Da Mario Morgoni, dirigente PD già Sindaco di Potenza Picena, riceviamo:
«A Macerata, come in tutte le Province destinate alla soppressione in forza dei provvedimenti del governo Monti, i Partiti e le Istituzioini locali sono promotori di una chiamata alle armi per impedire che ciò accada. Sono convinto che questa scomposta mobilitazione rappresenti un’ ulteriore testimonianza dello stato confusionale della politica che, così facendo, legittima l’ indignazione crescente dei cittadini nei suoi confronti oltre a fornire ulteriore alimento al filone dell’ antipolitica, aggravando il male che a parole dice di voler combattere.
Anzi, ritengo che tutta la vicenda delle Province sia un vero e proprio simbolo della mediocrità, dell’ opportunismo e dell’ inadeguatezza dell’ attuale classe politica dei Partiti del nostro paese.
Alla fine del 2011, in un paese stremato dalla crisi e dalla fallimentare esperienza berlusconiana, il governo Monti vara il decreto Salva Italia che comprende la soppressione delle Province. I Partiti approvano il provvedimento e subito cominciano a boicottarlo promuovendo l’ iniziativa dell’ UPI ( Unione Province ) che sostiene il riordino contro la soppressione. Il Governo recepisce, abbandona il primo provvedimento e dispone l’ accorpamento di 64 delle 107 Province. Anche qui i Partiti in Parlamento approvano e poi agiscono da guastatori nei territori per allontanare la minaccia degli accorpamenti. Tutto ciò, con un corollario di iniziative e proposte in qualche caso inopportune, come i ricorsi alla Corte Costituzionale, in altri casi davvero strampalate e deliranti come le campagne acquisti di Comuni di confine o le consultazioni popolari per scegliere il capoluogo di Provincia tra Macerata, Ascoli e Fermo.
In questa vicenda io vedo in realtà un unico grande rischio, che alla fine non se ne faccia nulla e tutto resti immutabilmente come prima . Sarebbe il segno inequivocabile dell’ inettitudine del sistema dei Partiti, non dico a promuovere, ma persino ad accettare qualsiasi cambiamento. Del resto, che non si voglia cambiare nulla lo dimostra il fatto che già la legge 142/90, ben 22 anni fa, prevedeva l’ abolizione delle Province nelle aree metropolitane. I Partiti, approvata la legge, anzichè preoccuparsi della sua attuazione , hanno subito profuso le loro energie in direzione ostinata e contraria , facendo nascere, da allora ad oggi, ben 15 nuove Province – tra cui Fermo – tutte nate per evidenti ragioni politico clientelari.
Se i Partiti, pur di raccattare qualche consenso, continueranno ad agire come liste civiche arroccate a difesa di ogni campanile, di ogni tribunale, di ogni Provincia, anzichè difendere i territori li condanneranno al declino perchè nessuno si salverà da solo se l’ Italia tutta intera non troverà la strada di un nuovo progresso.
Il nostro paese ha disperatamente bisogno, per questo, di un’ altra politica ,sobria, onesta, coraggiosa, lungimirante, capace di testimoniare una visione del bene comune. E’ un appuntamento che i Partiti non possono mancare. Con l’ antifascismo, la Resistenza e la Costituzione, con scelte, comportamenti e dirigenti credibili , i Partiti hanno saputo svolgere un ruolo prezioso per la rinascita, il progresso e la Democrazia dell’ Italia.
Sarebbe a dir poco mortificante che oggi i Partiti si assumessero la responsabilita’ di seppellire le poche speranze che restano a questo paese».
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Perfettamente d’accordo
Giusto! ora però dovete anche razzolare!
Considerazioni sulla politica che condivido in toto avendole personalmente spresse in occasione dell’articolo che riportava l’ “intelligente” proposta di Cavallaro per “salvare” la provincia di Macerata.
Nel merito, ribadisco la convinzione che è possibile, oltre che necessario, superare completamente tutte le province e demandare le loro competenze a ripartizioni territoriali amministrative direttamente dipendenti delle Regioni. Non si fa perchè verrebbero a mancare parecchi “posti” da distribuire.
