di Filippo Ciccarelli
Il centro di Macerata è diventato il set di un film d’azione nel tardo pomeriggio di ieri: ma non c’erano telecamere a riprendere le volanti della polizia che, a sirene spiegate, sono intervenute per braccare quattro rapinatrici di etnia nomade, P.S. di 25 anni, T.S. di 22, A.S. di 21 e P.S. di 20. Dopo aver rubato nel negozio Celeste di via Tommaso Lauri – erano circa le 17.30 – le nomadi, domiciliate tutte in provincia di Ancona, sono state scoperte dalla commessa che le ha fermate. A quel punto hanno iniziato una colluttazione che non ha intimidito la dipendente del negozio, che ha immediatamente avvertito la polizia fornendo una descrizione delle stesse: gli agenti hanno appurato che mentre la commessa stava servendo alcuni clienti, aveva notato l’atteggiamento sospetto delle giovani che si aggiravano con fare sospetto nel negozio, come per coprirsi l’una con l’altra. Le stesse, dopo aver sottratto alcuni cappotti di pregio, si sono allontanate verso corso Matteotti, inseguite però da una delle commesse che voleva indietro il maltolto. A quel punto le rapinatrici hanno accerchiato la ragazza, l’hanno trascinata in un vicolo e dopo averla spintonata e minacciata di morte hanno tentato la fuga, ma sono state bloccate dal personale della Volante, giunto immediatamente sul posto. Una volta in questura sono state raggiunte da un folto gruppo di parenti ed hanno iniziato a piangere, strillare, buttarsi per terra fingendo malori e svenimenti.
La successiva attività di indagine immediatamente avviata da parte della Squadra Mobile, (non senza difficoltà considerata la reticenza delle donne fermate) consentiva di rinvenire in viale Leopardi l’autovettura con cui le donne erano giunte in città. Gli agenti sono riusciti ad identificare la vettura partendo da un mazzo di chiavi trovato in tasca ad una delle nomadi; dopo aver appurato grazie al concessionario che l’auto da cercare era una Fiat 500, i poliziotti hanno provato ad aprire ogni modello di quelli parcheggiati lungo le mura, trovando alla fine quello corretto. All’interno del mezzo, è stata rinvenuta tantissima merce tra cui profumi, generi alimentari di pregio come aragoste, salmone e scampi, giocattoli, materiale elettronico, biancheria intima, arredi per la casa e decorazioni per il cenone (candele e centritavola) oltre a un portafoglio da donna con all’interno la somma di circa 1000 euro ed altri articoli per un valore complessivo stimabile in oltre 4000 euro. Tutta la merce è risultata rubata da negozi della zona: il personale della Squadra Mobile ha comunque rintracciato parte dei proprietari legittimi degli articoli sottratti a Macerata e a Corridonia. In particolare sono stati accertati furti ai danni della Boutique Celeste di Macerata, della Coop di via Dante Alighieri, del Temporary Outlet Store e Casa Affari di Corridonia, del negozio Yamamay. Dall’interno della Fiat 500 sono saltati fuori vestiti, anche di marche conosciute, generi alimentari, abbigliamento intimo e pure candele ed accessori per la decorazione della tavola di Natale. Le nomadi, una delle quali già sottoposta alla sorveglianza speciale di Pubblica di Sicurezza motivo per il quale non avrebbe dovuto lasciare il luogo di residenza, sono state trasferite nel carcere di Camerino nella notte, in seguito alle approfondite indagini che hanno impegnato per ore gli investigatori. Dalla perquisizione sono spuntate fuori anche le tronchesi con cui venivano staccate le placche antitaccheggio dai capi di vestiario e anche la lista della merce da rubare (articoli alimentari e regali) per “festeggiare” il Natale. Tutte e quattro, nonostante la giovane età, sono pluripregiudicate ed hanno precedenti specifici per reati contro il patrimonio. Durante le festività natalizie, la Questura di Macerata ha ulteriormente rafforzato il controllo del territorio, predisponendo un progetto straordinario di controllo del territorio denominato “Natale Sicuro” in collaborazione con le altre forze di Polizia (Carabinieri, Guardia di finanza e Forestale) particolarmente indirizzato nelle aree commerciali della provincia.
