Non ci sono stati gli scontri che si sono registrati nelle maggiori città italiane alla manifestazione, organizzata dalla Cgil, contro le misure di austerità varate dal governo. In piazza Salvo D’Acquisto a Piediripa sono giunte un centinaio di persone, pensionati, disoccupati, precari e studenti: tutti delusi dai provvedimenti varati dal governo Monti, colpevoli di aver aggravato la crisi in un momento economico recessivo. “Non possono pagare sempre i soliti noti. I professori che sono al governo dovrebbero cominciare a scendere un po’ più tra la gente e rendersi conto delle condizioni di lavoro in Italia: non si può far lavorare fino a 70 anni chi lavora in un cantiere, chi è in catena di montaggio, è una situazione inaccettabile” esclama dal palco Aldo Benfatto, segretario provinciale della Cgil. Anche la condizione del pubblico impiego e della sanità è nel mirino del sindacato, che attacca: “ancora una volta le scelte dure ricadono sui lavoratori dipendenti. I tagli continui annunciati dal ministro Balduzzi colpiscono la sanità, che è un servizio sociale” conclude Benfatto, che ha espresso preoccupazione per la notizia secondo cui anche l’Acom, azienda di eccellenza con sede a Monteosaro, avrebbe intenzione di licenziare alcuni lavoratori. Oltre all’allungamento dell’età pensionabile, alle pensioni sempre più risicate (“facciamo da ammortizzatori per i figli e per i nipoti”, spiega il pensionato Mario Grassetti) e ai tagli per la spesa pubblica, a preoccupare è soprattutto la precarietà.
“Non è possibile districarsi nella miriade di contratti atipici e precari – dice Elisabetta Ballini, lavoratrice alla Malagrida – abbiamo paura di non riuscire a fronteggiare anche la minima spesa”. “Con la manovra del governo perderò 1.000 euro netti su un reddito lordo che arriva a 11.000 euro con la disoccupazione” spiega Sergio Tartari, lavoratore precario dello Sferisterio, che lamenta anche la mancanza di investimenti per gli interventi di manutenzione necessari al simbolo di Macerata. Molti i politici presenti all’incontro, tra i quali l’ex vicesindaco di Macerata, Lorenzo Marconi, il consigliere provinciale Daniele Salvi e quello regionale Francesco Comi: nel corso della manifestazione sono state anche raccolte firma per la salvaguardia dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori.
(Foto Cronache Maceratesi – Vietata la riproduzione)
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
che pagano sempre i soliti si sa e lo sanno anche loro.. pensiamo di fare altro o ci limitiamo a dire le stesse..che non vanno da nessuna parte…
Infatti, pagano sempre i soliti. Perchè non pagate voi? Voi che incassati miliardi e miliardi di euro e non siete tenuti nemmeno a redigere un bilancio. Voi che potete licenziare chi, come e quando volete senza temere l’art. 18. Voi che avete avallato e anzi richiesto alla classe politica proporzionalista, corrotta e ignorante iniziative scellerate che hanno sperperato denaro pubblico, ma che vi hanno fatto ingrassare sempre più. Gli scioperi peggiorano solamente la situazione del paese facendo abbassare ancora di più il prodotto e quindi il gettito fiscale, ma servono a voi per farvi forti e coraggiosi difronte a masse di fedelissimi.
CAPITOLO ART.18: non tutti sanno che l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (quello che prevede il reintegro per un licenziamento senza giusta causa) non si applica a sindacati e partiti (nemmeno quelli comunisti). I sindacati e i partiti suddetti fanno la morale, scioperi, aizzano folle, adunano folle sterminate (con i nostri soldi), inveiscono contro ministri, piangono e commuovono in televisione, ma si dimenticano o meglio, non toccano quell’argomento, che l’art. 18 non si applica a loro appunto. Possono licenziare quando e come vogliono ( vedere il link qui sotto) senza temere il reintegro da loro tanto sbandierato. Legge numero 108 del 1990, articolo 4: l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori «non trova applicazione nei confronti dei datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fini di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto».
Mi chiedo allora perchè l’art. 18 vale per un imprenditore che lavora e fa lavorare, crea ricchezza, paga le tasse, paga tutto e non vale per questi signori.
BASTA SINDACATOCRAZIA.
http://www.laltraagrigento.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3762:i-sindacati-incassano-177-milioni-di-euro-al-mese-diano-un-contributo-anche-loro&catid=38:inchieste&Itemid=416
http://www.ilgiornale.it/news/interni/cgil-pretende-larticolo-18ma-non-i-suoi-dipendenti.html
http://www.ilquotidianoweb.it/news/il-quotidiano-della-calabria/353115/Cosenza–Cgil-condannata-dal-giudice-del-lavoro–Pagava-un-dipendente-250-euro-al-mese-in-nero.html
@ Simone Carancini.
Quelli che abbiamo ascoltato sul video sono la solita cinghia di trasmissione, un tempo, del PCI-PSI, oggi del PD-SEL e limitrofi.
Ce ne fosse stato uno – dico UNO – che avesse detto: “Siamo vittime di un governo tecnico, sostenuto dal PD…”
Qualche altra persona si lamentava delle basse pensioni, o degli stipendi da fame, o della disoccupazione. Ma nessuno che abbia detto: “Noi siamo nella merda, mentre i parlamentari del PD, SEL, e limitrofi, PDL, UDC e limitrofi, in Parlamento, in Regione, in Provincia, in Comune magnano come porci e si fanno pensioni d’oro, alla faccia di noi coglioni che ce li abbiamo mandati.
Questi qui sono rimasti con le “idee fisse” che il Partito agisce sempre bene per i loro interessi. Al pari dei Compagni cinesi, nel cui Partito Comunista Cinese se magna come porci e se qualcuno del popolo si lamenta viene messo a tacere con le armi o spedendolo nei gulag.
Ripeto: per fortuna che c’è il Movimento 5 Stelle che fa venire gli incubi a questa massa di magnaccia della Casta politica tutta, la cui affermazione nel 2013 servirà ai politici onesti e capaci di fare fuori dai rispettivi partiti i disonesti e gli incapaci, onde fare ritornare la politica in etica.
@ Pigi78.
Parole sagge, sane e sante.
Questa partitocrazia è un cesso che sta debordando. Proprio adesso mi ha telefonato un collaboratire per dirmi che per il sindaco Carancini una priorità di spesa è lo svincolo di San Claudio della superstrada. Ovviamente, perchè devono essere pagate le “cambiali” in sospeso per Valleverde. La più grossa fregnaccia che questa gentaglia ha partorito in una zona per niente idonea; la stessa mentalità che ideò la strada di scorrimento che doveva passare sotto le Fosse all’epoca d’oro della DC.
Questi soldi, che il Comune di Macerata dovrebbe pagare, insieme alla Provincia e al Comune di Corridonia, sono per soddisfare gli appetiti dei soliti noti magnaccia di imprenditori e di speculatori sulle aree, sostenitori della Sinistra DC, oggi nel PD, mentre il popolo maceratese, provinciale e corridoniano si priva di tante cose. Altro che il Movimento 5 Stelle qui ci vuole!!!
Qui ci vuole il forcone per infilzare nel sedere questa banda di magnaccia imperterriti.
@rap
Grillo renda pubbliche, nel suo Blog, le ultime denuncie dei redditi e con esse la provenienza degli stessi.
Al Grillo Politico la sua nuova attività ha fatto triplicare i guadagni! Attenzione si parla di MLN di EURO!