Hai ragione Morgoni, ci vorrebbe un atto di coraggio al posto di cotanta mediocrità, soprattutto da parte di un Partito come il PD.
Con le teste che girano c’è poco da sperare.
Concordo…
Gli americani dicono, pressapoco: può avvenire tutto, tutto si può fare, ma non nel mio giardino. Invece di pensare e progettare una nuova e più consapevole cittadinanza, a cui la sussidiarietà amministrativa deve dare risposte oneste e moderne, ognuno alza i propri recinti, sicuramente elettorali. Non mi pare, ma posso sbagliare, da disattento osservatore passionale quale sono, che un provvedimento di semplificazione amministrativa e organizzazione delle diverse funzioni dello Stato, sia accolto da certi circoli politici, senza il ricorso alla inevitabile unicità del carattere del “campanile”.
Concordo pienamente.
Ma il suo partito, il PD, è piuttosto contraddittorio: a Roma dice si, a Macerata dice no.
Lei pensa che un partito che vuole candidarsi al governo del paese possa continuare ad essere
così ondivago.
Sull’ abolizione delle province si fa facendo molta demagogia.
Il risparmio è poco e dubbio, mentre le perdite in termini di rappresentabnza per i territori sono incalcolabili.l
Morgoi dovrebbe pure spiegare che , aboliren una provincia non significa licenziare il personale o i dirigenti, ma semplicemente spostsrne il carico ad altri enti.( Regione?)
Il costo di una provincia si ridurrebbe allora solo al mantenimento di una giunta e del suo Presidente?
Ma allora non era più semplice azzerare i costi ” politici”?
Fumo negli occhi per i gonzi…..
Ne riparliamo quando , per un documento dovrete arrivare ad Ascoli….geni ( senza lampada!)
Vogliamo parlare delle comunità montane, degli ATO, dei consorzi di bonifica , degli ” Enti Parco”, degli ATC ( potrei proseguire fno al giorno del giudizio divino……….
Tutti organismi nominati e nemmeno elettivi????
Per chi non lo sapesse un presidente del consorzio ” Acquedotto del Nera” percepisce più di 30.000 ( leggi : trentamila) € l’ anno…….
Per fare?
Un tubo!!!!! ( attinente, ma in senso lato…)
Perchè di questo nulla o poco ve ne cale , o popolo di ” indignatos de noantri”??
Le considerazioni di Mario Morgoni colgono a pieno il problema:L’inadeguatezza politica dei partiti. Daltronde che aspettarsi da questi se sono solo capaci di cambiare nome ma sempre con gli stessi uomini?
E’ vero che il superamento delle province non comporterebbe particolari risparmi, ed è anche vero che vi sono molti altri Enti addirittura non elettivi che potrebbero essere tranquillamente chiusi. Anche questo andrebbe fatto. Tuttavia, se non vogliamo nasconderci dietro il “benaltrismo” bisogna affrontare il toro prendendolo per le corna una volta per tutte.
Allora, superiamo gli sciocchi campanilismi e cominciamo proprio dalle Province: superare definitivamente il livello elettivo provinciale comporterebbe a mio avviso una oggettiva semplificazione amministrativa e soprattutto significherebbe sottrarre alla politica un “ricco ed autonomo “centro di spesa”, con tutto quello che comporta in termini di speco di risorse per “spese politiche e clientelari”.
Se le funzioni burocratiche e gestionali delle province fossero affidate ad una struttura decentrata regionale avente all’incirca le medesime dimensioni territoriali ( tipo dipartimento, area vasta, ecc.) non si dovrebbe andare ad Ascoli per fare documenti ( in ogni caso Ascoli sparirebbe come tutte le altre province).
Se si avesse il coraggio e la lungimiranza di “riprogettare”‘assetto amministrativo del paese ( cosa che a Cavallaro non passa neanche lontanamente in testa), il superamento delle province sarebbe il primo passo per una reale semplificazione delle “autonomie” ( di spesa) locali e ad un maggior controllo anche qualitativo della spesa pubblica, oltre al fatto che probabilmente si verrebbe indotti ad un ripensamento radicale di tutto il corollario di Enti gestori attualmente tanto inutili quanto cari ai nostri politici.
