di Alessandra Pierini
Mentre il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione della giornata mondiale contro il cancro e dopo i tagli alla sanità annunciati dal Governo, sollecitava a salvaguardare il sistema sanitario nazionale, importante conquista italiana, la Cgil e la Cisl Maceratese denunciano l’assalto della Giunta regionale all’Area Vasta 3.
Incriminata una delibera approvata dagli amministratori regionali nei giorni scorsi in cui si recepisce la spending review nazionale e in cui si ridisegna la geografia della sanità marchigiana dividendola in aree geografiche omogenee per motivi orografici e socio economici. Le reti individuate sono Marche Nord (comprende anche l’Ospedale di Urbino), Area Metropolitana (riguarda Ancona, l’azienda ospedaliero-universitaria e gli ospedali di Senigallia e Jesi), l’INRCA – Osimo, quella del polo tecnologico (collega gli ospedali di Fabriano e di Camerino – San Severino Marche, supportati dalla struttura ospedaliera di Pergola), Centro Marche (incentrata sugli ospedali di Macerata, Fermo e Civitanova, funzionalmente collegati anche con la struttura ospedaliera di Amandola, Marche Sud (integra gli ospedali di Ascoli Piceno e di San Benedetto del Tronto). In tutto ciò è scomparso l’ospedale di Recanati.
«Abbiamo saputo di una delibera adottata di soppiatto – sottolinea Aldo Benfatto della Cigl – in cui si smantella di fatto l’Area Vasta 3. Sul tema abbiamo fatto decine di incontri e di tavoli volti a tutelare la sanità maceratese ma ci ritroviamo da capo. Domani avremmo dovuto incontrare il Direttore Enrico Bordoni per definire alcuni punti, invece la Giunta regionale, con un colpo di mano ha smembrato tutto. L’area montana che sembrava scongiurata, è uscita dalla porta per rientrare dalla finestra e in più c’è un ulteriore spostamento dei servizi verso l’area fermana. Prima Monti ha ucciso la Provincia di Macerata e ora la Giunta le ha fatto il funerale».
La delibera non sarà neanche discussa dalla Commissione Sanità del presidente Francesco Comi.
Duro anche Marco Ferracuti, segretario provinciale della Cisl: «Al di là dei contenuti, il metodo non lascia presagire nulla di nuovo visto che in uno degli ultimi incontri avevamo parlato a lungo di questa delibera che prevede il taglio nelle Marche di 310 posti letto ma nessuno aveva accennato che la sanità maceratese sarebbe stata penalizzata e spacchettata. Gli assessori maceratesi presenti dov’erano? Mi auguro che fossero distratti ma ora devono reagire. Domani avremmo dovuto discutere di tagli, ma ci rifiutiamo di prendere parte a qualsiasi tavolo o confronto finchè la situazione del territorio non sarà definita. Chiediamo anche l’intervento della politica locale».
Grande amarezza per Sistino Tamagnini della FP Cisl: «Abbiamo speso mesi per l’omogeneizzazione del territorio in Aree Vaste mentre ora ci ritroviamo nel caos totale in un momento di enorme difficoltà. Domani dovremo disdire un tavolo che ci ha sempre visto presenti e prendere atto che non abbiamo più un interlocutore».
Categorico Matteo Pintucci della FP Cgil: «C’eravamo posti il problema della soppressione delle Province, in rapporto al futuro delle aree vaste e la risposta autorevole è che non c’è alcun legame. Finora abbiamo sacrificato il rispetto dei turni, degli orari di lavoro, dei riposi in nome della riorganizzazione ma ora tutte queste problematiche riesploderanno».
Sottolinea le conseguenze per i pazienti Orlanda Rampichini della FP sanità Cgil: «C’è da tempo la tendenza a depauperare ed è stato fatto un lavoro scientifico che ci ha portato oggi a questo punto. I tagli continui dei farmaci, dei farmaci oncologici, delle diagnosi fanno scendere moltissimo la qualità dei servizi. La direttiva che si riceve costantemente è meno prestazioni».
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Dovevate pensarci prima: il vostro consociativismo con la politica ha distrutto i conti. Del livello del servizio non ve ne è mai fregato nulla. Tra il malato ed i vostri iscritti avete sempre scelto i secondi. I malati nella cacca ci sono da tempp. Ora è il vostro turno!.
