di Maurizio Verdenelli
Quando tra le dipinte mura del ‘gabinetto’ presidenziale (quasi un ‘ridotto’ da Fort Apache assediato dalla crisi) entra sul finire la ‘Signora in rosso’, tra gli astanti serpeggia un leggero ma distinto sussulto. Il colore del tailleur dell’on. Paola Mariani vicepresidente della Provincia, evoca sensazioni alla Edgar Allan Poe in perfetta aderenza allo stato del bilancio di previsione dell’ente, illustrato fino a qualche minuto prima da Pettinari. Che, sopravvisuto all’ultimo respiro dallo spending review montiano, e grazie all’Arrivano i nostri della Consulta, e pure ai proponimenti di cassazione del governo Letta (ma domani chissà, canta Vasco Rossi) vive giorni difficilissimi, come noto. “Rosso come il nostro bilancio!” fa il presidente alla vista dell’abito della vice, subito fulminato da un’occhiataccia della dirigente, Carla Scipioni. In realtà se il bilancio deve essere per legge sempre in pareggio, non siamo lontani dal vero se la ‘caduta agli inferi’ delle entrate e dunque dell’operatività della Provincia colpisce, come l’arretramento dell’assistenza sanitaria e la smobilitazione degli ospedali, i trecentomila cittadini del nostro territorio proprio nella sicurezza personale. Le strade provinciali senza più manutenzione, al massimo rattoppate, con la segnaletica ormai carentissima, ad eccezione beninteso dei recenti cartelli dei limiti di velocità (una ‘pecetta’ vergognosa, come riconosce Pettinari: ‘che figuraccia!’ dice rivolto al dirigente Alessandro Mecozzi) e l’erba che l’invadono, sono diventate di una pericolosità senza precedenti. “Abbiamo dovuto ridurre il taglio stagionale dell’erba: da due ad un solo intervento. Per i ‘nostri’ 1.500 km di strade (ma le sponde sono due, è chiaro) spendiamo 700mila euro ogni volta. E non ce lo possiamo più permettere. Così per la manutenzione stradale, in totale, la spesa è ora di un milione e 900mila euro rispetto a quella precedente che ammontava a due milioni esatti in più. Raccomando dunque a me stesso e a tutti di guidare con più prudenza, senza farsi trarre in inganno dalla familiarità delle strade. E visto l’insensibilità dello Stato che dopo averci ‘appioppato’ in collaborazione con le Regioni, la rete ex Anas con tutti gli oneri annessi, dal 2010 ci ha tolto i fondi a sostegno, abbiamo deciso di aprire una controversia per la restituzione al mittente di tale ‘fardello'”.
E’ un fiume (di lacrime, sia detto per metafora) Antonio ‘Geremia’ Pettinari. “Sembra una nemesi. Io che ho avuto sempre come mission amministrativa, sin dai tempi dell’assessorato della giunta Sileoni, trasporti e collegamenti stradali, ora che sono giunto alla presidenza, mi trovo in una situazione drammatica e paradossale come l’attuale”. E’ durissimo l’anatema contro lo Stato da parte del presidente, attorniato dai suoi ‘colonnelli’: gli assessori Giorgio Palombini, in primis, Leonardo Lippi, Giovanni Torresi, Massimiliano Bianchini, Alessandro Biagiola, Paola Mariani e i dirigenti Scipioni e Mecozzi. Scellerato, anzi ‘maledetto’ il Patto di Stabilità per cui la Provincia ‘muore’ soffocata per mancanza di ossigeno, mentre ne ha un deposito pieno di bombole. Un accanimento terapeutico all’incontrario da parte di un Potere centrale che “sembra aver dimenticato anche il vincolo di solidarietà: così per l’alluvione del 2011 e la nevicata del 2012 non ci è arrivata un alira”. “E’ incredibile non poter intervenire laddove sarebbe pure ineludibile mentre la nostra cassaforte è piena di risorse che non possiamo per Patto utilizzare” rincara la dose lo strategico assessore alle Finanze Palombini, il cui ufficio non a caso è stato avvicinato a quella del presidente -con conseguente trasferimento di quello del capo di Gabinetto.
