Era invalido al 100%
ma allenava una squadra di calcio

CONTROLLI ANTI TRUFFA - L'uomo è stato scoperto dalla Guardia di Finanza insieme a due falsi ciechi: uno aveva rinnovato la patente di guida e l'altra faceva acquisti in tranquillità, mostrando ai finanzieri gli scontrini della merce acquistata. Indagati i medici che li hanno visitati (GUARDA IL VIDEO)

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falsi invalidi camerino

(ultimo aggiornamento ore 16)

di Gianluca Ginella

Era invalido al 100% ma sui campi di calcio se la cavava benissimo quando allenava la squadra giovanile, grazie ai permessi che otteneva dal lavoro, come portatore di handicap. E che però usava per fare il mister. Lui è un bancario che lavora ad Ancona, e che vive a Serrapetrona ed è uno dei falsi invalidi scoperti dalla Guardia di finanza di Camerino. Oltre a lui, le Fiamme Gialle camerti, comandate dal tenente Francesco Feola hanno scoperto due falsi ciechi: una donna di Camerino che percepiva 1.200 euro al mese, e che ci vedeva bene quando faceva shopping e un dipendente dell’Agenzia delle entrate di Napoli che, pur se aveva certificato un grave deficit della vista, aveva rinnovato la patente. Un entroterra di furbetti che è venuto a galla grazie alle indagini della Finanza e che ha consentito ai tre falsi invalidi di percepire indebitamente, secondo le Fiamme Gialle, 100mila euro dall’Inps. Il reato contestato dalla Guardia Finanza è quello di truffa aggravata.
I finanzieri di Macerata, comandati dal colonnello Paolo Papetti, nel giro di un anno hanno scoperto 9 casi di falsi invalidi per una frode accertata all’Inps di 550mila euro. Gli ultimi tre casi, come detto, sono stati accertati nella zona di Camerino. Lì, nel corso di due mesi di indagini, i finanzieri hanno scoperto un bancario dipendente in un istituto di credito Finanza_Operazione_Santa_Lucia (2)di Ancona, che smetteva giacca e cravatta, grazie ai permessi retribuiti dall’Inps e concessi alle persone diversamente abili, per uscire dall’ufficio. L’uomo, invalido al 100% per quanto risultava all’Istituto di Previdenza Sociale (dal 2006), non usava i permessi per cure o altro, ma per indossare tuta e scarpe con i tacchetti per andare ad allenare una squadra giovanile. I fatti sono avvenuti a Serrapetrona. Dove l’uomo vive. La Guardia di Finanza l’ha filmato mentre palleggia e gioca a calcio con i ragazzi. Tra l’altro, mentre sul campo di calcio non manifestava alcun problema nel camminare, in ufficio mostrava di avere difficoltà nei movimenti. Facendo l’allenatore guadagnava 750 euro al mese. La Finanza ha disposto una revisione da parte dell’Asur del caso dell’allenatore, che per fare il mister aveva ottenuto dalla Figc il certificato di sana e robusta costituzione, ed è venuto fuori che, anche grazie ad una operazione, aveva una invalidità, ma non tale da percepire i benefici che invece otteneva dall’Inps. Gli altri due falsi invalidi sono ciechi, che però ci vedevano. Il primo caso è quello di una donna, ufficialmente cieca totale, che è stata sorpresa dai finanzieri mentre passeggiava per il centro di Camerino, faceva shopping, prelevava al bancomat e mostrava senza difficoltà ad un militare lo scontrino per l’acquisto di una borsa. Nel corso della visita di controllo è emerso che la deficienza visiva da cui era affetta la signora di sicuro non era tale da poter essere considerata cieca assoluta. La donna, 36enne, percepiva 1.200 euro mensili. L’altro falso cieco è un uomo di Esanatoglia, come detto dipendente dell’Agenzia delle entrate di Napoli, beneficiario di una pensione di invalidità dal 2004, che è stato fermato più volte alla guida di un’auto. Tra l’altro, nel corso delle indagini, è emerso che nel 2009 aveva pure rinnovato la patente di guida. I due falsi ciechi e il finto invalido, complessivamente, hanno percepito indebitamente oltre 100 mila euro. Altre tre persone sono state segnalate all’Inps per effettuare la visita di revisione, visti i dubbi emersi sull’effettiva esistenza delle patologie invalidanti. Le indagini della Finanza coinvolgono anche medici che hanno fatto le visite ai falsi invalidi. Sono in corso accertamenti per verificare se abbiano responsabilità nella truffa perpetrata dai tre furbetti. Per i casi precedenti dei falsi invalidi, “ci sono state già delle denunce per i medici. Sono emerse responsabilità dei medici della commissione Asur che hanno visitato alcuni dei falsi invalidi” dice il colonnello Papetti.

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(Foto di Lucrezia Benfatto)

 



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