di Monia Orazi
Abitanti della città ducale in rivolta per i grossi disagi dovuti ad una serie di rotture nell’acquedotto comunale (leggi l’articolo), in una serie di zone l’acqua non c’è da mercoledì, in altre da due giorni. Si salva la parte di centro storico servita dal’acquedotto dell’Acquasanta, mente sono a secco le aree servite da quello di Collattoni. “Ci scusiamo con i cittadini per i disagi -spiega il sindaco Dario Conti- ieri il personale comunale ha riparato alcune rotture a Roti, pensavamo tutto potesse tornare alla normalità per oggi, avevamo riempito i serbatoi che però stamattina erano vuoti. Ora io e l’assessore Roberto Lucarelli siamo a Gagliano dove stamattina è stata scoperta un’altra rottura in una conduttura vecchissima, che in questo momento si sta riparando. Se non ci saranno imprevisti contiamo che entro domani possa tornare l’acqua. Stiamo ragionando in prospettiva per trovare una soluzione, per intervenire sull’ acquedotto, cercando accordi anche con il consorzio del Nera”.
Per l’approvvigionamento idrico ci sono le autobotti nei quartieri Vallicelle e le Mosse, in queste ore sta arrivando da Ancona un’autobotte della protezione civile per riempire i serbatoi in località Le Gagge. Oggi sono in azione 2 autobotti della protezione civile di Camerino, una del comune, un’altra della protezione civile di Macerata. Per le attività produttive e le aziende agricole la distribuzione di acqua non potabile viene garantita anche con l’aiuto dei vigili del fuoco, i titolari devono telefonare alla polizia municipale che poi smista le richieste. Da tempo a Camerino la crisi idrica ha causato un razionamento dell’acqua, distribuita solo dalle 9 alle 17. La situazione è aggravata dalla mancanza di contatori, che potrebbero evitare lo spreco. Su questo fronte il comune ha avviato un progetto per installarli a Morro e attivare un sistema di telecontrollo. La situazione di vetustà di tratti di tubazioni, si aggiunge alla ricorrente carenza d’acqua, con il periodo estivo e lo scorso febbraio, in cui il sindaco Conti aveva già emanato l’ordinanza di sospensione dell’erogazione dell’acqua. Una situazione simile si verificò nel febbraio del 2011 quando un grosso guasto interessò l’acquedotto dell’Acqusanta, lasciando a secco per qualche giorno non solo Camerino, ma anche Fiastra, Pievebovigliana e Fiordimonte.
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Questo è il rsultato del referendum di qualche anno fa che ha stabilito che il servizio idrico debba essere gestito solamente dallo Stato. Vendola & C. ci hanno implorato in maniera a tratti commovente che l’acqua è un bene di tutti e che il privato non può gestirla a causa della sua indole, si sa, assetata di profitti, disprezzante dell’ambiente, senza scrupoli insomma. Lo Stato è l’unico in grado, sempre per questi signori, di gestire al meglio il servizio in questione, con costi più bassi e servizi più efficienti. Al referendum naturalmente gli italiani, ca…sotto per natura tutti a votare per l’acqua statale. Gli italioti però non hanno pensato che l’acqua statale serve solo ai politici per gestire le aziende municipalizzate in maniera clientelare infilandosi loro stessi o parenti, amici ecc….con dei servizi a dir poco scadenti con costi crescenti. Rete idrica colabrodo che avrebbe bisogno di investimenti di miliardi e miliardi di euro, chi li farà? Lo Stato con il debito che si ritrova e con i tassi al 6-7%? Basta dare il servizio idrico in concessione al miglior offerente con il prezzo stabilito dall’Autority (come avviene per le autostrade per es.). Italioti aprite gli occhi non fidatevi di questi buffoni, predicano solamente per sistemare loro stessi, i parenti e gli amici ecc…
Viva la libertà economica, politica, religiosa, sindacale, scientifica, sociale e civile, abbasso le burocrazie politiche, sindacali e religiose.
L’acqua è tornata da questa mattina.