Un giovane è stato arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, dopo essere stato colto in flagrante mentre vendeva delle dosi ai clienti.
La notte scorsa, intorno all’una, militari in borghese del Nucleo Operativo dei Carabinieri di Macerata, hanno individuato a Macerata alcuni giovani consumatori di eroina e li hanno seguiti. I ragazzi si sono spostati verso Tolentino poi hanno preso direzione Colmurano ed appena fuori dal centro abitato sulla strada provinciale 78 hanno incontrato un giovane pusher che con fare esperto li ha affiancati.
Il giovane, M.S., 24 anni, residente a Colmurano, nullafacente, già noto per detenzione di stupefacenti, conta decine di clienti, delle zone di Macerata e di Tolentino, in particolare tossici di eroina ed hashish.
Il soggetto, sorpreso a spacciare 4 grammi di eroina in piccole bustine in cellophane ad uno dei due ragazzi, ha ricevuto in cambio 70 euro. I militari sono intervenuti e sono riusciti a bloccare i tre uomini, impedendone la fuga, quindi li hanno perquisiti. Lo spacciatore è stato subito trovato in possesso di altri 3 grammi di eroina in pezzi. A casa nella successiva perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti 30 grammi di hashish, altre 3 dosi pronte di eroina, un bilancino e materiale per il confezionamento delle dosi per un totale di circa 40 grammi di droga sia di qualità chiara, pesantissima, ultratossica detta “brownsugar” oltre alla nera “black”.
I carabinieri hanno quindi sequestrato la droga, arrestato in flagranza di reato di spaccio e detenzione di sostanza stupefacente il ragazzo il quale, dopo gli accertamenti di rito nel Comando di via XX settembre, è stato trasferito nel carcere di Ancona a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il cliente è stato denunciato in stato di libertà. Sono in atto accertamenti per stabilire le connivenze e i fornitori.
I carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Macerata, che puntano continuamente i fari sull’attività antidroga con servizi mirati giorno e notte, hanno arrestato 17 pusher dall’inizio del 2012, e denunciato in stato di libertà altri 18 soggetti per detenzione stupefacenti. Sequestrati e distrutti circa 250 grammi di droga.
(redazione CM)
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Avevo fatto delle ipotesi per identificare le iniziali M. S. ma mi avete censurato allora: Malasciamoliandareingiroadammazzareiragazzi Sperandochenontocchianoi, può andare bene?
Caro Peppe Bommarito, caro Gaeatano Angeletti,
quanto fiato sprecato con questa classe politica, col Sert che fa le statistiche parziali, con i produttori di metadone, con quelli che col recupero ci fanno affari, con quelli del grosso spaccio che ci tirano su complessi residenziali e commerciali…
Vogliono la società drogata e ci stanno riuscendo in pieno col buonismo, col paternalismo, col fraterno amore cristiano…
@Abitante, non so quanto possa essere utile pubblicare le iniziali di questo ragazzo, già “noto” alle forze dell’ordine. Io punterei di più l’attenzione sulla prevenzione, sulla formazione delle famiglie, sull’informazione degli effetti delle sostanze… Mi contatti, possiamo portare avanti un percorso già iniziato.
@Rapanelli: Bommarito ed Angeletti stanno facendo moltissimo. Aiutiamoli a diffondere le loro azioni. Questo credo sia il miglior modo per diminuire il marcio che esiste in giro.
@Francesca Sincini, concordo di più con la tesi di Giorgio Rapanelli, perchè la trasparenza e la verità è la cultura dell’educare, chi si macchia di questi crimini, non deve restare nell’anonimato, deve pagare secondo la legge e deve essere un esempio di negatività per i giovani che hanno il diritto di sapere e conoscere, non si tratta di fare esecuzioni sulla pubblica piazza, si tratta di essere coscienti che le proprie azioni hanno delle conseguenze nel bene e nel male. Lei fa le sue battaglie sull’informazione e le deve essere dato merito platealmente, M.S. spaccia eroina e a 24 anni si sa cosa vuol dire spacciare eroina, non è una droga leggera, quando fanno entrare in quel tunnel ragazzini di tredici, quattordici anni (perchè è questo che stanno facendo) sanno che li hanno condannati a morte, loro e le loro famiglie, non ci sono scusanti di sorta ne anonimato ne privacy che tengano, a 24 anni si può e si deve pagare per i propri errori a tredici no!
