Un tappeto di guano di storni accoglie le centinaia di visitatori che ogni giorno si recano all’ospedale di Macerata. A parte il pessimo odore che la sostanza rilascia, non pochi nelle ultime settimane sono stati quelli che sono scivolati rischiando anche, in brutte cadute, di farsi male seriamente. Sicurezza a parte, anche l’igiene ne subisce gravi conseguenze. Dopo aver camminato sul marciapiede molti infatti entrano all’interno dei reparti portando con sè ciò che la sostanza contiene. Tra l’altro anche la ringhiera che è indispensabile per chi ha difficoltà negli spostamenti è completamente imbrattata.
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Per quanto riguarda l’igiene io direi che non dipenda tanto dagli escrementi dei poveri uccellini ma da chi non pulisce le strade e dalla gente maleducata che non si pulisce le scarpe prima di entrare in ospedale.
Un vivo ringraziamento ai “verdi” ed “ecologisti” che non fanno prendere provvedimenti per evitare un simile sconcio…!!! Non serve ucciderli, ma allontanarli è possibile con mezzi idonei, come fanno i contadini per allontanarli dalle vigne e ulivi !!! A Roma usano dissuasori sonori e funzionano… bastava vedere Geo & Geo !!! Non vengono allontanati al 100 %… ma all’80/90 % funziona !!! E’ la volontà che manca !!!
fate chiamare ambientasti e verdi
emergenza anche davanti casa mia,non faccio altro che lavare la macchina….
dal giornale della protezione civile:
Roma, nuova tecnologia contro gli storni
Nella Capitale si sperimenta un nuovo servizio per allontanare gli uccelli. Le prime operazioni nel rione Trastevere
Giovedi 22 Novembre 2012
Sembra la lotta di Don Chisciotte contro i mulini a vento. Eppure sembra funzionare. Chi conosce Roma evita accuratamente di parcheggiare in alcune zone della città in primavera e in autunno. Soprattutto sotto i platani e i pini marittimi. Il motivo è presto detto: nella Capitale soggiornano milioni di uccelli, e raccolti in stormi sono in grado di coprire letteralmente di guano qualsiasi cosa in pochi secondi. Un problema per i pedoni, gli automobilisti, e per chi ha in carico la pulizia delle strade. Con implicazioni anche dal punto di vista sanitario.
In questi giorni a Roma è partita un’innovativa campagna di allontanamento, che utilizza la tecnologia per tentare di allontanare gli storni dal centro cittadino. I primi interventi, promossi e coordinati dall’assessorato all’Ambiente di Roma Capitale, sono stati effettuati nel rione di Trastevere. Dureranno fino a marzo. Gli operatori del comune utilizzeranno la tecnica del distress call che consiste nel diffondere attraverso megafoni amplificati, all’interno dei dormitori, il particolare verso emesso in natura dagli storni che si trovano in situazioni di pericolo. Questo dovrebbe far fuggire i volatili.
Da verificare però l’efficacia nel lungo periodo: gli uccelli cittadini, o anche i migranti che passano per i grandi poli urbani, ormai sono abituati a convivere con il traffico e i rumori della città. Se inizialmente il rumore prodotto dal distress call può risultare una novità, nel giro di qualche tempo potrebbe essere relegato ad uno delle migliaia di suoni che avvolgono Roma.
Il problema dov’è? Ci sono ambientalisti e ambientalisti. C’è quello che dice che non bisogna toccare nulla del sottobosco della Selva dei Bandini all’abadia di Fiastra, che un tempo i contadini pulivano per fare legna, per cui basterebbe un cerino per distruggere tutta la selva centenaria.
C’è quello che mette le cornacchie contro i piccioni, col risultato che le cornacchie, oltre a portare le malattie come i piccioni, si mangiano uova e piccioncini appena nati e poi vanno a saccheggiare i nidi degli altri uccelli.
C’è chi cattura i piccioni con trappole per farli poi sopprimere nelle camere a gas, a costi proibitivi.
E via dicendo… Ma per gli storni, credo che il problema sia come quello dei piccioni: che fare?