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L’INTERVISTA
Cinzia Tomassoni, titolare del negozio Celeste che ha subito il furto ieri pomeriggio, ricorda quei momenti concitati:
“Le commesse si sono accorte del furto. Mentre ripiegavano alcuni capi di vestiario hanno notato che ne mancava uno che aveva attirato l’attenzione delle donne entrare nel negozio, poi controllando si sono accorti che ne erano spariti altri quattro”.
Cos’hanno rubato?
“Delle felpe con vera pelliccia. In pratica le ladre hanno asportato gli anti-taccheggio elettronici e li hanno messi tutti dentro la tasca di un giaccone lasciato nel negozio”.
Poi cos’è successo?
“Quando Lucia ha capito cos’era successo io ho chiamato immediatamente la polizia e l’altra commessa, Daniela, si è messa a correre in strada. Quando le ha raggiunte dicendo di restituire la merce erano in corso Matteotti: l’hanno presa e portata in un vicolo, dicendole che l’avrebbero ammazzata”.
Vi sentite ancora sicuri?
“Purtroppo no. Per quello che è successo ieri posso solo ringraziare le forze dell’ordine, ci hanno messo 3 minuti ad intervenire e a prendere le responsabili, sono arrivati sia i carabinieri che la polizia. Davvero, li ringrazio: ma ormai l’insicurezza sta diventando la normalità”.
Avevate subito altri furti in precedenza?
“Sì, un altro paio di volte. Però anche in quel caso Daniela si è messa a correre dietro ai ladri, recuperando la merce: ormai è diventata la nostra specialista!”
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Complimenti alla Squadra Mobile per l’intervento immediato, ma le foto delle “pie donne” che avevano preso in “prestito” tutta quella merce non sono state pubblicate ? Sono maggiorenni, hanno già dei precedenti…!!! Un pò di pubblicità non farebbe male vedendo che faccia hanno !!! A quando le ritroveremo in giro per “lavorare”?
Sono daccordo con Stefano una bella pubblicita’ per quando escono di galera e spero il piu’ tardi possibile non farebbe male a queste brave ragazze nomadi!!!! Avanti tutti sempre di piu’ e ogni giorno si deve leggere di queste notizie. Complimenti alle forza dell’ordine comunque
Allora, si accettano scommesse…….
tra quantio giorni libere????
Di sicuro festeggiaranno il Santo Natale in una delle case di cui sono proprietarie ( dicono che sono nomadi ma quante case hanno di proprietà acquistate con in frutti delle loro malefatte???)
Dimenticavo: un plauso alle forze dell’ordine e alla coraggiosa commessa la quale, in caso di processo, si dovra guardare dalle minacce che riceverà dalla comunità dei poveri, emarginati, derelitti, reietti nomadi
dovevano schiaffarci i nomi sopra a queste 2!!!!
poverine..giovani disagiate…un paio di calci in…
volentieri pure io!!!
mi chiedo quanti giorni staranno in galera,ammesso che nn siano gia’ uscite…… dicono che le ns galere sono piene,no? allora queste 4 …zocc…. tro….. ladre ….dovrebbero essere espulse e andare al paese loro a fa’ la galera,non qui…. di delinquenti nostrani ce ne abbiamo anche troppi,ci bastano….sta gente ha stufato, e’ ora che se ne torna a casa…….e che 2 palle!!!
e certo. Purtroppo invece sono trattati meglio di noi
Portateli a Citanò…il Sindaco Corvatta e la sua amministrazione li aspettano a bracce aperte. Darà loro lavoro,casa e qualche contributo sociale.
Me raccomanno…non mi deludete.
Ragazze toste (le commesse)….brave!!!
Credo che in una situazione di estrema difficoltà sociale ed economica come questa, con un casino di problematiche che ogni giorno aumentano, difficioltà delle famiglie, incertezza totale del futuro, ecc. ecc….
….chi, come in questo caso, viene preso con il sorcio in bocca deve restare dentro.
Una volta esisteva una misura alternativa al carcere; se le carceri sono piene che scoppiano ripristiniamola: la COLONIA AGRICOLA
Spiace dirlo ma: palla al piede a zappare la terra: se non lavori non produci e quindi non mangi….
