di Filippo Ciccarelli
Nonostante il “logorio della vita moderna”, come recita un popolare spot pubblicitario, c’è ancora chi ha il tempo di seguire in prima persona e con ottimi risultati la vita scolastica dei propri figli. Si tratta dei genitori della scuola materna e primaria “Enrico Medi” di via Ventura, che da 15 anni gestiscono la mensa che serve i 230 bambini che ne usufruiscono, con ottimi risultati. I fornitori certificano la provenienza biologica degli alimenti usati, dal semplice pane con lievito realizzato con lievito madre alla carne, ortaggi e frutta; il gruppo d’acquisto solidale permette di abbinare qualità e risparmio, tanto che con l’avanzo di bilancio vengono comprati oggetti utili alla scuola stessa (secchielli per la scuola materna, armadietti, mobilia, elettrodomestici). Ma la gestione autonoma dei comitati mensa potrebbe cessare all’inizio del prossimo anno scolastico. I genitori, infatti, sono stati informati a maggio dal Comune dell’intenzione di rilevare la gestione ed unificarla a quella di tutte le scuole maceratesi. Per questo venerdì prossimo, 7 giugno, alle ore 18, è stata convocata un’assemblea aperta a tutte le famiglie degli alunni, a cui parteciperà l’assessore Stefania Monteverde. Tra l’assessore e i comitati non sono pochi i punti di contatto: ad esempio, è intenzione del Comune assicurare almeno il 70% di alimenti biologici sulla tavola dei bambini iscritti alle scuole della città, una percentuale in verità già raggiunta – e superata – dalla Medi. La stessa Monteverde ha assicurato piena disponibilità al confronto con il comitato mensa e con tutti i genitori degli alunni.
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Mia figlia a suo tempo ha usufruito della mensa della scuola.
Posso solo dire grazie al personale di cucina ed alle maestre che hanno creato e fatto sentire il momento del pasto agli scolari come il loro momento.
Temo che ciò possa essere negato ai nuovi frequentatori se il comune con la sua organizzazione ci metterà le mani.
Dovrebbero andare presso la scuola a vedere come un autogestione possa dare risultati che spesso il pubblico (inteso come quello che ci gestiste in tanti campi) non si sogna neanche di dare.
Non capisco perchè una cosa che funziona bene debba essere per forza cambiata!?!
Se in quella scuola, grazie all’impegno dei genitori, si mangia benissimo allora sarebbe forse il caso (invece che perdere tempo in inutili incontri: vedi Consiglio Comunale su Centro Stoico o, prima, sull’IRCR) che gli uffici comunali facciano un semplice copa/incolla e, nella gestione unificata di tutte le mense, utlizzino gli stessi e medesimi e uguali canali alimentari (e tutti i relativi controlli) già in uso in quella scuola.
Se li si mangia benissimo perchè cambiare?
Perchè rischiare di rovinare un qualcosa che funziona? Non c’è alcuna logica…
Invece di voler cambiare qualcosa dove funziona tutto a puntino semmai, dove si mangia peggio, eventualmente si prendano gli stessi fornitori già usati dalla scuola Enrico Medi…