Nuovo blitz anticontraffazione che ha portato al sequestro di oltre 200 articoli. I finanzieri della Compagnia di Civitanova Marche e della Tenenza di Porto Recanati, nel corso di un servizio volto a contrastare il fenomeno dell’abusivismo commerciale, sul lungomare Lepanto in occasione del mercato settimanale hanno individuato tre soggetti extracomunitari intenti vendere la propria merce i quali alla vista dei finanzieri si sono velocemente dileguati lungo la spiaggia e lungo le vie cittadine facendo perdere le loro tracce approfittando delle numerose persone presenti al mercato.
Per salvaguardare l’incolumità dei numerosi avventori del mercato e dei bagnanti i finanzieri hanno evitato di rincorrere i venditori abusivi.
I militari hanno posto sequestro la merce lasciata incustodita dagli extracomunitari che ora si trova presso la locale Caserma per le operazioni di repertazione.
All’operazione hanno partecipato i neo finanzieri che sono stati assegnati alla Tenenza di Porto Recanati in accordo con l’Amministrazione Comunale.
Circa 200 gli articoli sequestrati, per lo più borse in pelle recanti marchi di prestigiose griffe, tra i quali anche alcune borse recanti il marchio registrato “Piero Guidi” della ultimissima collezione.
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la colpa è di chi acquista questa merce contraffatta perchè danneggiano l’economia e soprattutto foraggiano organizzazioni criminali che sfruttano bambini e bisognosi x la loro produzione che spesso avviene nei paesi asiiatici ma anche nella nostra nazione ci sono fabbriche del falso equesti prodotti vengono creati con materiali scadenti spesso anche nocivi alla salute. molte persone che acquistano queste falsità del lusso spesso dicono che la borsa o maglietta acquistata è originale ma purtroppo x loro il falso dall’originale è inconfondibile e questo rende loro ridicoli
BRAVA GUARDIA DI FINANZA, AVANTI COSI’!
Dalla Guardia di Finanza ci si aspetta da tutti una grande operazione al centro commerciale cinese: l’emissione delle fatture è quasi inesistente. Ovviamente buon per i nostri ambulanti italiani che ci comprano la roba ma non bisogna tartassare solo i nativi ma anche gli extra-comunitari.