di Filippo Ciccarelli
Hanno raccolto quasi 200 firme in poco più di un’ora i responsabili della Nuova Salvambiente, associazione che si batte per la tutela dei cittadini residenti vicino all’impianto del Cosmari. Una petizione per ribadire ancora una volta il no alla riapertura dell’inceneritore, chiuso a fine dicembre 2011 dopo che i rilevamenti dell’Arpam hanno acclarato il ripetuto sforamento di diossina e furani prodotti dal camino dell’impianto stesso, superiori di 8 volte ai limiti di legge (0.886 nanogrammi per metro cubo d’aria contro un massimo consentito di 0.1). Volantini, striscioni e partecipazione hanno animato la manifestazione che si è tenuta ai giardinetti di Sforzacosta, nei pressi dell’ufficio postale, poco dopo le ore 15.
“Porteremo le firme all’incontro che avremo martedì prossimo con la Provincia” spiega Sandro Bisonni, uno dei responsabili dell’associazione “il Cosmari ha un impianto obsoleto, la cui costruzione è iniziata nel 1978 e che è stato acceso nel 1991. Adesso vorrebbero farci credere che, con il nuovo filtro da 350mila euro, le cose
miglioreranno. Ma in tutti questi anni non hanno speso per ammodernare, nel 2010 ci sono state 19 fermate dell’inceneritore e solo una per manutenzione programmata .Inoltre la turbina che produce l’energia elettrica per far funzionare l’impianto è stata ferma per tutto l’anno, dopo che si era rotta. E nel 2011 gli stop sono aumentati, 23 fermate, quasi due ogni mese; la verità è che ci hanno sempre preso in giro”. Non è solo la puzza – che è una questione diversa dall’incenerimento – ad infastidire i residenti. E’ soprattutto la preoccupazione per la salute pubblica, in particolare degli individui più esposti ai rischi, come i bambini. Per questo motivo l’associazione Nuova Salvambiente ha invitato le donne primipare che allattano a fornire 100 ml del proprio latte per permetterne le analisi, in modo da verificare l’eventuale presenza di agenti tossici che potrebbe essere correlata all’inquinamento della zona. “Abbiamo molti rilievi da fare alla Provincia nell’incontro di martedì, visto che subito dopo l’Ente deciderà se concedere l’autorizzazione di impatto ambientale” sottolinea Bisonni “ad esempio, perché questa non è stata ritirata quando il Cosmari ha installato con ritardo il contatore geyger, per verificare l’eventuale radioattività dei rifiuti, nonostante la stessa Provincia
avesse dato delle scadenze precise?”.
Anche il consigliere comunale Marco Menchi (Pd) ha preso la parola durante l’incontro pubblico: “Io non credo assolutamente che con i nuovi filtri risolveranno il problema della diossina. La verità è che nessuno dei politici vuole mai parlare dell’argomento Cosmari, perché è come toccare la merda (testuale, ndr), è qualcosa di cui è meglio non parlare. Ma i residenti toccati da questo problema sono 10mila. Bisogna unirci tutti insieme ed arrabbiarci, da soli non ci ascoltano, ma gli abitanti di Sforzacosta, Casette Verdini, Colbuccaro e tutti gli altri sono tanti. A maggio ho documentato con foto (guarda le immagini) la situazione nell’impianto, c’era una puzza incredibile, qualsiasi stalla è tenuta meglio di quei capannoni con le porte rotte”. Il consigliere ha raccolto applausi e mugugni: qualcuno dei cittadini, infatti, gli ha chiesto cosa abbia fatto lui in Consiglio comunale per risolvere la situazione. Un altro residente di Sforzacosta se la prende con Macerata “Sparvoli (il Presidente del Cosmari, ndr) ha detto che se arriviamo all’80% di differenziata l’inceneritore si chiude. E’ grazie al Comune di Macerata che non fa la raccolta che ce lo dobbiamo tenere!”.