Consociativismo al 100%. Il 70% di funzionari e dirigenti CGIL sono iscritti al Partito Democratico. Il 50% di funzionari e dirigenti della CISl sono iscritti al Partito Democratico.
Questa è una fonte della trasmissione REPORT di qualche anno fa. Sarà modificata qualche percentuale ma la sostanza è quella.
la CISL?
dopo che ha appoggiato e condiviso TUTTE le scelte di monti?
e perchè non scioperate il 14 insieme a tutti i sindacati europei?
I sindacati? Quelli che stanno facendo scappare le aziende dall’Italia o le stanno facendo fallire? I sindacati che hanno avallato e anzi promosse le iniziative più strampalate per dilapidare denaro pubblico per il loro tornaconto? I sindacati che ingurgitano miliardi di euro senza essere tenuti nemmeno a redigere un bilancio? I sindacati quelli che ci hanno rovinato?
Grazie a Mario Monti abbiamo riconquistato un po’ di fiducia dall’Europa e dai mercati, fiducia che verrà presto persa alle proprie elezioni politche. Grazie al sistema elettorale proporzionale ci saranno una miriade di partiti e partitini nati solamente per spartirsi il finanziamento pubblico. Per quanto riguarda i sindacati stendo un velo pietoso perchè li considero, insieme ai politici che abbiamo avuto negli ultimi 35 anni, i principali responsabili dello sfascio che viviamo.
La riforma delle pensioni del ministro Fornero per esempio, tanto odiata dalla CGIL, è stata considerata dalle più importanti istituzioni economiche mondiali, la migliore d’Europa. Se fosse stata fatta 30 anni fa forse non saremmo in questo sfascio. Gente andata in pensione a 40-45 anni, tutto a spese dai giovani che oggi subiscono le conseguenze, ma con l’assenso dei sindacati.
CAPITOLO ART.18: non tutti sanno che l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori (quello che prevede il reintegro per un licenziamento senza giusta causa) non si applica a sindacati e partiti (nemmeno quelli comunisti). I sindacati e i partiti suddetti fanno la morale, scioperi, aizzano folle, adunano folle sterminate (con i nostri soldi), inveiscono contro ministri, piangono e commuovono in televisione, ma si dimenticano o meglio, non toccano quell’argomento, che l’art. 18 non si applica a loro appunto. Possono licenziare quando e come vogliono ( vedere il link qui sotto) senza temere il reintegro da loro tanto sbandierato. Legge numero 108 del 1990, articolo 4: l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori «non trova applicazione nei confronti dei datori di lavoro non imprenditori che svolgono senza fini di lucro attività di natura politica, sindacale, culturale, di istruzione ovvero di religione o di culto».
Mi chiedo allora perchè l’art. 18 vale per un imprenditore che lavora e fa lavorare, crea ricchezza, paga le tasse, paga tutto e non vale per questi signori che non sono nemmeno tenuti a redigere un bilancio, nonostante incassino miliardi e miliardi di euro ogni anno. BASTA SINDACATOCRAZIA
http://www.laltraagrigento.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3762:i-sindacati-incassano-177-milioni-di-euro-al-mese-diano-un-contributo-anche-loro&catid=38:inchieste&Itemid=416
http://www.ilgiornale.it/news/interni/cgil-pretende-larticolo-18ma-non-i-suoi-dipendenti.html
http://www.ilquotidianoweb.it/news/il-quotidiano-della-calabria/353115/Cosenza–Cgil-condannata-dal-giudice-del-lavoro–Pagava-un-dipendente-250-euro-al-mese-in-nero.html
vorrei far presente a lorsignori che i soldi sono finiti e tutto quello che si sta facendo oggi anche se criticabile serve a recuperare tutti i soldi che voi politici, dipendendenti pubblici, amministratori di aziende pubbliche, ecc. Avete rubato dal dopo guerra ad oggi.
Mi diceva uno dell’Ospedale di Mascerata che con i tagli di Monti, gli infartuati saranno costretti a farsi la convalescenza a casa. I sindacati sono pure loro finiti, come la Casta politica. Ormai, nessuno ci difende più. Dobbiamo iniziare a farlo da soli riorganizzando la nostra lotta politica. Non lo dico per me, ma per i miei figli e i miei nipoti, costretti ad emigrare all’estero, cacciati dall’Italia da questa banda di inetti magnaccia politici. Cerchiamo almeno di scremare i politici onesti e capaci dagli inetti e incapaci.
