventare oggi ferocissimo terreno di scontro non solo tra maggioranza e opposizione ma anche all’interno della stessa maggioranza. A questo proposito, sui diversi giudizi in merito a come si è proseguito nella vicenda, si può leggere un commento critico ma molto dettagliato che una lettrice ha messo in calce al nostro articolo di ieri (leggi qui).

 

Il Sindaco Romano Carancini durante il suo intervento

Il Sindaco Romano Carancini durante il suo intervento

Sebbene sia indubitabile che la questione venga da lontano e sebbene la Giunta con la delibera di oggi abbia tentato di mettere un mimimo d’ordine nelle fantasiose interpretazioni normative su cui abbiamo ironizzato sempre ieri, la scelta di permettere insediamenti non tipicamente industriali e artigianali nella zona produttiva non ha convinto quasi nessuno, se non il Consigliere Salvatori. Da un punto politico e di indirizzo generale – vista anche la crisi economica e la difficoltà delle imprese artigiane e manufatturiere – un ragionamento complessivo sulla destinazione delle aree ha anche un suo senso. Ma è stato quello stratificarsi di interessi diversi, di spinte, il sospetto di speculazioni edilizie a scapito dei proprietari dei terreni destinati al commerciale e al direzionale a dare uno stop alle intenzioni dell’amministrazione. Stop che – al di là della votazione di oggi – potrebbe essere salutare se la discussione si incanalasse su un discorso più ampio in merito al futuro della destinazione dei lotti e della attività cittadine, fermo restando un criterio di maggiore equità e correttezza nei confronti di tutti e che fino ad ora si è visto molto poco.

Il Consigliere Idv Giuliano Meschini.

Il Consigliere Idv Giuliano Meschini.

Se il Sindaco è intervenuto più volte nella discussione rimarcando alcuni aspetti positivi della delibera quali il tentativo appunto di mettere chiarezza alle diverse interpretazioni normative assunte in passato, assumendosi inoltre la scelta politica di un indirizzo che avrebbe dovuto consentire alle imprese produttrici di “beni immateriali” di insediarsi nell’area industriale, forse l’intervento del Consigliere Idv Giuliano Meschini è quello che meglio ha espresso le perplessità di parte della maggioranza e di quasi tutta l’opposizione. “La ripartizione delle aree”, ha cominciato  Meschini, “era stata determinata secondo logiche di equilibrio. Inoltre si erano previste agevolazioni molto forti con prezzi calmierati per incentivarele attività produttive.Ora questi lotti sono stati tutti venduti mentre gli altri sono completamente senza acquirenti. Questo dimostra che il vero appetito era il prezzo.” Giuliano Meschini ha quindi criticato non solo le forzature normative che hanno consentito l’insediamento della Cgil ma il giro di compravendite dei lotti, lasciando sostanzialmente intravedere intenti speculativi sulle aree. “I direzionali sono rimasti invenduti e oggi si stravolge la convenzione e la lottizzazione. Qualcosa”, ha concluso, “non funziona.”

L'insediamento Valleverde.

L’insediamento Valleverde.

Al di là delle solite schermaglie più o meno strumentali tra maggioranza e opposizione e dei vari piani più o meno strumentali della discussione, alla fine è prevalso l’indirizzo proposto attraverso un emendamento dal Presidente della III commissione, il Consigliere Carelli, che invita la Giunta entro tre mesi sostanzialmente a tornare sui suoi passi. Il Sindaco – che si asterrà insieme all’opposizione – pur esprimendo le proprie perplessità lascerà alla maggioranza libertà di voto e dunque alla fine la delibera sarà approvata ma con un indirizzo differente da quanto inizialmente proposto. Un indirizzo che se da una parte riporta un criterio di equità e di rispetto della convenzione iniziale, dall’altra pecca probabilmente di visione strategica a lungo termine, non andando a risolvere una questione affatto peregrina. Al di là delle eventuali speculazioni e di tutto il resto, cosa se ne fa Macerata di decine di ettari di terreni industriali-artigianali oltre ai lotti commerciali e direzionali rimasti invenduti?

L'assessore Luciano Pantanetti

L’assessore Luciano Pantanetti

Diversa è stata la discussione in merito alla variante che ha interessato via Pesaro e via Ancona, una zona della città che dovrà accogliere in futuro la nuova sede di Confartigianato. Pur con varie perplessità da parte dell’opposizione – in primis della consigliera Anna Menghi il cui voto contrario è stato “più di carattere politico che di merito, perché non ci si può far sempre ricattare dalla questione delle opere di urbanizzazione quali le strade” – la delibera illustrata dall’Assessore Pantanetti è andata a riordinare una variante approvata già nel 2005 senza alcun aumento di cubatura. L‘intervento – che come opere compensative prevede una rotonda a poca distanza dal Tribunale a posto del pericoloso incrocio con via Mattei oltre a una nuova strada  di collegamento – consentirà,  ferme restando le altezze dei fabbricati – l’insediamento della Confartigianato e di edilizia abitativa.  La stessa delibera ha invitato inoltre il Consiglio Comunale a dare in linea di massima parere favorevole ad una successiva variante che interesserà Vicolo Santa Croce, dove attualmente ha sede Confartigianto, presumibilmente per trasformare l’area in residenziale. Un intervento complessivo di buon senso viziato però da una atavica mancanza complessiva di visione urbanistica della città, frutto questo non tanto di mancanze odierne quanto di decine di varianti che si sono aggiunte l’una all’altra negli altri, senza che si provvedesse a una revisione complessiva del piano regolatore.

La seduta di oggi, oltre alle risposte del Sindaco in merito alla Stu di Via Trento date alla Consigliera d’Alessandro, ha anche approvato la convenzione che discilinerà l’esercizio associato tra oltre quaranta comuni di cui Macerata avrà l’attribuzione di ruolo appaltante per l’espletamento della gara per il servizio di distribuzione del gas. Gli altri punti all’ordine del giorno – quello relativo all’ingresso dei piccoli comuni montani nell’Acquedotto del Nera e l’Ordine del Giorno sul paventato trasferimento della sede Inail ad Ascoli Piceno – sono stati rimandati.



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