di Laura Boccanera
Per anni è stata la bomboniera del commercio delle Marche, frotte di acquirenti arrivano da tutta la regione per fare shopping nelle boutique di Civitanova, attratti anche dal mercato del sabato, dove spesso chi aveva la bancarella era un imprenditore della calzatura o aveva laboratori di maglieria artigianale. Poi c’era Corso Umberto I, invidia e vanto della categoria, con vetrine addobbate e merce lussuosa e con pregevoli finiture. E allora abbiamo provato a fare un giro anche a Civitanova confrontando prezzi e prodotti e comparandoli alle boutique di Macerata (leggi l’articolo). Abbiamo girovagato tra i negozi più glamour, sebbene negli ultimi anni siano cresciuti a livello esponenziale le catene in franchising per l’abbigliamento con prezzi sicuramente più competitivi e alla portata di tutti. Ovviamente la qualità e la gamma di prodotti proposta è differente. E tra Corso Umberto I e Piazza XX Settembre la cifra più alta riscontrata tra i prodotti in vetrina è di 530 euro per un cappotto da donna, la più bassa (si fa per dire) 75 euro per una bandana. Ma a dire il vero, ciò che colpisce maggiormente è che, in un periodo di acquisti natalizi, alcuni negozi “bene” della città non espongono affatto i prezzi in vetrina. Li abbiamo cercati minuziosamente, sperando fossero nascosti o poco visibili, invece proprio niente, né cartellini, né cifre scritte a mano, lasciando i clienti nell’ignoranza di quanto possa costare quel maglione da uomo in lana colorata o quel pantalone griffato a costine di velluto.
Queste le cifre riscontrate:
Negozio 1: maglione Manoush 345 euro, cappello 135 euro
Negozio 2: guanto 185 euro
Negozio 3: piumino donna 270 euro, stivale 265 euro, pantalone donna 195 euro
Negozio 4: abito lungo da sera 402 euro, giacca damasco 252 euro, pantalone 241 euro
Negozio 5: Cappottino 59.99 euro, maglia 39.99 euro, gonna 19.99, scarpe 39.99
Negozio 6: camicia uomo 85 euro, giacca alamari uomo 219 euro, cravatta 55 euro, sciarpa 69 euro, cuffia 29 euro
Negozio 7: pelliccia donna sintetica 390 euro, abito 248 euro, bandana 75 euro, scarpa decollete 245 euro
Negozio 8: cappotto 530 euro, abito donna 240 euro,
Negozio 9: portafoglio 215 euro, borsa donna grande 365
Negozio 10: jeans uomo 199 euro, maglione uomo costine larghe 160 euro, camicia uomo 120 euro.
***
Queste invece le cifre riscontrate nei negozi del centro storico di Macerata:
Negozio 1: Cappottino 135, maglia 125, jeans 165, cuffia 45, scarpe 210, gilet 199, maglia 180, jeans 125, scarpe 230.
Negozio 2: maglia 64, collana 58, golf 64, tuta 68.
Negozio 3: camicia 350, abito 1.230, sciarpa 300, scarpe 495, cravatta 100, pantalone 297, camicia 280, sciarpa 200, cappotto 1.230, pantalone 340, maglia 340.
Negozio 4: jeans 286, scarpe 365, polo 70, cardigan 199, cuffia 55.
Negozio 5: poncho 320, maglia 125, camicia 155, jeans 135, cappello 48, tuta 298.
Negozio 6: jeans 190, camicia 135, foulard 95, Montgomery 450.
Negozio 7: cappotto 359, giacca 365, pantaloni 149, maglione 179, giubbotto 420, scarpe da 129 a 159.
Negozio 8: Giacca 199, camicia 69.
Negozio 9: canotta 59, pantalone 39.99, abito 79.99, scarpe 49.99.
Negozio 10: piumino 287, abito 139, cappottino 156, maglia 178.
Negozio 11: stivale 295, scarpe 280. abito 230, cappotto 350, collana 65, collo pelliccia 180.
Negozio 12: collo pelliccia 265, capospalla 1.195, abito 225, stivali 435, giaccone 930, borsa 575, cappotto 398.
Negozio 13: portafoglio 231, foulard 125, collana 155.
Negozio 14: abito 2.200, scarpe 799, camicia 755, borsa 1.450.
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prezzi assurdi se si considera che il più delle volte l’etichetta non riporta la scritta made in italy..ma alla fine anche se lo riportava sempre di prezzi assurdi stiamo parlando!!!
più che un articolo mi sembra uno spot commerciale pro civitanova e contro macerata.
