Mareggiate, la conta dei danni

AL LAVORO DOPO LA TEMPESTA - La Regione cerca il sostegno economico del Governo. Porto Recanati chiede lo stato di calamità naturale, Potenza Picena lo stato di emergenza

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Abitazioni allagate (foto di Luigi Gasparroni)

 

Terribile mareggiata lungo la costa e la Regione Marche chiederà i danni al Governo. L’assessore al Demanio Palo Eusebi, dopo aver effettuato una prima analisi delle problematiche di tutta la costa, comprese le città Porto Potenza e Porto Recanati, non ha dubbi sulla gravità della mareggiata che ha falcidiato le Marche. I sopralluoghi dei tecnici regionali con l’ingegner Mario Pompei in testa sono stati puntuali già la mattina del primo novembre. La Regione, come ha chiarito l’assessore “si attiverà presso le competenti strutture del Governo centrale per richiedere i contributi necessari e affinché si provveda a derogare alle procedure ordinarie al fine di interventi tempestivi nelle zone maggiormente colpite”. Le verifiche, come si legge nel comunicato stampa della Regione, hanno appurato i disagi di molte località come Marotta, Montemarciano e Portonovo comprese le “situazioni delicatissime di Porto Recanati e Porto Potenza Picena” conclude l’assessore Eusebi.

 

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Il sopralluogo di questa mattina a Porto Potenza

Intanto anche stamattina (oltre a ieri) il sindaco di Porto Potenza e l’assessore ai Lavori pubblici Ezio Manzi hanno verificato personalmente alcune attività colpite dalla forza del mare e il primo cittadino ha già chiesto alla Regione lo stato di emergenza. “Abbiamo provveduto a chiedere alla Regione il riconoscimento dello stato di emergenze, a tutela della nostra costa, delle attività commerciali e delle abitazioni del litorale. La mareggiata dell’altra notte è stata di una violenza incredibile e ha causato notevoli danni” ha detto il sindaco di Potenza Picena. La violenta mareggiata della notte di Halloween, un evento “di carattere eccezionale” come si legge nel comunicato del Comune, per molti portopotentini è paragonabile solo a quella avvenuta nel 1954 tanto che alcune sedie dello stabilimento La Lancetta all’estremo sud della costa di Porto Potenza sono state recuperate un chilometro più a nord, in pieno centro, allo chalet Il Faro. I lavori, compresi quelli di messa in sicurezza e  ripristino del Belvedere Baden Powell che ha subito l’erosione del suo piano di appoggio e il cedimento della balaustra, continuano anche grazie all’acqua, ormai sparita, ma che aveva allagato molte zone di Lidobello e viale Gramsci. Al lavoro, naturalmente, anche gli operatori del settore ristorativo e balneare: dall’Approdo alla Lancetta, compreso il condominio Lidobello con le cantine allagate e la Rosa dei venti. “Le squadre di operai e la ditta incaricata” prosegue il sindaco nel suo comunicato stampa “stanno provvedendo a rimediare ai danni più gravi, ripristinando una situazione quanto più vicina possibile alla normalità. Da domani, invece, ci aspettiamo che la Regione e gli organismi preposti adottino provvedimento risolutivi in forma permanente e duratura, e non temporanea come stato finora”.

 

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Il lungomare Lepanto dopo la mareggiata

Si lavora a ritmo incessante anche sulla costa di Porto Recanati per ripulire le strade insabbiate come in via delle Nazioni, all’estremo sud, ma anche sul lungomare Lepanto, sempre nella sua zona sud. Il sindaco Rosalba Ulbadi, intanto ha chiesto lo stato di calamità naturale come già annunciato ieri (leggi l’articolo). Il lungomare Lepanto è ancora parzialmente coperto di sabbia anche gli operai comunali e quelli delle ditte chiamate in causa dall’ufficio tecnico in pronta disponibilità hanno già tolto la maggior parte dei cumuli di sabbia dopo averla ammassata. Stessa cosa nella zona sud della città, a Santa Maria in Potenza, nell’area dove ci sono alcuni condomini e diversi chalet e ristoranti, rimasti isolati e completamente allagati dalla notte del 31 ottobre. Molti, però, i danni proprio alle strutture private: vetrate scardinate e distrutte in molti casi, pavimenti rialzati, sabbia in cucina e nelle sale ristorante. “Con lo stato di calamità naturale che abbiamo richiesto” sottolinea il sindaco Ubaldi “speriamo che gli operatori del settore che hanno avuto disagi possano recuperare qualcosa, naturalmente documentando l’accaduto”.

 

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Sopralluoghi a Porto Potenza



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