Un povero Cristo che lavora da mattina a sera, che non ha la scrivania davanti, ma i i ponti dell’edeilizia, o la
il forno di una fonderia, o che zappa da mattina a sera, e si spezza la schiena per fare il legnaiolo, o che pas
sa metà della sua vita entro la cabina di un Tir, per la grande cifra di circa 1000/1300 euro al mese:
come dovrebbe regire quando viene a conoscenza che un presidente di provincia, assiso sulla greppia
si becca uno stipendio di 11.000 euro al mese
un assessore 5.500 euro al mese
un consiglieri 3.800 euro al mese
più rimborso chilometrico
più autoblu
più consulenze a gogo
più spese voluttuaarie ingiustificate
più i CDA delle partecipate
Quando si sente dire che magari tagliano il riscaldamento alle scuole, e magari giustificano questo ricatto con
la mancanza di fondi. Prima di afre affermazioni del genere se ne vadano e rinuncino a depredare lo stato dal
parassistismo. Per arrivare a quelle poltrone si sarebbero venduti l’anima, ed ora fanno solo ricatti.
Ma perché non rinunciate, perché non ve ne andate, ma chi vi obbliga rimanere, andatevene e saremo tutti più
contenti, senza la congrega di parassiti attaccata sulle spalle dei contribuenti.
RICORDATEVI CHE CHI TIRA LA CARRETTA LO FA PER MISERABILI 1.300 euro al mese, quando ha la fortuna di
avere un lavoro, altrimenti si fa la fame, e tutti questi tromboni se ne fregano, pensano solo al loro portafoglio.
LA SANITA’ ANDRA SEMPRE PIU’ DI MALE IN PEGHGIO: anni fà eravamo circa 50/55. milioni in Italia, siamo arriva
ti a 60 milioni, di pari passo è diminuità l’offertà della sanità, si tagliano posti letto, si tagliano ospedali, si tagliano
servizi, si aumenta la quota a pagamento del cittadino.
Nel contempo mentre l’italiano si deve pagare molti dei servizi, e deve sopportare la disorganizzazione, per una
TAC si aspetta 6 mesi, per una risonanza un anno, per una mammografia, anche un anno e mezzo, vediamo
ed è sotto gli occhi di tutti, che per gli immigrati la sanità è completamente gratuita, cioè dobbiamo inghiottire
servizi sempre peggiori, al fine di avvantaggiare gente che da noi non paga un centesimo di tasse (gli irregola
ri) e questo è anche un motivo dell’aumento degli stranieri in modo particolare nelle Marche.
No si tratta di essere razzisti il fatto è che una mela la si pò divedere in quattro ma non in 40.
La migliore sanità d’europa, sta passando al livello del sud africa. I medici di famglia, non si sa più quali compiti
hanno, ogni giorno una regola diversa, sono stati ridotti a semplici scrittori di ricette, hanno orari che vanno dal
lunedi mattino, al venerdi a mezzogiorno, dopodiché entra in servizio il medico di guardia, cioè un solo medico
dove di norma ce ne sono minimo 15 o 20 nei giorni normali. Poi ci si lamenta se i pronti soccorso sono intasa
ti. A tutti questi tromboni che decidono vien voglia di augurare qualche periodo di 3/4 mesi ospiti di questa
sanità, poi vedremo come la pensano. Meglio quando c’era L’INAM, dove ogni struttura aveva i suoi compiti,
ora è tutto affogato nel caos, e chi ne fa le spese sono sempre i soliti, i bisognosi, perché chi ha quattrini
se ne frega. L’intervento dei sindacati, non può essere demandato ai sindacati la tutela della salute, sono anche loro cointeressati alla torta.