Non potete fare simili paragoni perchè ogni negozio, apparte i franchising, è diverso dall’altro !!!
Un negozio tipo Di Pietro o Coltorti o Attimi offrono marchi e prodotti di altro livello rispetto ad altri (questo non significa che gli altri negozi vendono cose di secondo ordine perchè i prezzi sono fissati da molteplici varianti) e dunque non potete fare un raffronto simile.
Ci mancava che scrivevate che nei bar di civitanova il caffè costa 75 centesimi mentre a macerata 95 !!!!
A mio avviso è un articolo ridicolo perchè si paragonano tutti negozi diversi tra loro e comunque facendo così non fate altro che penalizzare il commercio in città…. ma questo si sa che è una brutta abitudine di molti maceratesi !!!
Parlate di argomenti senza cognizione di causa e senza considerare tanti fattori che probabilmente non conoscete.
Mi meraviglio come i commercianti di Macerata non vi abbiano ancora messo le mani addosso…. forse perchè sono occupati a lavorare per pagare gli stipendi le bollette e gli affitti invece di scrivere cazzate del genere !!!
Sig. Clerico, per carattere di norma evito di polemizzare, tenendo fede ald uno dei principi che hanno sempre guidato il mio fare negli anni di vita fin qui trascorsi e cioè che il libero pensiero ed il libero fare anche se non condivisi siano uno dei diritti fondamentali che l’uomo inteso come genere e perciò femminile e/o maschile di sesso abbia.
Però l’evidenza non và negata Macerata ed il so centro ha caratteristiche che Civitanova non ha.
E’ per ragione probabilmente dell’essere Comune Capoluogo che mostra un’ apertura (e qui il disconoscimento della parola) di chiusura verso la moltitudine che potrebbe popolarla.
Ho spesso scritto che per popolare il centro per prima cosa bisogna rendere attrattivi i negozi che lo popolano, , altro che macchine (spesso di grossa taglia) che percorrono le sue viuzze pomposamente chiamete “corsi”.
Possiamo dire di tutto e possiamo inventarci altrettanto , parlandoci addosso da soli, ma l’articolo evidenzia quello che tantissimi cittadini con il portafoglio in mano sanno, 3 lt. di benzina/gasolio di costo = 6 € Macerata/Civitanova M. andata e ritorno, mentre il risparmio sulla spesa per abbigliamento molto di più …………………W lo shopping a Civitanova e limitrofi!!
Per sopravvivenza naturalmente.
trovo vigliacco e infame continuare con questi patetici articoli se non altro per buon gusto verso una categoria che stà affrontando una tremenda crisi e lo fà lavorando 7 giorni su 7 da un mese magari anche senza percepire uno stipendio ma si sà i cog…@@ sono sempre due e l’autore dell”articolo dell’altro giorno ha subito trovato il suo gemello……………. mi sapete dire che vuol dire per esempio scarpe euro tot!?!?!? che scarpe quale marca che modello!!?!?!? che comparazione è? neanche alle elementari……………poi negozio 2 con solo un paio di guanti……. poteva trovarne un altro almeno……. oltre che poco capace anche pigra………… credo che Montanelli avrebbe preferito trascorrere la vita a cambiare cateteri che essere iscritto al vostro stesso Albo , premettendo di non essere un commerciante di vestiti da pistacoppo doc posso solo dire, scherzando, che piuttosto che portare i miei soldi alli pescià, preferisco andà in giro come peppe lu lupu visto che a macerata i vestiti non si possono più comprare perchè troppo esosi………….
Senza un confronto sullo stesso paniere, l’articolo….è da giornalino parrocchiale (sempre con rispetto parlando verso i giornalini parrocchiali).
Non entro in merito al contenuto dell’articolo. Voglio solo dire che sono solidale con i commercianti di qualsiasi centro storico. A prte l’economia produttiva e la sopravvivenza individuale e familiare data dal commercio, cosa sono diventati i nostri centri storici senza quei negozi, quelle vetrine illuminate?
I CENTRI STORICI SENZA I COMMERCIANTI SONO MORTI, MORTI STECCHITI.
A Macerata c’è un po’ di vita per l’Università e per gli uffici comunali e provinciali. Senza ciò, Macerata sarebbe peggio di Porto Civitanova.
Al nostro piccolo commercio stanno dando il colpo mortale, oltre che dalla politica e dai centri commerciali, pure i Cinesi. Oltre aver danneggiato i piccoli artigiani e il lavoro a domicilio con le loro fabbrichette schiaviste e incontrollate, i Cinesi stanno aprendo negozi dappertutto.