E proprio la raccolta differenziata è il grande spauracchio dei residenti, che potrebbero vivere sulla propria pelle il primo effetto della cancellazione della Provincia di Macerata. L’ipotesi che l’inceneritore possa venire riacceso per smaltire i rifiuti della nuova maxiprovincia maceratese, fermana e ascolana è confortata dai pessimi risultati di raccolta differenziata ottenuti nel Piceno. Ascoli è infatti l’unica provincia delle Marche a non essere stata premiata come “riciclona”, ed il miglior comune ascolano, Offida, con il 54% di differenziata è un altro pianeta rispetto a realtà come Montecassiano e Pollenza, che veleggiano con l’83% di differenziata (leggi l’articolo). Qualche cittadino ha anche chiesto se il Cosmari bruciasse anche rifiuti provenienti al di fuori dei confini provinciali. E se Bisonni ha detto di non poter rispondere, una voce dal coro ha sentenziato: “Certo, quando viene li camionisti da Napoli che chiede do’ sta lu Cosmari, stai tranquillo che non je porta solo lì cocomeri!”.
Emanuele Acciarresi e Antonio Gismondi, rispettivamente membro del direttivo e presidente della Nuova Salvambiente chiedono efficienza: “Il Cosmari deve funzionare, non deve incenerire. Bruciare i rifiuti è anacronistico, anche perché trattano solo il 10% dei rifiuti prodotti in provincia”. Tra i cittadini presenti il secco “no” alla linea d’incenerimento del Cosmari si è confermato anche per quel che riguarda le centrali a biogas, su cui si dibatterà a Corridonia il prossimo 7 novembre con un incontro al cineteatro Lanzi, con inizio previsto alle ore 21.15.
Poco prima delle 17, qualche minuto dopo lo scioglimento della manifestazione, una quarantina di manifestanti hanno spostato il sit in lungo la Nazionale, attraversando alcune volte sulle strisce pedonali e rallentando il traffico. Alcuni dei presenti indossavano mascherine antismog: sono stati esposti striscioni contro l’inceneritore ed un cartello che denunciava i veleni del Cosmari: la protesta è continuata per oltre un’ora
(foto Cronache Maceratesi, vietata la riproduzione)
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Importantissima questa partecipazione dei cittadini.
Va comunque sottolineato che la puzza non c’entra nulla con l’inceneritore.
L’inceneritore uccide le persone tramite le polveri che emette.
La puzza uccide la qualità della vita delle persone ed è dovuta alla cattiva gestione del compost.
Se chiude quindi l’inceneritore la puzza resta.
Il camino va definitivamente spento, senza se e senza ma…
Quindici anni fa, durante una serie di seminari tenuti all’Università di Camerino da parte del Dr. Rotatori (uno dei massimi esperti in Italia sull’inquinamento atmosferico ed in particolare sulle diossine) ci disse che l’inceneritore COSMARI era un gioiellino in Italia in quanto all’avanguardia sia per le soluzioni tecniche utilizzate che per il costante monitoraggio effettuato. In questi ultimi anni mi sono sempre chiesto se tali affermazioni fossero un po’…edulcorate oppure se in questi ultimi anni di gestione politica dell’impianto queste eccellenze siano state messe da parte in nome di qualche oscuro motivo…
Cosa dire …questa gente che è costretta da anni a manifestare per ottenere cose come la tutela della salute, la qualità della vita, la salvaguardia del valore della propria casa ( frutto di una vita di lavoro ) deve ogni volta fare i conti con la politica che promette e …non mantiene o meglio illude .
La discarica di Cingoli a che punto è ? e per quale motivo si deve riaccendere l’inceneritore , per sporcare i filtri nuovi ? e giustificare la spesa sostenuta? . Se ancora non è chiaro se il sito di cingoli verrà realizzato nei tempi promessi il Cosmari non riaccenda il camino perchè il rischio che non venga più spento è più che un rischio ..è una certezza.Il riordino delle provincie che ci accorpa ad Ascoli e Fermo apre scenari inquietanti sul futuro dell’impianto ( non dimentichiamo mai che è l’unico inceneritore di tutte le Marche ).
