Un cittadino tunisino di 40 anni, M.R., residente a Matelica, è stato denunciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Camerino perché si è rifiutato di essere sottoposto ad accertamento con l’alcoltest. L’uomo, infatti, è stato fermato questa notte a Matelica, alla guida della sua autovettura insieme ad un suo connazionale mentre si aggirava per le vie della cittadina. Nella sua auto i Carabinieri hanno trovato due casse di birra di birra, in buona parte già consumata, e pertanto hanno attivato nei suoi confronti gli accertamenti per verificare l’eventuale stato di alterazione da sostanze alcoliche, sebbene i sintomi fisici non lasciassero alcun dubbio al riguardo. L’uomo, però, si rifiutava di “soffiare” e di sottoporsi quindi all’alcoltest e pertanto scattava a suo carico la denuncia per guida in stato di ebbrezza atteso che il rifiuto equivale ad aver commesso la più grave delle tre ipotesi previste dall’art.186 C.d.S. (valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro – l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l’arresto da sei mesi ad un anno; inoltre la condanna comporta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da sei mesi a due anni e della confisca del veicolo). La patente di guida è stata immediatamente ritirata.
Nel corso del controllo, i militari hanno anche accertato che il tagliando assicurativo esposto sul veicolo presentava dei segni di palese contraffazione. Gli accertamenti in Banca Dati infatti permettevano di verificare che il mezzo in questione era privo di copertura assicurativa e che il tagliando esposto apparteneva ad una compagnia diversa da quella presso cui era originariamente assicurato. In effetti, il contrassegno era completamente falso trattandosi di una semplice fotocopia a colori. Altra denuncia quindi a carico del tunisino per falsità ed uso di atto falso, nonché l’immediato sequestro del mezzo ai fini della confisca ed una sanzione amministrativa che va da 841 a 3.366 euro.
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Bravi sbirri, ora che avete visto come fare, andate a fare una bel controllone (per cominciare…) alle auto dell’hotel house a Porto Recanati. Vedrete che raccolta! E’ ora che la smettiate di fare finta di niente!!!
Aspettiamo il morto?
Non mi piace il termine sbirri,però concordo sulla necessità di controlli stringenti sulla validità dei tagliandi che certificano l’assicurazione delle auto.Mi risulta infatti che l’utilizzo di tagliandi “taroccati” sistia rapidamepnte estendendo,con le conseguenze facilmente immaginabili nel caso si venga coinvolti in incidenti .So che esiste un fondo istituito proprio per casi del genere,ma penso che non sarebbe in grado coprire tutte le situazioni,che potrebbero verificarsi qualora il fenomeno si ampliasse troppo.
@ Mattia Marchetti. Quello che hai scritto bisognerebbe stamparlo sui manifesti a caratteri cubilali e affiggerlo in tutte le bacheche delle nostre piazze.
BRAVI!!!!! METTETELO IN CELLA E BUTTATE VIA LA CHIAVE!! A DELINQUERE VADA A CASA SUA!!!!!!!!!!!!!!
A Macerata , per esempio, basterebbe controllare i contrassegni esposti nelle zone con alta percentuale di residenti stranieri,via severini,pace,fosse ecc., e, a detta di taluni maceratesi che ci abitano, ci vorrebbe una autocolonna di carri attrezzi per portare via le auto prive di assicurazione.