di Perla Rossini
Un raggio di luce nel buio della crisi economica che interessa molte aziende maceratesi e che ci porta troppo spesso a raccontare di chiusure, di licenziamenti, di stipendi arretrati e di lavoratori senza alcuna tutela. Non sempre è così. In un momento tutt’altro che semplice, è un’eccezione la Tigamaro di Tolentino che ha deciso di erogare a fine anno un incentivo di 200 euro ai suoi 100 dipendenti al raggiungimento di alcuni obiettivi.
La Tigamaro srl, fondata all’inizio degli anni Ottanta, è specializzata nella produzione di articoli di pelletteria di alta qualit ed è azienda di riferimento per i grandi marchi come Prada, Miù Miù, Pucci, Gucci, Murphy e Nye, Virtus e Bikkembergs.
«Ci avvaliamo da sempre – si legge nel sito dell’azienda – di personale esperto e qualificato, di manodopera altamente specializzata, formata da grandi Maestri Pellettieri, eccellenza del Made in Italy».
Ed è proprio la risorsa umana che l’azienda ha voluto premiare. A comunicarlo sono la Segreteria FILCTEM-CGIL di Macerata e la RSU aziendale che informano: «E’ stato siglato l’accordo integrativo aziendale il quale prevede che a fronte di una diversa articolazione dell’orario di lavoro da effettuarsi tramite l’istituto della flessibilità dell’orario di lavoro, ai lavoratori venga erogato un premio a fine anno di 200 euro ciascuno oltre al pagamento delle maggiorazioni orarie previste dal contratto nazionale di lavoro per la prestazione di orario flessibile decontribuita grazie al decreto sulla detassazione. L’accordo integrativo è di rilevante importanza perché sottoscritto in un’azienda, la Tigamaro, che pur lavorando in committenza per conto di marchi importanti del settore moda per la realizzazione di manufatti in pelletteria, tramite un’efficiente organizzazione del lavoro e la valorizzazione del capitale umano, ha scelto di incentivare i propri dipendenti. Questo dimostra che la contrattazione integrativa si può e si deve realizzare anche nelle aziende terziste, di cui il nostro tessuto industriale è composto in larga parte. In una situazione di crisi generalizzata dell’economia anche della nostra provincia, ci sono spiragli di positività che vanno considerati e valorizzati come esempi in prospettiva per la costruzione di un futuro produttivo ed occupazionale che valorizza le professionalità esistenti e le peculiarità specifiche del territorio».
Gianni Giardini, titolare della Tigamaro, pur consapevole che la sua azienda è un’eccezione nel panorama pellettiero, spiega la sua decisione con grande realismo: «E’ un piccolo segnale, neanche troppo generoso perchè comunque siamo tutti sul chi vive. Abbiamo voluto con questi 200 euro incoraggiare i nostri lavoratori, mostrare che apprezziamo la loro disponibilità e la loro modalità di approcciarsi al lavoro».
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Una rondine non fa primavera, ma in un inverno come l’attuale e’ sempre un buon segno. In ogni caso bravi alla Tegamaro, bravissimo Giardini.
Quando il rispetto è reciproco, si può fare!
Onore all’imprenditore, se lo merita, come i dipendenti meritano il dono.
Ma quando questo lo faceva Della Valle, scoppiò quasi una rivoluzione
sindacale. Oggi hano capito che tutto fa brodo, e che se pensassero mini
mamente di infilarci il becco, troverebbero gli operai con i forconi.
@nico Della Valle lo fa ancora , quest’anno ha già dato 700 € con lo stipendio di giugno e altri 700 li darà a dicembre.
Bravi certamente,non come altri imprenditori della zona che si nascondono dietro la crisi per mascherare la propria incapacità di gestione
Della Valle non fa contrattazione aziendale in un contesto di rispetto e di riconoscimento della dignità reciproca, bensì lui “regala” perchè è buono e bravo. E’ leggermente diverso dalla Tigamaro.
Ma non si può pretendere che tutti colgano la differenza.