Sono perfettamente d’accordo.
Finita la guerra, è iniziata la devastazione ed il saccheggio del ns bel paese da parte di tutti i politici che si sono alternati, con una sorta di passaggio del testimone, fino ad oggi. L’attuale crisi non ne è altro che un “piccolo” risultato. Chi ha provato o chi stà cercando di cambiare le cose (..vedi un Renzi..vedi un Morgoni..) è stato o viene subito ostacolato da tutti quei politicanti incartapecoriti e/o responsabili principali della situazione. Le Province devono sparire tutte: non servono, non sono mai servite e non serviranno in futuro; è un piccolo passo ma…iniziamo a farli sti’ passi.
concordo con tutti, via subito le province…peccato che quella che scomparira’ sara’ la nostra andando a “convivere” sotto un’altra provincia… E’ paradossale, state lottando per far scomparire la provincia di mc favorendone un’altra…avrei potuto capire se la soppressione di quest’ente avesse riguardato TUTTE le prov.,allora si che saremmo stati tutti uniti. Contenti voi. Fosse per me, costituirei un comitato x la soppressione dei maceratesi
Le provincie vanno abolite tutte insieme ad altri enti inutili,utili solo a dare lavoro a molti che nella vita non sanno fare altro che vivere con la politica e il PD è la roccaforte di questo sistema.
Mario una domanda ma cosa ti lega ancora a questo partito? Non mi dire che ci stai per cambiarlo dall’interno , una pura illusione forse nel tempo loro cambiano te.
Una riflessione i Silenzi,Cavallaro,Pettinari e compagnia cantanto non sono li con il tuo grande contributo di credibilita che hai speso in tante campagna elettorale per farli eleggere?
“Condivido anche le virgole di queste valutazioni. Di più: da dirigente di un partito mettere sotto la lente il comportamento e l’azione dei politici fa crescere il tuo spessore morale e umano, nonchè le tue qualità di politico, fa condividere la tua visione, interpreta il giusto ruolo della politica. Ti auguro, e mi auguro, che tu possa trovare gli spazi e la forza personale per condurre questa feroce ed estenuante battaglia. Con stima”
Mi consenta il Signor MORGONI di dissentire da questa sua riflessione , e di prenderne le distanze. Non entro in una disputa sociologa sul concetto di classe politica,disputa al momento non per nulla utile ad un confronto sereno da lei introdotto sulla soppressioni delle province voluto dai signori MINISTRI TECNICI ai quali in maniera irrituale nella prassi costituzionale gli si è affidato il compito di governare , al posto degli eletti scelti e voluti da una democratica consultazione popolare che è stata negata in nome della ragion di stato. Una decisione presa con la motivazione della emergenza economica , ma un paese non può essere governato restringendo al sovranità popolare. Questo governo sta prendendo decisioni che sovrastano ed entrano in conflitto con la sovranità ITALIANA. E a mio modesto avviso la decisioni demagogica populista e volutamente studiata per irridere il ceto politico fatta da questo governo di spacciare un taglio dei costi per riforma, è un oltraggio ed una offesa all’intelligenza degli ITALIANI. Certo lei ha colto nel segno c’è una antinomia nel comportamento dei partiti, ma io mi voglio limitare al PD che uso frequentare, essa esiste in quanto esiste una costrizione di dovere sostenere votare in maniera coercitiva attraverso l’infame istituto della fiducia il governo dei TECNOCRATI ILLUMINATI, e il dovere di dare un senso logico e razionale ad una riforma che riforma non è. Ebbene sì , direbbe una lontana voce della sinistra, questa riforma l’abbiamo subita , lascia tutto invariato e aggiunge disagi per le popolazione , come nel nostro caso la super provincia delle MARCHE SUD! Dislocare uffici e competenze su un territorio montano e con forti disagi DOVUTI DA UNA mobilita PUBBLICA pressoché inesistente tra Macerata e