di Sara Santacchi
Il Matelica dopo aver travolto la Cingolana con un 6-1 che lascia poco spazio alle parole, si tiene bel salda in vetta, allungando le distanze sulle dirette inseguitrici. Uno show il suo, in cui tutto il gruppo ha avuto il suo spazio e i suoi meriti e nel quale il neo arrivo, l’attaccante Staffolani, è riuscito a mettere a segno il primo gol davanti al proprio pubblico, portando a 3 le sue reti, considerando anche la Coppa Italia, in quattro partite.
Staffolani, al di là del risultato, come valuta la partita contro la Cingolana?
«Queste gare sono tutt’altro che scontate e quando si affrontano non si sa mai cosa può succedere e con quale motivazione l’avversario possa scendere in campo, quindi è bene affrontarle sempre al massimo, come abbiamo cercato di fare, per evitare cali d’attenzione e, magari, non ricommettere delle piccole leggerezze».
Nonostante sia arrivato da poco, ha già messo a segno 3 reti…
«Si, non si può che essere contenti quando si fa gol, ma soprattutto se si riesce a dare il proprio contributo alla squadra, al di là del riuscire a centrare la rete».
Lei ha giocato sempre tra i professionisti, come si trova a Matelica?
«Molto bene. Devo dire che è stato un passaggio quasi inavvertito dal momento che si tratta di un ambiente ben organizzato, ambizioso e disponibile. Avevo sentito parlar bene di questa realtà, ma non avrei mai pensato così tanto. È anche un ambiente familiare che pensa tanto al gruppo, quindi tutte queste componenti messe insieme mi hanno fatto assolutamente trovare a mio agio».
E con lo spogliatoio?
«Ecco, anche sotto questo aspetto molto bene. Posso parlare soltanto positivamente dei miei compagni di squadra, ma, dopo aver girato diversi posti, era l’aspetto che mi preoccupava di meno, forse, perché sono il primo a cercare subito di entrare in sintonia con il gruppo».
Un’ultima domanda, dove volete arrivare?
« Io concordo in pieno col pensiero del mister di pensare partita per partita perché è così che si affrontano i campionati. Mancano ancora venti partite quindi c’è ancora tanto da fare ed è giusto che si continui con lo stesso atteggiamento avuto finora».
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