L’allarme giunge dall’Ente Parco dei Monti Sibillini: “Tra il 20 febbraio e il 1° marzo sono stati rinvenuti due lupi morti: entrambi i ritrovamenti sono avvenuti a poche centinaia di metri dai confini dell’area protetta. Siamo tuttora in attesa dei risultati degli accertamenti che in queste ore si stanno effettuando presso l’Istituto Zooprofilattico Marche ed Umbria ma le circostanze in cui è stato ritrovato il secondo lupo – quello rinvenuto il 1° marzo – sembrano purtroppo confermare l’ipotesi di avvelenamento. Oltre al lupo, infatti, nel raggio di meno di 2 chilometri sono stati rinvenuti cadaveri di cornacchie, di una volpe e di due cani. In attesa di avere informazioni esatte sulla morte dei due lupi – che sembrano comunque essere collegate, vista la distanza minima, sia spaziale che temporale, tra i due eventi – cresce la preoccupazione per l’eventuale avvelenamento.” Dal parco ricordano che ci sono stati altri casi di avvelenamento che hanno riguardato il territorio. Il 7 aprile del 2009, infatti, il Corpo Forestale dello Stato effettuò uno sconcertante ritrovamento nel territorio del comune di Castelsantangelo sul Nera, proprio nel cuore dell’area protetta: ben tre lupi – un maschio e due femmine – morti per avvelenamento causato dal più classico dei “bocconi” avvelenati, una pecora imbottita di stricnina. Oltre al danno materiale, quell’atto criminoso provocò grande indignazione dal momento che colpì uno dei branchi “storici” dei Sibillini, parte consistente del nucleo originario sopravvissuto al vero e proprio sterminio che ha colpito questa specie prima degli anni Settanta del secolo scorso. In seguito alle prime leggi di protezione di questa specie – risalenti al 1977 – il lupo è idealmente partito proprio dai monti Sibillini per ricolonizzare, verso nord, l’intero Appennino e parte delle Alpi.
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Adeguati stazzi e più vigilanza salverebbero le greggi dagli attacchi dei lupi. Senza nulla togliere alle tribolazioni degli allevatori odierni ma pare che oggi si siano perse le sane abitudini di una volta. Eppure nei tempi che furono, dai racconti di chi è informato, pare che gli attacchi da parte di questi splendidi animali fossero molto meno efficaci di quelli che si verificano al giorno d’oggi, nonostante in passato la loro presenza fosse molto più diffusa. Cosa è cambiato rispetto ad allora?
Il lupo è un animale magnifico, che deve la sua sopravvivenza all’operazione di censimento e rilevazione denominata “San Francesco”, svolta proprio nei monti Sibillini negli anni settanta grazie al volontariato del WWF maceratese e marchigiano.
Uccidere il lupo è un vero e proprio crimine.
Fa proprio dispiacere apprendere una notizia del genere, anzi è già un miracolo che se ne parli..
A Giancarlo: io non sono un esperto, ma credo che fino a 100 anni fa ci fosse molta più foresta
e di conseguenza molta più fauna. Una quantità di selvaggina che molto probabilmente induceva i branchi a non correre nel rischio di avvicinarsi all’uomo.
A Giuseppe: Condivido ciò che dici e ringrazio chi dedica la propria vita in difesa degli animali, ma credo che si debba ricreare l’Habitat naturale per poter garantire un’esistenza duratura per le specie.
Finché c’è l’uomo a doverci mettere l’aiuto il rischio estinzione è sempre in agguato.
Per fortuna, nel caso del Lupo, la presenza dell’uomo, ormai, è di semplice monitoraggio.
Buone cose a tutti e speriamo che maturi una maggiore coscienza dell’importanza e del rispetto che ci vuole nei confronti di tutte le specie viventi.
Giovanni
Nulla può salvarsi fin quando ci saranno dei vigliacchi, identici a quelli che si celano dietro le manine rosse che non sanno esprimere a parole la loro ignoranza e nella la loro grettezza, credono che la vita che vale la pena di essere vissuta sia solo la loro, che sicuramente è misera, inutile e veramente dannosa.
la stessa fine dovrebbero farla bracconieri , cacciatori di frodo e nella maggior parte allevatori, i quali col pretesto della caccia e salvaguardia della selvaggina e degli allevamenti , piazzano trappole o bocconi avvelenati per eliminare secondo il loro vedere razze nocive!!!
ancora non si è capito che il vero intruso in nature è il cacciatore !
basterebbe il classico cane pastore ad allontanare i lupi piuttosto che il veleno!!