Il consigliere Menchi dice che i cittadini si devono arrabbiare , lo hanno detto tutti i politici che sono passati da quelle parti ,compresi tutti i consigleri di circoscrizione di ogni colore politico ( anche io ) ma oggi io mi chiedo : ancora ? arrabbiarsi …. no basta la politica dia delle risposte , consigliere Menchi , non basta fare qualche foto all’impianto o aizzare verso il nulla la gente , è il momento di mettere chi di dovere alle strette ( nel tuo partito hai diverse persone a cui chiedere )e se non ci saranno risposte un consigliere eletto a rappresentare anche Sforzacosta, che su un problema così serio non viene degnato di risposte esaurienti , deve dare le dimissioni per protesta e costringere il suo gruppo politico provinciale a prendere atto della situazione.
A nuova Salvambiente devo solo dire di non mollare e scusarmi per la mia mancata partecipazione alla manifestazione di oggi.
Cartechini
se non erro, e non erro perchè ho partecipato anche se senza alcun peso alla stesura del programma elettorale 2010, ma La Sinistra per Macerata che ha come consigliere Tartabini e non Menchi, non ha scritto ” le Frazioni in serie A” e anche ” chiusura progressiva dell’iinceneritore di Sforzapuzza? Almeno così volevano scrivere, ma personalmente mi opposi per una questione di stile di linguaggio e di rispetto degli abitanti di Sforzacosta.
Che ha fatto nel merito la Sinsitra per Macerata che ha rappresentanza in Consiglio e in Giunta?
E basta no! Sempre a scaricare le colpe su altri, quando a prendere voti ci siete andati tutti a Sforzacosta.
L’impianto deve essere convertito per creare energia pulita e riciclare
i problemi sarebbero ancora moltissimi se il camino si riaprisse, non solo sul declasssamento degli immobili nel luogo( salvo i valori estimali x l’IMU) anche per i coltivatori nella vallata del Chienti sia verso il mare che quelli verso i monti, le microparticelle hanno un raggio di ca 50KM, basta pensare che da noi a volte piove sabbia del Saara,i loro prodotti potrebbero essere incriminati come tossici.
ho conosciuto imprenditori che volevano investire in negozi d’affittare in loco ma a queste condizioni della zona hanno preferito la vallata dell’Esino. mi chiedevano pure come faranno a mantenere i certicati DOP i due prestigiosi vigneti delle vicinanze ( tipo IL POLLENZA e S. ISIDORO)???
una domanda la vorrei fare al consigliere Menchi, visto che ha dichiarato con quale colore politico è stato eletto, dopo il comportamento che ha avuto il suo Compagno di partito in regione(COMI) sul problema molto in voga in questo periodo, le biomasse o biogas,se i superiori di partito gli obbligassero ad appoggiare la causa Cosmari, come si comporterebbe?????
a questo punto sembra evidente la casta politica o comitati d’affari, mettono le mani d’appertutto, purchè ci sia denaro pubblico.
caro consigliere, il suo partito in maggioranza sul comune di Macerata e Civitanova Marche i quali sono decisivi al Cosmari, perchè non fa forzare la mano per la non riapertura dell’inceneritore??
PREFERIBILMENTE SULLA STAMPA, CREDO CHE LEI LO DEBBA HAI SUOI ELETTORI
Ad onor del vero e per dovere di cronaca, la frase che l’articolo sembra attribuirmi “la verità è che ci hanno sempre preso in giro” io non l’ho mai pronunciata, così come non ho parlato di date di costruzione, ecc. Forse il giornalista ha confuso gli interventi. Inoltre ci sono altre piccole imprecisioni, ad esempio (vedasi lo Studio d’Impatto Ambientale) le fermate nel 2011 sono state 22 e non 23, ecc. Ad ogni modo la sostanza non cambia, siamo contrari alla riapertura della linea di incenerimento perchè bruciando non si distrugge nulla, difatti vale ancora la legge di Antoine-Laurent de Lavoisier che recita: « Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. »
@ Emanuele Acciarresi.
Concordo pienamente con ciò che affermi su tutta la linea, pure sui danni alle abitazioni e alle attrività produttive.
Quando mi scrivesti di interessarmi – da Corridoniano – del problema della puzza del Consmari, io andai a Passo del Bidollo per vedere – anzi, annusare – ed effettivamente la puzza si sentiva, eccome.
Pensai, oltre che alle narici degli abitanti, alla perdita di valore delle case e delle attività produttive. Io ho vissuto a Passo del Bidollo da Eda, quando c’erano solo il ristorante di “Coppi“, due caseggiati dietro Eda e due di lato. Oggi, Passo del Bidollo è una bella comunità ed è giusto, insieme a Colbuccaro Alto, che difenda salute ed interessi.
