Ha telefonato ad un negozio di Porto Recanati, che tra le altre attività effettua ricariche ai cellulari, ed è riuscito a estorcerne una da ben 400 euro, millantando amicizie e conoscenze importanti, compresa quella, intima, con il proprietario del locale. Per questo motivo l’impiegata che ha risposto ha offerto sempre meno “resistenza” ed è caduta nella truffa, ricaricando il credito dell’uomo che, in realtà, non era mai stato a Porto Recanati e non conosceva nessuno, ma era riuscito a sapere – probabilmente navigando su internet – il nome del proprietario del negozio e di alcune personalità locali. Tra i presunti “amici” dell’uomo c’erano anche membri appartenenti alle forze dell’ordine; lo hanno appurato i carabinieri della locale stazione, guidati dal Luogotenente Giuseppino Carbonari, che hanno scoperto come in realtà fosse il campano ad essere già ben noto ai loro colleghi, viste le tante denunce collezionate per truffa. Dopo aver ascoltato la testimonianza della donna truffata, che ha segnalato il fatto ai militari della stazione di Viale Europa, ai carabinieri sono servite brevi indagini per scoprire che il trucchetto usato aveva funzionato in diverse zone d’Italia. I carabinieri lo hanno denunciato per truffa e millantato credito.
(Redazione CM)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…ma come se fà….de sti tempi
allora ,vediamo se le forze dell’ordine,dato che hanno il numero ,cosa fanno??
Io avrei risposto: ” neanche Lei sa chi sono io, quindi siamo pari”. E siccome non si chi è lei, ora chiamo i carabinieri e vediamo se la conoscono.
@Filosofo Oppure era da rispondergli “Si, lo so chi è lei: Lei e’ una testa di c….” …..forse troppo fine pero’..