Il bilancio di previsione 2013 – che nel pomeriggio è all’odg del consiglio- è una serie di meno. La differenza con il bilancio del 2011 è pari a meno 9.019.793 euro, con il 2010 è di meno 11.719.793. “Tagli che hanno un peso del 20% su un bilancio di 58 milioni circa. Ecco spiegate le nostre mani legate sia per strade sia per scuole. E sui trasporti, anche qui notte fonda da quando la Regione ha deciso di tagliare anch’essa il 9%. Significa tagliare occupazione alle aziende del settore. Ed, inoltre, ai cittadini sopratutto delle zone interne e più disagiate, significa sottrarre la possibilità di muoversi con efficacia ora che l’uso del mezzo pubblico è diventata una necessità per l’aumento del costo dei carburanti”.
Tutti ‘meno’, dicevamo ad eccezione, una grossa eccezione, del capitolo “alienazione di beni patrimoniali” (più 58,9% nelle previsioni : in tutto 7.256.000 euro). Se infatti la Provincia non beneficia più della compartecipazione Irpef, e quasi più dell’addizionale sull’energia elettrica e se il fondo sperimentale di Riequilibrio è stato dimezzato, ci sarebbe pur sempre l’ingente patrimonio immobiliare. Dopo la vendita dell’Acom (900mila euro), ora toccherà all’ex sede del liceo Scientifico di Civitanova Marche, all’Hotel Marche (in comproprietà con la Regione, che tratta) e le tante case cantoniere. “Ma qui le gare vanno spesso deserte, rischiavamo quasi di regalarle, ed allora ci siamo fermati. Però abbiamo un lotto a Piediripa, aree a Macerata in via Tibaldi” dice a mò d’immobiliarista, Pettinari: “Insomma vendiamo tutto ciò che non è indispensabile per l’uso corrente degli uffici”. Accenna pure (ohibo! con un lampo negli occhi) anche alla proprietà del Palazzo del Governo e alle sedi del comando provinciale dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco. Sfratti in arrivo? “Per carità…” fa subito il ‘pompiere’, Pettinari.
Intanto la Provincia-Fort Apache una sua spending review l’ha già realizzata. Dichiara Giorgio Palombini: “Tutte le spese discrezionali (trasferimenti in vari settori) sono state azzerate o molto ridotte. Nonostante le difficoltà, abbiamo comunque voluto mantenere gli impegni a favore di imprese (100.000 euro a favore del Fondo di Garanzia regionale ) e delle famiglie (altri centomila euro)”.
Poi c’è quel gran Libro dei Sogni che è diventato da qualche anno il Piano Pluriennale degli Investimenti. Che prevede 20 milioni nel 2013; 14 mln e 500mila euro nel 2014 e due nel 2015. Sogni che si potranno realizzare in relazione a diverse variabili. Incidenza del Patto di Stabilità; tempi di dismissione del patrimonio; realizzazione verticale del Patto; svincolo dal Patto di interventi per messa in sicurezza di strade e scuole che resta una funzione obbligatoria dell’ente. “Ci abbiamo messo tutto dentro in modo da essere pronti a realizzare il più che si può nel caso di uno sblocco”. Per il momento? ” Lavoriamo con i fondi del sisma alla variante del Glorioso a San Severino Marche, alle scuole di Camerino al Ponte dell’Annunziata tra Montecosaro e Casette d’Ete, alle strade del centro di Matelica e al collegamento viario San Severino-Tolentino. Per l’indispensabile intervento al ponte di Colbuccaro pensiamo ai fondi della Protezione Civile; inoltre con gli eventuali soldi del Patto territoriale, alla variante per Sarnano e a contrada Braccano”.
