Non c’è alcun malfunzionamento al depuratore o rottura delle condutture fognarie alla base del liquido scuro che oggi è finito in mare a Porto Recanati, nella zona del lungomare Scarfiotti. Alcuni bagnanti avevano notato, questa mattina una fuoriuscita sospetta dal vicino fosso, e temevano potesse essere dovuta a un guasto del vicino impianto di sollevamento che, tramite delle pompe, porta le acque scure al depuratore. Anche l’odore ha sconsigliato la balneazione in quel tratto di arenile, dove c’è spiaggia libera. Ma l’ingegner Simone Baglioni dell’Astea, società che si occupa anche del controllo della rete fognaria, rassicura: “Abbiamo controllato proprio oggi la situazione e non c’è niente che sia rotto: in quella zona c’è il fosso della Fiumarella, che attinge fin dalla zona di Loreto e scarica in mare, com’è sempre stato. In ogni caso è un fosso indipendente dalle condutture fognarie”.
Ma Porto Recanati deve fare i conti, così come Civitanova, con i risultati delle analisi pubblicati oggi dalla Goletta Verde di Legambiente. Risultati che bocciano in modo piuttosto netto il litorale maceratese. A Civitanova sono stati esaminati campioni d’acqua dal Fosso Asola, risultati “molto inquinati” secondo gli standard di Goletta Verde. Stesso risultato alla foce del
Musone, che divide il territorio del comune di Porto Recanati da quello di Numana. Dai campionamenti di Legambiente sono stati trovati più di 1000 unità formanti colonie di Escherichia Coli in 100 ml di acqua e oltre 400 Ufc/100 ml di Enterococchi intestinali. Cariche batteriche significativamente più elevate di quanto consentito dal limite di legge. Uno spot negativo per il litorale adriatico, tanto più che nelle Marche sono complessivamente 8 (sui 12 analizzati) gli specchi d’acqua in prossimità delle foci che sono risultati “inquinati” o “molto inquinati”. Troppi, per un mare pluripremiato dalle bandiere blu come quello marchigiano.
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le bandiere blu non sono mai veritiere, sulla qualità delle acque, e diciamoci la verità, nella nostra provincia non abbiamo un mare degno della Sardegna
mi scusi sig Pettiari una precisazione…è stato detto ridetto e stradetto che le bandiere blu non vengono assegnate per il colore più o meno blu dell’acqua. Se fosse solo per questo parametro il mare delle Marche, con i fondali melmosi e sabbiosi che ha, avrebbero ZERO bandiere. I parametri sono molti altri (servizi, attrezzature, eccecc). Poi che l’acqua della Sardegna è più bella..concordo.
Quanto hanno pagato per le bandiere blu? Spudorati senza vergogna vi auguro una galera lunga e …inquinata
E’ inutile negarlo, lungo le nostre coste vi sono ancora tracce di mare nella cacca, spesso visibili persino ad occhio nudo. Dobbiamo tutti impegnarci di più!
@el dindo, quello che dici è vero ma solo in teoria, quella delle bandiere blu è una specie di pubblicità fuorviante su cui spesso giocano anche i nostri amministratori. Lo stesso presidente Spacca interrogato da un quotidiano sull’impegno “per l’ambiente” ha portato ad esempio dei risultati conseguiti le numerose bandierine (auto)assegnate dai nostri comuni (peccato che come dici tu non si tratti di questo).
Non vedo poi di quali servizi ci possiamo vantare, arrivare ad uno stabilimento con i mezzi pubblici è un’impresa coraggiosa, raggiungere la spiaggia con una carrozzina è, spesso, addirittura eroico!
Cara Marta,
sono d’accordo con te, la politica delle bandiere blu è basata sull’apparenza, su una sorta di griffe ambientale che non guarda alla sostanza e di fatto serve solamente alla classe politica per giustificare le proprie inadempienze.
E per garantire anche ai feudatari dell’entroterra l’accesso alla stessa politica dell’apparenza ambientale – già felicemente sperimentata con le bandiere blù – il Paese delle Meraviglie ha inventato le bandiere arancioni.
“Italia poverella, Italia mia, | che ti par di questi almi allievi tuoi | che t’han cacciato un porro dietro via?”
(Francesco Berni, http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Berni )
Le nostre acque sono inquinate????ma dai! che novità!!bella contraddizione eh?? 18 bandiere blu nelle Marche….
Di seguito riporto a cosa si riferisce il criterio della “Qualità delle acque” del Programma Bandiera Blu
La spiaggia deve rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I)
La spiaggia deve rispettare pienamente gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione (I)
Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia (I)
La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per i parametri microbiologici relativamente a Escherichia coli (Coliformi fecali) e agli Enterococchi intestinali (Streptococchi)(I)
La spiaggia deve rispettare i requisiti di Bandiera Blu per alcuni parametri fisici e chimici (I)
NON DICO ALTRO….
era da immaginarselo….basta frequentarle e guardare….io mi domando come hanno fatto a ptrendere tutte quelle bandiere blu….