Pantana: “Gli uffici amministrativi tornino nel centro storico”

Il consigliere del Pdl sottolinea la necessità di ripensare la città anche in virtù dei cambiamenti che nei prossimi mesi potrebbero portare all'accorpamento delle agenzie delle entrate e del territorio e alla chiusura di Prefettura e Questura

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Deborah Pantana (Pdl)

Da Deborah Pantana, consigliere comunale del Pdl Macerata, riceviamo:

«L’urbanistica materia del contendere tra Sindaco da una parte e consiglio comunale dall’altra, è sempre al centro del dibattito politico della nostra città, lasciando però da parte un punto qualificante e questione antica: la politica deve “disegnare” la città applicando un modello prestabilito o deve piuttosto assecondare il farsi autonomo della città attraverso, in particolare, la collaborazione tra pubblico e privato? Il confronto ideologico tra le due concezioni si è poi sfumato in questi anni nella nostra città in quanto l’impressione è che l’urbanistica sia stata usata come un mezzo di potere, snaturando la sua preminente funzione principe di strumento di buon governo capace di visione e di decisione. Per questo motivo ritengo che in questo momento vista la situazione nazionale di crisi, vista la difficoltà del settore dell’edilizia, le opportunità di rilancio e di sviluppo per Macerata si stiano allontanando. In questo contesto non va dimenticata la politica che oggi non riesce ad essere decisiva perché “il caso Provincia” né è un esempio tra tutti: forse perderemo il ruolo istituzionale di capoluogo con la conseguenza di perdere tanti uffici centrali. Cosa ne faremo dei palazzi della Prefettura, della Questura, stiamo pensando a cosa succederà al nostro centro storico? Inoltre sembra che l’agenzia del territorio (ex catasto per intenderci) e gli uffici dell’agenzia delle entrate dovrebbero trovare una nuova collocazione che li veda insieme, così come sarebbe da ripensare ad un nuovo tribunale o gli uffici del giudice di Pace se alla fine saranno accorpati a favore di Macerata. Da queste situazioni emerge quindi un quadro che in qualche maniera dovrebbe imporre alla nostra amministrazione di rivedere molte delle scelte fatte in passato, una su tutte quella di delocalizzare gli uffici ad esempio a Piediripa, a favore invece di un nuovo piano di sviluppo che questa volta valorizzi il cuore della nostra città: il centro storico. Non possiamo più permetterci di far fuggire interi comparti amministrativi in zone dove sarebbero ben allocati invece esclusivamente dei nuovi insediamenti produttivi: commerciali e artigianali, favorendoli anche con delle politiche tariffarie più vicine alle esigenze dei nostri imprenditori.
Se questo non verrà fatto Macerata sarà destinata a svuotarsi completamente a favore di altre realtà vicine, lasciando interi edifici al degrado più totale.
Un nuovo centro propulsore di attività che oltre a ridare attrattiva al centro sarebbe l’ideale anche per far ritornare nuove coppie giovani a vivere a Macerata e l’economia cittadina riprenderebbe un giro commerciale ormai spento da anni. Quindi più che pensare se far entrare o meno le macchine in centro storico, bisognerebbe progettare una nuova idea di Centro Storico allargato per Macerata che sappia ridare vita alla nostra città».



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