Ascoli Piceno. Senza contare che una super Provincia eredità la totale interezza del parco dipendenti pubblici, dove è il risparmio? Si eliminano 18 assessori e tre Presidenti, tre questori, tre prefetti, dove è il cambiamento che noi mancheremo ostacolando un decreto fatto in maniera inetta, da inetti TECNOCRATI MINISTRI ILLUMINATI? Lei quale novello CICERTONE ci fa sciroppare una filippica sulla inettitudine dei partiti, come dicevo sopra io parlo del PD , una cantina a me nota che uso frequentare, e siccome la mia vison copre appena la provincia , non mi ergo a censore del PD nazionale, lei parla di inettitudine, e parla , in maniera impropria, di una classe politica mediocre, allora le chiedo chi è la dirigenza del PD provinciale? Cosa fa la dirigenza del PD provinciale su questo dibattito, cosa avete fatto voi gruppo dirigente del PD? In modo particolare chi ha più responsabilità all’interno del gruppo dirigente locale? Chi se non al maggioranza di AREADEM & SOCI ? da quando non viene investita al direzione, l’assemblea provinciale? Perché vi rifiutate di convocare l’assemblea provinciale? Chi ha queste responsabilità? Lei è tra quelli che reggono al responsabilità del fallimento della maggioranza del PD Provinciale. L a sua dichiarazione mi sembra importuna, impropria, e strumentale solo ai fine di creare truppe per le prossime primarie, lei vuol rovesciare l’ordine delle cose .
Morgoni ha ragione, ma è perdente. Nell’altro piatto della bilancia ci si mette Silenzi, Giannini, più tutti i grossi calibri che hanno goduto con il sistema attuale e vogliono continuare con l’andazzo.
Ma, c’è il popolo PD, l’elettorato PD – ti dicono.
Come tutti gli elettori e i vari popoli, ci troviamo con un gregge, che tale era ieri, tale è oggi e tale sarà domani. Il gregge continuerà a mandare a galla i soliti marpioni e papponi. Gente che merda era, merda è e merda resterà, fino a che è in cima al water… Forse gli elettori potrebbero buttarla nel cesso e tirare la catenella. Ma non possiamo aspettarci nulla da loro. Non possono cambiare, poiché non sanno cambiare. Hanno paura che vada su la Destra o i fascisti om Berlusconi. E quindi si tengono la merda.
Nè possiamo aspettrarci qualcosa dai “grillini”, che stanno sul fondo del mare a bocca aperta ad aspettare i protestatari. Però, la protesta non è “politica”. E’ solo protesta e basta. Non va da nessuan parte. Salvo fare arricchire i nuovi parlamentari, alla pari dei vecchi.
Meglio non andare più a votare…
Per la provincia di Macerata, non si otterrà nulla fino a che a Roma il PD, insieme agli altri partiti della coalizione di maggioranza, appoggerà Monti.
Macerata non contava nulla fin dai tempi di Ciaffi e di Tambroni. Oggi, conta ancora meno. Per cui… diciamo addio alla Provincia.
Credo che Morgoni, possa essere considerato il “POLITICO ATIPICO”;
mi spiego meglio:
Viviamo in un periodo in cui abbiamo esempi di dirigenti pubblici corrotti, che chiedono al popolo già stremato dal peso della pressione fiscale altre TASSE , facendo invece passare il messaggio che “la casta” non si tocca (visto che i loro stipendi, rimborsi ecc.. non vengono mai messi in discussione) , promuovono azioni di protesta che MAI e sottolineo MAI sono contro quella stessa classe politica che semplicemente cerca di spostare l’attenzione su TAGLI di poco conto come appunto quello delle Province.Mai nel mirino i loro STIPENDI, EXTRA, RIMBORSI SPESE , AUTO e VACANZE pagate con i NOSTRI soldi ! Credono forse di sanare il debito pubblico aumentando ancora le tasse al pensionato che deve arrivare alla fine del mese con 500 €, che si arrangia al super mercato a comprare la frutta quasi marcia messa in offerta? o al papà di famiglia che tira avanti con l’assegno di disoccupazione perchè la sua azienda ha chiuso?
Si rendono conto i NOSTRI POLITICI A CHI STANNO TOGLIENDO ?????