Il grafico del bilancio di previsione sembra quello di un’azienda in crisi dell’area …calzaturiera. Forse aveva ragione il presidente della Provincia di Pesaro-Urbino, Matteo Ricci che all’indomani del decreto Monti, vaticinava tempi ancora più penosi per gli enti ‘salvati’. Si può campà, accussi’, presidente?
“Resistiamo anche perchè abbiamo un bilancio sano, non disperso dietro al pagamento degli interessi di mutui eccessivi contratti in precedenza e questo si deve alle buone amministrazioni che ci hanno preceduto, riconosciamolo, non solo alla nostra opera di governo e ai nostri sacrifici” risponde un pò a sorpresa Antonio Pettinari per tantissimi anni ‘in minoranza’ (dice edulcorando il termine di ‘opposizione’) con un tributo ai suoi predecessori Pigliapoco, Silenzi e, perchè no?, Capponi di cui fu vice ma poi competitor vincente nella campagna elettorale del 2011. “In certe cose avevano ragione loro, come ad esempio nell’utilizzo delle provvidenze statali per le strade ex Anas” fa ammenda il presidente del ‘Modello Marche’. Che torna a prendersela con le ‘pazzesche regole’ del Patto di Stabilità. Imitato da Palombini: “ll problema è anche cercare di farlo capire alla gente perchè non si può spendere per strade e scuole…”. Già, il problema della comunicazione appare, a questo riguardo, davvero prioritario e cruciale. Nè si può pensare di risolverlo completamente sulle pur generose ‘spalle’ del dialetto nelle commedie maceratesi, nella polenta, nella musica popolare, oppure con la simpatia e la bravura di Fabrizio Frizzi, ‘re’ per tre notti allo Sferisterio, oppure con il toro Vichingo, campione assoluto a maggio di un’edizione da record della rassegna agricola al Foro boario.
(Foto di Lucrezia Benfatto)
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La “Signora in rosso ” percepisce una pensione da 4.277 euro al mese per essere stata a Montecitorio
col PDS poi con i DS dal 94 al 2006 , piu’ lo stipendio di assessore provinciale ,
fate Voi i conti !!!!!!!!!!!
Avete anche il coraggio di SCHERZARE , con i soldi che prende lei sig. Pettinari e tutta la sua
Giunta e i suoi dirigenti ……………..
quante famiglie di disoccupati, di cassaintegrati, di anziani , giovani senza lavoro si potrebbero aiutare
eliminando i costi dei vostri lauti stipendi , che vedo dalle foto vi fanno stare in forma e sempre con il sorriso ,
mentre in Italia ogni giorno aumentano i suicidi della gente comune che si trova in difficolta’
Un taglio ai costi della politica? Qualche migliaia di euro di indennità’ ai dirigenti? Questi amministratri vivono in un mondo loro totalmente fuori dalla reattuale attuale.
La provincia sia soppressa, i dipendenti reintegrati in altri ruoli, i politici a casa. Le opere sopra elencate affidate ai Comuni. Con il milione e passa di euro annui dei dirigenti e dei politici, Corridonia avrebbe potuto iniziare il ponte di Colbuccaro. Ormai stanno alla canna del gas, non riescono nemmeno a tagliare l’erba ai lati delle strade.
Pettinari; l’agricoltura ha preso vigore, ritorna Da dove sei venuto
…un bilancio approvato all’unanimita’…con Capponi suo fidato alleato!!!
Fra le opere da fare penso si debba mettere “in primis” la ricostruzione del ponte sul fiume Fiastra nella strada Corridonia-Colbuccaro anche perchè è stato realizzato un guado adatto solo per il passaggio delle oche.
Abolire Province, Comunità Montane e Comuni sotto i mille abitanti. Fate presto!
STIAMO FALLENDO E LORO SI INGRASSANO!