Se ci fosse veramente una dirigenza e una programmazione seria volta soltanto alla cura della salute dei cittadini dovrebbe funzionare tutto come un’orologio, risparmio o per meglio dire ottimizzazione delle risorse possono andare di pari passo con l’efficenza, invece non è così, o ti accontenti o speri nella fortuna e contemporaneamente constati l’ennesimo colabrodo di sprechi. Qualcuno mi dovrebbe spiegare perchè in caso di concessione di ausili per anziani gravemente ammalati, tipo letti, carozzine ecc. si viene indirizzati a ritirarli nuovi di zecca, presso semplici farmacie (per quanto rinomate, sempre farmacie al dettaglio), quando con una semplice organizzazione si potrebbero riciclare usati e mantenuti o se necessario perchè irrimediabilmente usurati perchè non acquistarli presso le fabbriche di produzione, per il malato non cambierebbe niente, ma nel complesso lo sperpero di denaro è enorme, e questo è solo un piccolo settore di cui posso testimoniare di persona ma del resto che non vediamo quanto clientelismo se non corruzione si può nascondere? Quanti infermieri, posti letto si potevano utilizzare con quei soldi buttati? C’è qualcuno che vigila o si occupa di questo? I nostri cosiddetti consiglieri regionali della sanità di cosa parlano, di quali decisioni si preoccupano? Conoscono l’argomento?
La dirigenza a Macerata come in tutta Italia esiste. Nata per ottimizzare le risorse umane, tecniche e scentifiche. Ogni servizio ha un responsabile……….. Un sindacato tempo fà in un ottica di ridimensionamento delle ASL e per non farsi sfuggire questa occasione, organizzò sotto lauto pagamento, un corso di studio serale x conseguire un diploma (5 anni in 1), si xchè per accedere a graduatorie interne era il riquisito minimo, ai propri tesserati composti da: portantini, caldaisti, infermieri, ecc. Il risultato tutti diplomati e pronti a coprire cariche apicali con brillanti carriere. Chi responsabili di settore, chi responsabili di direzioni sanitarie, chi responsabili economici ec. ec. con stipendi che vanno da un minimo di 55000 a 65000 € annui senza parlare dei capi dei capi da 130000 annui (e quanti ce ne sono a Santa Croce). Ora ci metravigliamo se eseguire un’esame diagnostico dobbiamo aspettare mesi, o per una visita di pronto soccorso aspetti dalle 8 alle 10 ore con il rischio di trovarti nel bel mezzo di una rissa. Questo chi + chi -, in tutte le asl d’ Italia. Io mi rivolgo a strutture private xchè mi sento più considerato e tutelato, ma la cosa che più mi sorprende è che qui trovo lo stesso personale del Asur. Per questi motivi i politici, sindacati, dirigenti, e tesserati, sono. corrotti, collussi e concussi xchè avvallano e beneficiano di questo maledetto spreco di risorse umane e denaro.. Altro che tutela dei lavoratori 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁 🙁
La sanità è stata uccisa dagli sprechi e dalle spese scellerata effettuata dalla classe politica proporzionalista avallate dai sindacati tutti nessuno escluso. Guardate il link qui sotto per es. ma se nepotrebbero trovare a centinaia. Vergognatevi a prendervela con il prof. Monti che in quanto a competenza, caratura nemmeno vi vede. Uno dei più apprezzati economisti a livello mondiale ha messo a disposizione le sue competenze e i suoi riconoscimenti internazionali per contribuire a salvare il paese.
http://www.quotidianosanita.it/eventi.php?evento_id=3630
………un detto di Churcill:
“Una nazione che si tassa nella speranza di diventare prosperosa, è come un uomo in piedi in un secchio che cerca di sollevarsi tirando il manico”……..
Il grande Tocqueville mi ha completamente dalla sua (anche se trattasi di uno pseudonimo, non è certo Travaglio).
Quanto alla situazione:
1. a me pare un grande beneficio per Macerata sollevare il velo e scoprire l’equivoco: avere strutture all’avanguardia a fronte dei medici che ci ritroviamo (specie in alcuni reparti cruciali… e l’aneddotica circostanziata è tristemente ricca…) è stato per anni un grosso e disdicevole disguido. Meglio che ci tolgano tutto. Qui, come avevo scritto tempo fa, non c’è malasanità: c’è però sana malità, che forse è peggio.
2. che Camerino e San Severino passino sotto la giurisdizione anconitana in raccordo con Fabriano può significare un vantaggio per loro e anche – c’è da dirlo – una più collegabile realtà geografica: non è mica colpa loro se là hanno costruito strade degne di questo nome e qui invece stiamo ancora a languire con le mulattiere!
3. tanta premura contro lo smembramento dell’area vasta mi fa pensare che vi sia un problema di poltrone e incarichi che vengono drasticamente a ridursi, ossia faccende che non riguardano direttamente il cittadino.