Adesso si stanno dedicando pure ai bar citadini… Mi dicono che il bar della Tenda Rossa nella zona industriale di Corridonia e il bar del Teatro Velluti nel centro storico di Corridonia siano diventati cinesi… A quando l’acquisto dei negozi di alimentari? Da dove vengono tutti questi soldi? Ci facciamo invadere impunemente da tutte le loro merci, spesso di bassa qualità, o – peggio – fatte con materiali pericolosi per l’incolumità e per la salute… Avviene ciò perchè poi i nostri imprenditori investono in Cina o vendono i loro costosi prodotti ai Maoisti del Celeste Impero?
Pure nell’inutilità della mia azione, ho dato ordine che in casa e nel vestiario non ci siano prodotti Made in China. Ma chi ha 500 euro di pensione non può fare ciò che io faccio.
Ormai, siamo vittime del “Pericolo Giallo“, come aveva vaticinato Mussolini quando di Cinesi all’epoca erano solo 300 milioni.
@ Massimo… è proprio il tuo calcolare avidamente ogni centesimo l’aspetto caratteristico di ogni maceratese che finora non ha portato benefici economici alla nostra economia locale.
Se siamo arrivati a questo sia a livello di prezzi che di presenze nel nostro centro è anche per questa mentalità.
Come ho già scritto sopra ti ripeto che se vado a vedere negozi con firme importanti a Macerata e li paragono a negozi più popolari a Civitanova deduco quello che molti possono dedurre ovvero che a Civitanova i prezzi sono più competitivi e quindi conviene andare lì a far compere….. senza pensare che i negozi in questione sono diversi tra loro.
Purtroppo è per gente come te che molti scappano dal centro andando a comprare fuori Macerata arricchendo altre città e riducendo la nostra economia in fin di vita.
Dopo non stupitevi se non meritiamo di essere Provincia…..
Ognuno è libero d comprare dove vuole per carità ma fare un articolo discriminatorio e contro i nostri concittadini commercianti mi sembra proprio di basso livello….. anche perchè ricordiamoci che il 90 % dei commercianti di Macerata sono nostri vicini di casa amici conoscenti …… insomma….. MACERATESI !!!
I prezzi sono sviluppati in base a moltplici varianti e non da una maggiore avidità della persona e se continuaimo ad andare fuori a far compere sarà sempre peggio credetemi !!!
Pensavo che Cronache Maceratesi significasse ‘cronache della provincia di Macerata’. Ma ogni campanilismo, che intendo come bassa qualità culturale, e di cui l’ autrice non è nuova, declassano a zero la qualità del giornale. E non per campanilismo, non saprei come definire un articolo che attacca i commercianti in questo periodo di crisi. Potrebbe invece la signora far notare,che posteggiare a Macerata costa MINIMO 30 cent, mentre a Civitanova trovo posteggi gratis, tanto per fare un esempio. Pensi ad essere propositiva e ad attaccare i veri problemi, il campanilismo fa comodo alla politica per nascondere i propri problemi.
E comunque, nella tipica contraddizione, è poi festeggiare il giornale al Gatto Blu…
@ massimo…. poi mi parli di evudenza di vantaggi economici nel comprare a Civitanova anziché a MC ……ma de che ?!
Se vado a comparare i negozi che dico io e facessero come tu proponi allora credimi che sarebbero io Civitanovesi a venira a Mc e non viceversa !!!
Non si possono paragonara negozi diversi tra loro è assurdo e impossibile !!!
Se cmq vuoi spendere ancora meno c’è il negozio di cinesi in corso cavour….. vedi che se paragoni quello a qualsiasi negozio italiano di civitanova resti di sicuro a far compere a Mc !!!!
Il costo di un capo di abbigliamento è ovunque uguale…..al nord, al centro ed al sud…..nelle grandi città….vi sono semplicemente più opportunità di scelte…i negozi RAGAZZERIA che andavan di moda negli anni 80…avevano i medesimi prezzi in CORSO GARIBALDI a MACERATA ed in VIA SPARANO a BARI…negli anni 80…le BORSE di VERA TOLFA…(non sò se qui erano NOTE)….costavano dalle ventimila lire in su….le borse GHERARDINI che all’epoca andavano per la maggiore costavano dalle 80-1OO MILA LIRE IN SU’….inizi anni 80…le borse GHERARDINI all’epoca …a MACERATA erano vendute credo da TRAVAGLINI o da ANTOLINI…nulla vi è di NUOVO sotto IL SOLE ….