Perchè i Partiti e le Istituzioni locali non si adoperano per promuovere una vera e seria protesta contro tutto questo ???? Non sto dicendo nulla di non detto, sottolineo solo quello che ormai è sulla bocca di tutti tranne quella di chi DAVVERO potrebbe muovere un passo verso una mobilitazione che affronti la VERA, TRAGICA realtà del quotidiano.
Morgoni, quando era sindaco di Potenza Picena, in un periodo assai lontano dalla “CRISI” odierna, raggiunto l’incarico, si è ridotto lo stipendio. Da un “semplice” ex- Sindaco l’esempio di come, togliendo poco a chi ha molto, si potrebbe far riavere una dignità a chi dopo aver lavorato una vita ( e pagato le tasse) si vede oggi costretto a far economia addirittura su un frutto.
Caro/a biancaneve la coerenza purtroppo non paga, basta leggere i commenti di oggi a favore delle province. Non ho visto tanto fervore per esempio sul decreto taglia pensioni.
Cara Laura Carota purtoppo è proprio come hai detto tu… “la coerenza non paga”.
In politica però magari la coerenza “APPAGA”.
Sono sicura che chi fa scelte oneste e coraggiose, anche se in controtendenza sia ,se non ” PAGATO” sicuramente APPAGATO e FIERO in coscienza. 😉
Caro MaxWalter, lei accusando Morgoni di voler accusare l’ordine delle cose gli fa un monumentale complimento perchè il problema dell’Italia non è certo l’eccessivo cambiamento ma l’eccessivo immobilismo.
Quindi pieno sostegno a chi come Morgoni vuole promuovere cambiamenti radicali.
Certo, chi ha il privilegio di sedere nelle comode poltrone del potere vede ogni cambiamento come una minaccia Mortale. Non per i giovani, le donne, i lavoratori e soprattutto per gli imprenditori come me, il cambiamento è l’unica speranza per il Paese e per la loro vita.
Caro fantoamtico Max Walter, come si può credere nel primato della politica se poi, come tu dici, il PD è stato costretto a votare i provvedimenti del governo per il riordino delle provinci. Costretto ??!! Un partito dovrebbe avere delle idee e delle convinzioni, non può votare per costrizione. Se un provvedimento non ti convince non lo voti e fai capire perchè a tutti i livelli, nazionale e locale altrimenti non hai nessuna credibilità.
Il governo dei tecnici non è stato mandato dal Signore, Bersani ha chiesto a Napolitano che fosse incaricato Monti.
Se ora abbiamo un governo dei tecnici, chiamati dalla politica, la colpa non è certo dei tecnici ma della politica che ci ha ridotto in questo stato e trovo pazzesco che questi politici incapaci abbiano la faccia tosta di ricandidarsi alla guida di questo paese offrendo le soluzioni miracolose per salvarlo.
Gli inetti, caro Max, sono gran parte di questi politici che adesso si spaccano in quattro per difendere i loro poltronifici, i loro privilegi e i loro piccoli centri di collocamento politico; non ho visto la stessa determinazione nel condannare un sistema di rimborso delle spese elettorali dei partiti a dir poco truffaldino: spedi 1 ti rimborso 4. non ho visto ne te ne il PD che usi frequentare organizzare proteste contro questo sistema, come mai ?
Ora andate a spiegare agli imprenditori e artigiani che stanno chiudendo, alle persone che non hanno lavoro e non lo trovano, agli operai che al rientro dalle ferie trovano la lettera di licenziamento, al pensionato con la minima, ecc a tutti questi dovete spiegare che i costi della politica non sono comprimibili, figuriamoci togliere le provincie per finanziare le quali intanto è stata aumentata l’irpef sulle polizze assicurative, spiegategli i benefici diretti e concreti in termini di qualità della vita del singolo.
Per quanto riguarda gli altri enti inutili, consorzi, ato, il nera, ecc non mi sembra che per ricoprire le cariche di presidenti e amministratori si selezionino i migliori curricula professionali.
Permetti che tutto questo faccia un pochino incazzare !!!!!