Ma il punto, caro Emanuele, è che non è ormai più possibile votare la Minoranza per distruggere la Maggioranza… Hanno lo stesso punto di vista: poltrone e quattrini (tanti), + bustarelle e tangenti, se del caso.
Il consigliere comunale del PD Marco Menchi è solo una “voce che grida nel deserto“: ai suoi “compagni” di partito frega molto poco che Menchi si dia da fare. Essi – i Vertici del PD – fanno ciò che vogliono. Idem per il PdL, l’UDC, la Lega Nord, l’IdV, il FLI e suonate varie.
Hai notato che la lotta politica popolare viene fatta ormai dai Comitati di Base, tipo il NO Biogas?
Il punto è che i Comitati di Base devono diventare “soggetti politici“. Oppure, se del caso, dirigere i loro uomini e le loro intenzioni verso quei soggetti politici che già hanno una provata struttura elettorale, come il Movimento 5 Stelle, i cui attivisti sono già nel Comitati di Base del NO Biogas, e in altri comitati.
Se non potenziamo elettoralmente CHI – come il Movimento 5 Stelle – non è compromesso con il “Potere”, noi ci ritroveremo, indipendentemente dalla percentuale dei votanti, le solite facce storiche e stantie nelle Istituzioni.
Si dice sugli organi di informazione che la Sara Giannini vorrebbe andare al Parlamento; lei che è stata la convinta sostenitrice delle Centrali a Biogas? Se, al contrario, il “Movimento 5 Stelle” dovesse avere il successo elettorale, la Sara Giannini forse andrebbe a lavorare nei campi agricoli, guadagnandoci pure in salute…
Sai perchè con l’ho con la Giannini? Perchè ha preso i voti a Trodica e Trodica sarà penalizzata dal Biogas di Sarrocciano. Per fare in modo che Trodica non finisca “cornuta e mazziata” occorrerà levare voti al PD (e al resto della Casta politica), votando il Movimento 5 Stelle.
Siamo alle solite: si fa del tutto per non fare nulla.
Come al solito, la politica perde tempo a scaricare la responsabilità, piuttosto che prendere decisioni serie.
Come al solito sono i cittadini che ci rimettono.
Consiglio a certi soggetti politici un viaggio in Svezia, dove non esistono impianti per lo smaltimento dei rifiuti in quanto ci sono aziende che pagano l’immondizia ai singoli cittadini, al fine di riciclarla . Nessuna tassa, nessun ritiro porta a porta, nessun problema.
Difficile ? Non direi, se mi pagassero l’immondizia, la consegnerei di persona.
Grazie.
E’ encomiabile la campagna su tutti i fronti portata avanti da Rapanelli a favore del Movimento 5 Stelle. A Macerata non sa nemmeno da chi è rappresentato, ma tant’è.
Le persone? Dopo. I programmi? Vedremo. L’importante che non siano Catto-Bolscevici del PD.
Ho tanta simpatia per quel Movimento, anche se non ne ho alcuna in Grillo, ma se vuole avere un futuro dalle nostre parti è bene che scoraggi subito l’ex degli ex, l’EX per eccellenza, di farsi coinvolgere troppo. Non sarà un caso che non è riuscito a trovare mai casa, per sua stessa ammissione, in nessuna compagine politica.
Quando l’inceneritore è attivo, non solo i cittadini di Sforzacosta assorbono i fumi velenosi in uscita dal camino. Infatti nelle giornate uggiose senza vento, tutta la vallata del chienti(da Civitanova a Tolentino) è colpita a morte da questi veleni che permangono nell’aria nei bassi strati. Sicuramente qualche esperto ci potrebbe dire se sono aumentate le malattie alle vie respiratorie come TUMORI, ASMA, ALLERGIE. Immaginiamo gia la risposta. Quindi cari concittadini della VALLATA del CHIENTI unitevi a noi in questa lotta contro l’inceneritore per il bene VOSTRO e dei vostri CARI!!!!