Articolo di una banalità imbarazzante!…
Cosa si vuol dimostrare? Civitanova più conveniente di Macerata? Falso!
Macerata più conveniente di Civitanova? Altrettanto falso!
I confronti si fanno sul medesimo articolo della medesima marca, stop! come diceva qualcuno/a sopra, sul medesimo paniere…
Semmai si poteva favorire una riflessione sul perché certe piazze sono preferite dalla clientela, e per quali motivi semmai…
Per motivi logistici e di comunicazione, Civitanova è senz’altro più raggiungibile, si parcheggia a ridosso del centro, etc…e questo crea “traffico” commerciale, gente che gira, movimento, interesse, e di questo ne ha goduto senz’altro l’offerta commerciale.
Sono aumentati i franchising (di ovvia dubbia qualità) ma i tantissimi negozi “storici” di qualità e prestigio vi assicuro che ci sono ancora, eccome!
Negli anni passati non avevo certo problemi a venire a comprare degli articoli di indubbia qualità a Macerata perchè non li trovavo a Civitanova…ora non è più così, l’offerta commerciale civitanovese si è saputa adeguare e negli anni ha colmato alcune lacune…
Ergo, se fossi di Trodica di Morrovalle o Corridonia o M.S.Giusto sarebbe molto più semplice e stimolante raggiungere Civitanova anzichè Macerata…
Avrei preferito quindi leggere un articolo stimolante una riflessione sul cosa (e come) possa aiutare il commercio di Macerata, al di là del dire che “le mutande civitanovesi sono pù convenienti dei cappotti maceratesi”!!!
Saluti da un civitanovese che non si faceva (né si fa tuttora) problemi a comprare nell’ “aristocratico” capoluogo.. 😉
Sig. Clerico capisco che la tendenza ad urlare forse le appartiene come quella di etichettare (tanto per essere in tema di abbigliamento) comunque non ho vergogna di essere, alla pari dei commercianti in genere, attento al mio tornaconto. Altrimenti dovrei chiedere alla categoria di rinunciare a qualche percentuale nell’arco dell’anno solare ed evitare così banalissimi -70% in occasione di saldi che mitigano e corrispondono a volte ai prezzi sempre esposti nei negozi che sembra anche Lei frequentare (vedi corso Cavour ma anche via Roma ecc.ecc.).
La scelta che nel terzo commento fa indica che consapevolmente al centro hanno deciso di essere elite e conseguentemente rivolti ad una platea più ristretta.
Scelta che non condivido ma che rispetto, come vorrei essere rispettato per il mio dignitosissimo piccolo portafoglio.
Ps.
Probabilmente per ragioni diverse dalle mie , altri concittadini, o scelgono di non vestire o scelgono comunque altri lidi dal momento che le polemiche nascono dal fatto che la lamentela è accesa.
@Massimo….. mi sa che non mi sono spiegato ….. nel centro di Macerata ci sono si negozi costosi come i sopra elencati ma ce ne sono tanti altri e sono la maggioranza dove la merce costa molto meno quindi la scelta può ricadere su più articoli regalo.
Se Macerata viene etichettata come una piazza dove ci sono negozi con merce costosa tutti gli altri negozi con prodotti più economici verranno penalizzati.
Non sto criticando il fatto che una persona debba spendere per forza più del dovuto o delle proprie possibilità….. dico solo che scrivendo articoli del genere una persona deduce cose errate !!!
Chi viene penalizzato da un articolo simile ???…. tutti i commercianti che lavorano con orari continuati estenuanti e che vendono articoli accessibili a chiunque !!!
Non meravigliamoci poi se chiudono negozi storici come Tom Giocattoli o se addirittura la Denny Rose Outlet deve chiudere !!!….. perchè lì di sicuro i prezzi sono accessibili e la merce di buona qualità…. solo che purtroppo per loro si sono inseriti in un contesto commerciale morto (il centro di Macerata) e che quindi sono stati costretti a chiudere !!!
Se i politici maceratesi non fanno niente per la ripresa economica della città …. non ci mettiamo anche noi a distruggere la vita di altri commercianti che come noi tutti….. LAVORANO !!!
Basta usare la testa e capire che come in ogni centro storico ci sono negozi dove si spende di più e altri dove si spende di meno ….. quindi BASTA RACCONTAR FAVOLE ALLA GENTE !!!!