..questa gentaglia è intoccabile…noi sono anni che stiamo penando con le z….le rumene nell’appartamento sopra a noi..schiamazzi notturni,via vai di gentaglia….eppure ne cc ne amministratore possono fare niente!! boh.. insomma dormiamo 4 ore a notte noi onesti lavoratori e pagatori di tasse.loro che non pagano 1 cent di tassa, godono del massimo rispetto! ITALIA DI M….!
la commessa con la frase “ma ormai l’insicurezza sta diventando la normalità”. ha detto tutto. Queste non sono nomadi, hanno solo il nome e le tradizioni da nomadi, ma sono più italiani di tutti noi messi insieme, e quindi vanno chiamate con un solo nome ben preciso. Ladre e pure furbe e perfide e pericolose. Ma se continuamo a mettere in galera ogni giorno decine di delinquenti vari, e dato che le carceri sono super affollate, dove vanno a fire queste nobili persone? Sono piene si o no queste carceri??? Un plauso come sempre alle forse dell’ordine e un po meno alla giustizia che tanto le rilascerà presto.
complimenti alle due commesse per il coraggio e grazie alle forze dell’ordine che hanno dovuto anche rincorrere per i vicoli del centro queste zingare che sono venute a macerata a commettere furti ben mirati per i loro bisogni natalizi ma questa volta invece di babbo natale hanno trovato giustamente il carcere!!
La squadra “mobile” che arresta quattro “nomadi”. Chi si ferma è arrestato. Buone feste.
Comprensibili e condivisibili i commenti, compreso e soprattutto quello di chi vorrebbe ripristinare le Colonie Agricole.
Fuori luogo quelli che vorrebbero coinvolgere i Sindaci e fare paragoni tra i privilegi di cui godono quelle persone e i cittadini italiani.
i soliti commenti superficiali e fascisti. Complimenti.
BASTA AD ESSERE BUONISTI, TOLLERANTI,
COSI’ FINTAMENTE APERTI…
OCCORRE DARE ESEMPI FORTI, PERCHE’ LA SITUAZIONE STA’ DEGENERANDO!
Controlli serrati, ESPULSIONI IMMEDIATE, MA VERE!!!
E BASTA! Se no finiamo male, TUTTI!
@ CERASI
Giusta la colonia agricola , ma ndo’ stà ????
adè diventato tutto cemento !!!!!!!!
@ claudio sellone
Sull’ultimo numero de “L’Espresso” si parla di una possibile vendita di terreni agricoli, da parte delo Stato, con un teorico introito di circa 6 MILIARDI di euri….
Presumo che quindi di ettari di terra ce ne siano tanti in mano allo Stato: invece di ipotizzare di venderli tutti (per poi magari scoprire, tra qualche anno, che sono stati svenduti sottocosto ad amicie parenti) lo Stato potrebbe tenerne qualcuno….
… Però non so se, nel nostro ordinamento, la Colonia Agricola sia ancora prevista (una volta era nel TULPS, dalle parti degli articoli 200 e seguenti se non ricordo male, ma mi sembra che siano stati cambiati/abrogati)
….. i cognomi ?????……mmmmmm
finiscono tutti per S ???……residenti provincia di AN ?????……basta leggere guida telefonica Falconara-Chiaravalle so tutti de loro……!!!!! …penso che abbiano un cognome …forse simile all’attuale presidente del Livorno calcio…..ma forse me sbaglio !!!!….ahahahahah.
scherzi a parte ……il pensiero e’ rivolto alla commessa…..trascinata in un vicolo…..so’ di commesse malmenate , nasi fratturati….. la fortuna e’ che quanto accaduto sia successo in pieno centro con dei presidi di polizia a due passi….se fosse successo in zona periferica… non so come la commessa ne sarebbe uscita prima che le pattuglie fossero riuscite ad arrivare in tempo utile….cmq bravissima e coraggiosissima…… per il resto giusto i tempi tecnici e per natale le sig.re saranno gia’ a casa…. sono gia’ curioso di leggere il ricco elenco di difensori di notevole spessore proveniente dal foro di ancona pronti ad assisterle……..come sempre succede…….
Da Pescarese conosco il problema degli zingari e mi stupisco che ancora li facciamo rimanere in Italia dato che si sa che vivono di questo….. furti elemosina e spaccio di droga !!!!!!
@Bruttu Inzettu, non ti sbagli affatto, in toscana è molto diffuso quel cognome, e se ti va di fare questo giochetto, metti il cognome che ipotizzi tu sulla stringa di ricerca cognome su questo link e guarda la distrubuzione. http://cognomi.sapere.virgilio.it/it_map.php
Nella nostra regione è concentrato nel confine marche abruzzo, pochi in provincia di ancona quasi nessuno in provincia di macerata. Fatto sta che oramai questi sono Italiani, ma il loro DNA non cambia.