4. a noi, come dicevano i commentatori che mi hanno preceduto, che può succedere di tanto peggiore? Sposteranno l’ospedale da qui e ci metteremo di più ad arrivare in caso di urgenza? L’importante è che ci siano medici capaci, sia laggiù dove sarà che nell’ambulanza (e se l’Ospedale potesse stare tutto dentro quella del 118, avremmo risolto tutti i guai, perché quelli sì, sono bravissimi)! Per il resto, paghiamo nelle tasse e poi nel ticket un servizio che non corrisponde alla spesa; gli esami, per farli in tempi ragionevoli, puoi scegliere di andarli a fare a Timbuktù (a tue spese…) oppure ti tocca rassegnarti ai tempi biblici sopra detti; i casi medici difficili li dirottano (con estrema fortuna del paziente) direttamente ad Ancona già da ora; quindi?
Monti ha ucciso la Provincia? Dato che c’era doveva uccidere anche le Rappresentanze Sindacali, se ancora hanno la sfacciataggine di fare certi discorsi.
@Nico. A leggere quello che hai scritto verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Ancora gli extracomunitari?
Con quello che si mangiano Apparati regionali, Assessori alla Sanità, Aziende Farmaceutiche, Direttori d’Aziende, Primari (quelli che si fanno foraggiare dalle suddette Ditte Farmaceutiche) e loro reggicoda, Medici che creano artificiosamente le file in Ospedale pubblico per ricevere a pagamento in privato ecc ecc si potrebbe garantire assistenza all’Africa intera.
LE COSE FATTE A META’: Monti se una cosa ha fatto, e fatto male, è stata quella di salvare una parte delle
province, mettendo in condizione il territorio di farsi la guerra per la supremazia: una vergogna.
Sappiamo benissimo che la provincia è sinonimo di poltrone ben retribuite e fatica zero. Il lavoro che fa la
provincia lo farebbero non una volta, ma mille volte meglio i comuni, ed ha costi inferiori. Pensare solo che si
potrebbero cacciare tutti i tromboni inquattati sulla greppia sarebbe già un risuktato, se poi aggiungiamo gli
sprechi, le clientele, le consulenze, le autoblu, ci accorgiamo che si potebbe recuparare il 90% di quanto ci
costano. Invece no, il governo e la fiumana di di bracalonne dei partiti hanno creato il caos, che alla fine del
percorso costerà molto di più, e con servizi ancora peggiori. Come provvederà la provincia ppropabile che
sarà Ascoli, a provvedere ad esempio fino a Colfiorito, se per un semplice intervento si perde già una giornata
per trasferirisi da un punto all’altro. Le province debbono sparire tutte, le competenze debbono passare ai
comuni. I tromboni vanno cacciati, come pure le consociate, vanno privatizzate o chiuse.
Ma chi vive di speranza………………………….con tutto quel che segue.
A CECCO: Forse lei non ha letto bene o letto solo in parte quanto ho scritto, quindi se lo rilegga, perché ho scritto
molto chiaramente come la vedo e come la penso. In questo fiume di ladri che dobbiamo foraggiare, va aggiunto
che mentre la popolazione è aumentata fino a 60 milioni, di pari passo sono diminuiti i posti letti, i servizi, ed il
personale attivo, per attivo intendo i sanitari e non le mezze maniche di cui hanno riempito gli uffici.
A questo si aggiunge anche una quantità di stranieri, che usufruiscono gratuitamente del servizio sanitario.
Se a lei viene da ridere a me no assolutamente, e forse se fosse più attento, si renderebbe conto della realtà.
@nico. La popolazione è aumentata, e con essa la forza lavoro, GRAZIE agli agli immigrati. Senza di loro non solo l’economia si sarebbe trovata in diffcoltà, ma anche l’INPS che eroga le pensioni.
E’ vero che sono diminuiti i posti letto ed il personale “attivo”, ma di questo chi è responsabile? Chi è che ha fatto del tutto per impedire una legge che favorisse lo sviluppo degli ospedali pubblici e il lavoro dei medici all’interno degli stessi?
Per quanto riguarda la “quantità” di stranieri che usufruiscono del servizio sanitario, ho già risposto, ma preciso. Quelli regolari e che pagano le tasse, godono egli stessi privilegi degli Italiani, i pochi altri, qualche migliaio, pesano sul servizio pubblico meno di quello che incassano certi primari e dirigenti dalle case farmaceutiche per la somministrazione dei loro farmaci, spesso inutili.