Cara Tamara , io non scarico le colpe su nessuno o meglio coinvolgo tutti sulla responsabilità di quello che succede da decenni a Sforzacosta ( anche gli appartenenti al mio schieramento politico )
l’appunto fatto a Menchi ( che non è un neofita della politica e conosce perfettamente il tema dei rifiuti dato che è stato per cinque anni vice presidente della SMEA ) voleva essere una provocazione costruttiva perchè come rappresentante di una forza politica che esprime il sindaco di Macerata ,i sindaci di altri comuni soci e il presidente del cosmari non può chiedere ai cittadini di arrabbiarsi , deve essere in grado di dare delle risposte ..se non ci riesce , vuol dire che non è riuscito ad acquisire quel peso politico per cui ha ottenuto il consenso elettorale .Riguardo al fatto di cercare voti a sforzacosta ,chi mi conosce sa che la mia candidatura era solo di servizio ( come la tua )e i risultati ottenuti lo dimostrano.
Rapanelli , non me ne voglia :mi auguro che i comitati vengano lasciati liberi dall’influenza di ogni forza politica ( 5 stelle ormai lo è ) , faccio parte di alcuni comitati e quando partecipo a delle riunioni la mia tessera di partito rimane sempre fuori dall’ingresso, politica si fa anche in questo modo .
Cartechini
Il ci siete andati tutti a prendere voti a Sforzacosta, chiaramente non era riferito a te, te, ma parlavo a nuora…
Io come vanno le cose al di dentro ,che dibattito c’è, se c’è, non posso saperlo, ma seguo tutti i Consigli e mentre osservo che Tartabini vota di tutto e di più- come anche la sua vicina di banco, la Verde Ciarlantini- convintamente anche Tartabini come per le piscine, sulla questione inceneritore che era la madre delle battaglie per la sua lista, e non parliamo cosa dovrebbe essere per la rappresentante dei Verdi, non lo sento, non LI sento incalzare come si dovrebbe. Neppure dall’esterno con qualche presa di posizione, creando occasioni di dibattito pubblico. Niente, tutto tace. Si vede aspetteranno le prossime elezioni per tornare ad occuparsene.
Carissimi cittadini maceratesi, il problema dell’impianto Cosmari non è solo delle popolazioni di Sforzacosrta e Pollenza ma di tutta la Città di Macerata e il suo comprensorio. Non è vero che in consiglio comunale non se ne parli. il fatto è che le maggioranze che si sono succedute dopo la caduta della D.C. non hanno mai voluto portare avanti quei programmi necessari di alternativa a quell’impianto nato vecchio ed oggi tecnologicamente superato. Non si è mai voluto un dialogo costruttivo con la Provincia, la Regione Marche e individuazione di fondi europei. Parlare di queste cose fa paura a quei politici bugiardi e poco coraggiosi. Si può organizzare una gita a Bergamo con rappresentanti delle popolazione giustamente esasperate e visionare la struttura di quella città? Sulla raccolta differenziata Macerata Città non ha voluto mai spendere un euro, l’esempio del Comune di Pollenza (ad oggi 80%) dovrebbe far arrossire di vergogna alcuni consiglieri di maggioranza che spesso ridono quando proponiamo soluzioni concrete per il Cosmari. I consensi elettorali non coincidono con i rifiuti, solo impianti moderni (vedasi in Europa del Nord) con la loro realizzazione e funzionamento possono restituire ai cittadini la fiducia nella politica vera, ripeto coraggiosa ed onesta.
Tamara ….perdi tempo!!!! Il PD e gli amministratori maceratesi lo sanno quel che debbono fare per” sistemare” la vicenda COSMARI. Smea …..discarica….. stipendi quadro…….e decreti ingiuntivi. Vedrai che risolti i quesiti scompaiono anche tutti i movimenti “anti puzza”,i quali hanno ragione …ma non si puo’ solo dire di chiudere il Cosmari senza dare un alternativa !!!!! LA SMEA CONFERISCE I RIFIUTI AL COSMARI COME SINTEGRA E SONO I RIFIUTI DI OGNI SINGOLO CITTADINO DELLA PROVINCIA DI MC. PER CHIUDERE IL COSMARI NON BISOGNA PIU’ PRODURRE RIFIUTI…..