Nota dell’Amministrazione provinciale di Macerata:
Una tassa ingiusta, che riteniamo illegittima e che abbiamo tentato in tutti i modi di non far pagare ai cittadini. La Provincia di Macerata si è sempre schierata contro, con prese di posizione chiare, prove di trattativa e atti amministrativi. Abbiamo anche bocciato il Piano di classifica proposto dal Consorzio riguardo agli interventi e a un’ulteriore tassazione per il 2012. Ci siamo mossi sulla base della circostanza che nessun altro Consorzio della regione ha deciso e richiesto la tassa, oltre al fatto che da troppo tempo ormai il Consorzio è commissariato. Purtroppo non abbiamo trovato nella Regione un interlocutore in grado di fare definitiva chiarezza, dal momento che gli atti scaturiti dal Consiglio e quelli decisi dalla Giunta sono fra di loro contraddittori. Ma di fronte al comportamento del Consorzio di Bonifica, che nel frattempo testardamente e scorrettamente si è rivolto ad Equitalia per recuperare le somme richieste con gli avvisi di un anno fa, non possiamo fare a meno di suggerire ai cittadini di fare una valutazione ponderata tra il pagamento degli importi riportati in cartella e i costi, che potrebbero rivelarsi spropositati, di un eventuale ricorso. Da parte nostra continueremo l’azione di contrasto all’esistenza dei Consorzi di Bonifica, anche rispetto al loro futuro”.
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Sono anni che c’è questa disputa tra Provincia e Consorzio Bonifica…!!! Mi viene da ridere perchè in tutto questo tempo… fossi e fiumi sono rimasti senza manutenzione, o quasi…!!! Intanto si invita il cittadino a pagare forzatamente tramite Equitalia…!!! Si decidessero a mettersi d’accordo… per chi dovrebbe fare i lavori e non sentire sempre i soliti bla…bla…bla…!!! Tutto questo costa al cittadino… ma una decisione “definitiva” quando ci sarà ??? La guerra è guerra… ma chi ci rimette siamo sempre noi… “contribuenti” !!!
Bella Anto’!!!! Grande analisi del problema , con soluzione finale consigliata : alla Democristiana..
Chiedo scusa a Stefano Palanca per avergli affibbiato una manina rossa anziché verde come era mia intenzione di fare.
Per quanto ho avuto modo di sapere ci sono legali ed organizzazioni agricole che organizzano ricorsi che non hanno affatto costi spropositati, tra l’altro con buone probabilità di essere accolti dato che in altre regioni ci sono già state sentenze favorevoli ai ricorrenti. Certo che se la principale organizzazione agricola cioè Coldiretti, invece di spronare il Consorzio di bonifica a rivolgersi ad Equitalia, avesse organizzato gli agricoltori a presntare ricorso, avrebbe dato senso alla sua presenza a difesa dei diritti degi agricoltori, poichè oggi le cifre richieste non sono altissime, ma fra qualche anno il Consorzio di bonifica potrebbe dire che non coprono le spese di gestione ed aumentarle anche di molto. A proposito, visto che questo Consorzio è in liquidazione da anni, perchè non è ancora stato liquidato, ed anzi ha anche acquistato una nuova enorme (e credo molto costosa) sede proprio nei palazzi oggetto della odierna inchiesto di Bommarito? Sono forse questi i costi che il consorzio recupera con le cartelle esattoriali oltre a quelli del compenso del Commissario liquidatore (che non credo saranno leggeri). Saranno forse queste le ragioni per cui il Commissario non chiude questo che è uno dei tanti ENTI INUTILI che tutti dicono sempre di voler abolire? E però nessuno abolisce mai.
Sperando di fare cosa gradita ad altri cittadini, vi allego le risposta che ho ricevuto io contattando i legali di un’associazione di consumatori in merito a questa vicenda, la quale sta facendo perdere un sacco di tempo anche a me:
(1) [RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE] I contributi consortili ai Consorzi di bonifica sono dovuti solo quando, come la legge di riferimento prevede, siano correlati a benefici diretti, specifici e duraturi, che il fondo di proprietà del socio consortile riceve.
È, infatti, necessario un giusto equilibrio fra il contributo richiesto ed il corrispondente beneficio, affinché il primo non si trasformi in una indiscriminata imposta fondiaria per tutti i soci consortili.
Inoltre quando non risulta definito e reso pubblico con il mezzo della trascrizione, il Perimetro di contribuenza nell’ambito del Comprensorio di attività del Consorzio (previsto sempre dalla legge), spetta all’Ente Consortile la dimostrazione dell’esistenza dei benefici diretti e specifici.
Pertanto se le bollette inviate dal Consorzio non sono correlate ad un servizio specifico reso a suo favore, non è tenuto al pagamento di quanto richiesto.
(2) Ho inoltre richiesto un parere in merito al fatto che dalle info che avevo raccolto si evidenziava che il lavoro svolto dall’ente Bonifica nel mio sub bacino di appartenenza, ma dal quel poco che ho avuto modo di constatare, anche nella maggior parte degli altri sub bacini, era rivolto soprattutto, ad un’operazione di catalogazione tramite schede fotografiche e descrizione dello stato dei luoghi e non ad interventi di manutenzione vera e propria.
A questo punto la mia domanda è stata : è sufficiente questa catalogazione e descrizione dello stato dei luoghi perché io possa riceverne dei benefici diretti, specifici e duraturi e quindi pagare questi contributi ?
questa che segue è stata la risposta da parte dell’associazione dei consumatori:
[RISPOSTA DELL’ASSOCIAZIONE] L’attività di catalogazione potrebbe considerarsi propedeutica o di monitoraggio dell’area che potrà essere bonificata, in ogni caso Lei potrà chiedere quali siano a tutti gli effetti gli interventi fatti nell’area di competenza. Pertanto potrà inviare una comunicazione per raccomandata all’ente di bonifica per chiedere chiarimenti, cosi da verificare che risposta danno in merito agli interventi realmente fatti. Chiaramente in assenza di risposta l’unica strada sarebbe quella di aprire un contenzioso vero è proprio.
Faccio notare che tantissimi avvisi di pagamento sono di €18 (importo minimo per chi ha un fazzoletto di terra) e molti ascoltando Pettinari e le varie associazioni di categoria non hanno pagato e ora che gli avvisi si sono trasformati in cartelle di pagamento di Equitalia ci consigliano di pagare visto che di certo non vale la pena affrontare una causa per questo importo… in sintesi ora oltre ai €18 bisogna pagare anche i diritti di notifica di €5.88… intanto il consorzio di Bonifica e Equitalia tirano avanti alla faccia nostra e della Provincia… ah dimenticavo che il consorzio ci tiene a far sapere che non si tratta di una tassa ma di un contributo… senza parole!