Continua incessante il contrasto delle forze dell’ordine allo spaccio degli stupefacenti: ancora una volta i controlli si concentrano sulla costa e sulla città di Porto Recanati, dove nelle ultime settimane sono stati fermati ed arrestati numerosi spacciatori e clandestini.
Questa volta le manette sono scattate ai polsi di W.S.B., tunisino, clandestino senza fissa dimora e già colto da provvedimenti di espulsione, e A.P., albanese privo del permesso di soggiorno. I due cittadini extracomunitari, entrambi 25enni, sono stati sorpresi dagli agenti della polizia all’interno di un appartamento a Porto Recanati, già al centro di altre indagini da parte degli investigatori: in loro possesso venti dosi già confezionate di eroina e cocaina, 1.400 euro in contanti, un bilancino di precisione, numerosi dischetti di plastica per il confezionamento delle bustine. Il tunisino, già conosciuto dalle forze dell’ordine per reati in materia di spaccio, era stato espulso lo scorso marzo dal Prefetto di Macerata: ora si trova, insieme all’altro arrestato di nazionalità albanese, in carcere a Montacuto. L’appartamento occupato dai due è stato preventivamente sequestrato.
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Anche in questo caso la politica dovrebbe fare di più, ad esempio, non si potrebbero fare convenzioni con gli altri stati per i cittadini che commettono questi reati fuori dal loro paese di origine? Per esempio in Tunisia (in Albania in maniera meno pesante, comunque sempre più dell’Italia) questo giovanotto se avesse fatto quello che fa in Italia gli spetterebbero 20 anni di prigione (vera), allora che venga rimpatriato e vada a scontare la pena nel suo paese secondo le sue leggi, altri conterranei ci penserebbero almeno una volta prima di farsi arruolare dalla criminalità nostrana. Sarebbe una violazione dei diritti umani? ma quanto sono umani questi che per vivere accettano di spacciare la morte?
Altro argomento: come hanno fatto ad affittargli l’appartamento se erano ambedue clandestini?, bisogna condannare anche la connivenza, l’indifferenza e la cupidigia!
….arrivano dalla Tunisia, non sono profughi. Ma noi gli spalanchiamo le porte……..
se accettiamo l’esistenza di un centro residenziale a Porto Recanati chiamato Hotel House dove le regole non esistono, dove la polizia ha paura ad (o non vuole) entrare, dove qualsiasi fuorilegge può trovare rifugio sfuggendo ad ogni controllo magari trovando nuovi documenti di identità e nuove fonti di collaborazione per rubare o spacciare…
se accettiamo tutto questo, NON POSSIAMO LAMENTARCI DI NULLA…
E SARA’ SEMPRE PEGGIO!
Lo ripeto ad un giovane amico elettricista di Corridonia che mi chiedeva perchè in un caso simile a quello di oggi ho risposto: NO COMMENT.
Ripeto: NO COMMENT.
Dovrei dire che i responsabili di questa lascivia criminale che ha espanso la droga fino a farla diventare un fatto sociale “normale” sono state quelle anime nere dei Radicali, dei Compagni della Sinistra che hanno fatto leggi possibiliste favorevoli all’espansione della droga? Vogliono costoro che la nostra società sia drogata, in modo che, introvertita su droga, non senta il bisogno di volgersi verso la spiritualità?
Queste cose non le dico. Quindi, dico solo: NO COMMENT.
Vi ricordate quando la Ubaldi diceva che non esistevano situazioni di delinquenza a Porto Recanati???
Comunque complimenti alle forze dell’ordine.