La soluzione sarebbe semplice… Piccioni e storni temono la morte ed evitano il pericolo di morire, come tutti gli altri animali, uomo compreso… con l’esclusione del politico, che naviga imperterrito verso la probabile mattanza, credendo di essere immune dalla rabbia del comune cittadino bove, che sembra si lamenti solo per lo sterco degli storni…
Nella notte di Capodanno, quando si fanno i fuochi d’artificio, io ne sparai uno verso un cornicione dove dormivano da sempre i piccioni, che rimpivano di sterco la strada sottostante, con somma disperazione dello spazzino che ogni due giorno doveva pulire e disinfettare.
Ebbene, alla botta, i piccioni fuggirono e non si fecero vedere per due giorni…
Quindi, per risolvere il problema degli storni dell’ospedale, due sane doppiettate per due, tre giorni di seguito mentre sono appollaiati e vedrete che gli storni se ne ritoneranno in campagna.
Per i politici sarà più problematico.
faccio presente che l’emergenza non è solo all’ospedale ma anche nella zona della stazione dove risiedo e in corso cairoli nei pressi della chiesa del sacro cuore dove ormai da giorni i tordi stanno creando un vero disagio (macchine da lavare ogni due giorni per evitare la corrosione della carrozzeria,non si può stendere il bucato all’esterno, gli intonaci dei palazzi sono ormai compromessi, escrementi ovunque, puzza…per non parlare della questione igiene…) Va detto che gli addetti della smea non sono affatto responsabili della mancata pulizia in quanto, pur provvedendo a pulire i marciapiedi le strade ogni giorno (peraltro con grande coraggio, perche vi posso assicurare, avendoli visti all’opera, che la cosa non è affatto piacevole) vi sono talmente tanti tordi che in poche ore la situazione torna al punto di partenza. In comune mi è stato riferito che attualmente non si sa come poter risolvere il problema…la mia impressione è che comunque non si sia neppure stato fatto un tentativo…la situazione sta diventando intollerabile.
daiiiiiiiiiii
che notizie
Se volete un’analisi chiara, concisa ed affidabile leggete il commento numero 7 di Eleonora Bianchini: è perfetto. Sottoscrivo per la zona stazione. Sono costretto a parcheggiare ormai sempre più lontano per avere la macchina un po’ meno imbrattata…
Speriamo che chi di dovere prenda qualche provvedimento.
Saluti
Ma gli scorsi anni era diverso??
Perchè ci sarbbe da capire, casomai fosse la prima volta, perchè stormi e stormi si sono allocati nella zona di Macerata…
Sono in transito?
Non sono volati verso i climi caldi e quindi ora svernano da noi?
Qualcuno ne sa qualcosa?
@ Rapanelli
Se continua così (e notizi adi questi giorni che la crisi perdurerà anche per tutto il 2013) tra poco comincierà la caccia al cinghiale politico e al tordo portaborse….
@ Gianfranco Cerasi. Tu sai meglio di me cosa significa non riuscire a portare la pagnotta a casa. La crisi continuerà pure nel 2014 ed io sono terrorizzato dal futuro, non per me, ma per i tanti cittadini al limite della sopravvivenza e della sopportazione.
Quando qualcuno parla di Verdi e di ambientalisti, deve distinguere tra Verdi e ambientalisti calati nella realtà e Verdi e ambientalisti terorici, ossia dei burocrati dell’ambiente, quindi “cretini medi”, come li definiva Salvador Dalì.
Avete visto come gli pseudo ambientalisti hanno ridotto la montagna dove nulla si deve toccare della Natura? Per millenni i montanari e gli allevatori governavano la montagna, la sfruttavano e la montagna rimaneva viva. Avreste dovuto ascoltare la poetessa Joyce Lussu quando parlava della gestione della montagna da parte degli antichi montanari…
Quanto agli storni, questi volatili portano enormi danni in agricoltura quando si posano sugli ulivi o nei campi. I contadini dovrebbero difendere il loro lavoro a suon di doppiettate…
@ giorgio rapanelli
Mi è molto piaciuto il libro di Quattrocchi, letto con 40 anni di ritardo: che possa essere fonte di ispirazione per cambiare il Paese??