Forse il problema è nella foto stessa
Intanto cominciate a tagliare stipendi di Presidente, Assessori e Consiglieri, poi le indennità di posizione ai funzionari e dirigenti (forse qualcuno si potrebbe proprio eliminare), poi vi presentate in pubblico! e poi, ma forse dico una cavolata non conoscendone le regole, ma tutti quelli in cassa integrazione non potrebbe tagliare l’erba lungo le strade e nei luoghi pubblici, penso che una forma giuridica per utilizzarli si possa trovare! la poitica serve anche a questo!
Giustamente il Presidente Pettinari fa notare che le strade della Provincia d Macerata hanno due sponde. Possiamo così riflettere su come questa particolarità gravi sul bilancio: infatti, se i 1500 chilometri di strade gestite dalla Provincia di Macerata avessero una sponda sola, già si risparmierebbero la bellezza di 350.000 euro su ogni taglio dell’erba.
Bisognerebbe, secondo me, chiedere un allentamento dei vincoli imposti dal Patto di Stabilità, motivandola con l’argomento forte della suddetta specificità (quella dell’avere due sponde) che caratterizza le vie di comunicazione maceratesi.
Bisognerebbe inoltre inserire, nel gran Libro dei Sogni della Provincia, la realizzazione di una rete stradale provinciale tutta sopraelevata (che, è chiaro, non necessiterebbe più del taglio dell’erba lungo le sponde).
E’ ovvio che, se una richiesta di deroga al Patto di Stabilità così concepita non venisse immediatamente accolta, non ci resterebbe che percorrere la strada della secessione.
ben vengano i tagli anzi forse sono stati pure pochi. caro presidente smetta di frignare e faccia lavorare di più i suoi collaboratori come fanno tutti i suoi connazionali che non sono stati graziati da vitalizi elargiti con denaro pubblico. meno saltimbanchi, lussi, auto blu e più servizi per il cittadino.
se non siete capaci…. mettetevi da parte e ritornatevene a casa
Ribadisco quanto ho già scritto anche in un altro articolo
Io penso che dovrebbero andare tutti a casa, anche nei comuni.Gli assessori e sindaci vari hanno delle responsabilità loro promettono che vogliono il bene delle nostre cittadine ma una volta eletti la prima cosa che fanno è aumentare le tasse comunali, dire che l’ex giunta ha lasciato dei buchi, poi pensano al loro stipendio, ai loro interessi generalmente vincolati alle loro attività, si fanno pubblicità, organizzano eventi stupidi ma mirati.Nel mentre i nostri giovani e i disoccupati soffrono in silenzio.Non c’è meritocrazia ed i ragazzi per bene per mantenersi all’universita fanno mille lavoretti con una paga a livello cinese mentre alcuni dirigenti del comuni prendono doppio stipendio mascherato da rimborso spese.Questa è la dura realtà che dimostra che la maggioranza delle persone al potere ci va solo perchè mira ai propri interessi, partendo dal basso e cioè i Comuni.
Il miglior taglio da effettuare sarebbe solo quello ed unico, di cacciarli tutti. Vorei proseguire ma non fino
al punto di insultare, che lo meriterebbero. Ma non sarebbe meglio tagliare definitivamente le provincia
visto che è in grado di rimediare solo la grana per tutti coloro che sono assisi sulla greppia. Praticamente
questa provincia serve per ingrassare solo dei burocrati e dei politici. AMEN
IN TEMA DI VERNACCIA :
Noto da tempo che è in commercio “”vernaccia di serrapetrona”” sotto il nome Rocca dei Forti, ed a un prezzo
dimezzato in confronto ai nostri produttori. Come mai è permesso questo. Forse ci vogliono fregare anche
questa primizia. E’ UNA VERGOGNA.
SI .PUO’ RIEPILOGARE IN UNA RISPOSTA, TUTTO QUANTO CONCERNE A QUESTA PROVINCIA:
che schifo