@abitante, condivido in pieno le sue idee, forse mi sono espressa male, ma pubblicare un nome e/o una foto, secondo me, non cambierebbe la situazione. Purtroppo sono molti i ragazzi che agiscono in questo modo, ed i nomi, in parte, sono già tristemente noti. Anonimato…? Non esiste in un paesello di 1.200 anime; due iniziali ed una età, identificano già la persona! Io sono per i risultati, secondo me, dovremmo percorrere ciò che stanno già egregiamente facendo sia Angeletti che Bommarito: prevenire, informare, educare.
In ogni modo, sono a disposizione.
Saluti.
@ Francesca Sincini, guardi è sicuramente una mia fissazione, ma io lo paragono ad altre situazioni che mi hanno fatto arrivare a questa idea, come l’atteggiamento omertoso che non ha fatto che far prolificare le mafie, oppure per combattere gli incidenti stradali in Francia, quando purtroppo capita un incidente automobilistico mortale o comunque gravissimo, lasciano le auto fracassate ai bordi della strada per molti giorni e hanno riscontrato che è un fortissimo deterrente e ha portato a una diminuzione degli incidenti stessi, o anche nei paesi dove per far diminuire l’uso del fumo di sigaretta nei pacchetti vengono riportate foto agghiaccianti come piedi in cancrena o tumori alla pelle…. non le frasette banali come da noi e anche in quel caso è un sistema risulta efficace. Sarà banale, ma sapere chi è che fa lo spacciatore di eroina con nome cognome e fotografia, per me è un forte deterrente per chi ancora non è entrato in questo tunnel e per chi lo diventa suo malgrado magari perchè anche consumatore. Ma ribadisco questa è una mia fissazione non provata scientificamente visto che non è attuata. Grazie per la sua attenzione.
@ Francesca Sincini
Cara Francesca,
non solo stimo, ma voglio pure molto bene a persone come Giuseppe Bommarito e Gaetano Angeletti, che hanno iniziato una battaglia per la vita delle vittime della droga e dell’alcol, uscendo così dall’introversione in cui erano stati gettati dalla dolorosa vicenda familiare avvenuta loro.
La loro, come quella di don Pezzoli e di altri, è una battaglia inutile: per uno che viene recuperato altri cento, o mille entrano nella droga.
Lasciamo agli psicologi ed ai sociologi il compito di analizzare le causa di questa volontà di annullarsi. Io stesso, a sedici anni, avevo iniziato a bere liquori sottobanco. Mi sono salvato – nel tempo – inizialmente con la cultura fisica, poi con Scientology (ove è proibito bere alcolici, usare droghe e psicofarmaci). Oggi, ne sento ancora lo stimolo, ma ho cose che mi estrovertiscono più importanti da fare e sono pure giunto al termine di questa esistenza. Non voglio passare il “muro d’ombra” ubriaco fatto…
Se vogliamo debellare la droga, dobbiamo prima di tutto non “giustificarla” come hanno fatto quasi tutti i partiti… Poi, se si vuole mettere le mani sul grosso spaccio basta entrare nelle discoteche, nelle scuole ed in certi ambienti e colpire duramente proprio su ciò che muove lo spaccio: l’interesse economico.
Solo quando le forze dell’ordine entreranno in una discoteca, certificheranno lo spaccio di droga, e faranno chiudere la discoteca per sei mesi, solo allora penseremo che si e’ cominciato a fare una politica di sbarramento alla droga.
Altrimenti, sono tutte chiacchiere da convegni.