Il prossimo 7 luglio la citta’ di Recanati sara’ scenario di uno straordinario evento culturale. Verra’ infatti presentato un dipinto inedito di Vincent Van Gogh, “Il Fienile Protestante”, presso il Museo Civico di Villa Colloredo Mels. La tela restera’ poi in esposizione per tutta l’estate. Grande e’ l’attesa tra gli storici dell’arte e I tanti appassionati delle opere del grande genio fiammingo che sicuramente accorreranno in massa a Recanati per ammirare la tela. “Si profila come l’evento dell’estate marchigiana, una straordinaria opportunita’ per Recanati e l’intero territorio – apostrofa il sindaco Fiordomo -. E’ un’anteprima mondiale, costruita con pazienza e dedizione, un Van Gogh inedito, attribuito al grande genio e da qualche settimana con la sicurezza della firma portata alla luce dopo indagini approfondite. L’inaugurazione della mostra e’ stata fissata per sabato 7 luglio, il quadro arrivera’ a Recanati il giorno prima. Sono veramente curioso, la notizia si è appena diffusa e già il centralino del Comune e del Museo è stato preso d’assalto da appassionati e curiosi”. Il privilegio immenso di una presentazione in anteprima mondiale a Recanati è il risultato ultimo di un progetto che nasce agli inizi del 2010 con la creazione di un gruppo di lavoro internazionale finalizzato a proporre un nuovo metodo nella certificazione delle Opere d’arte. Attori principali il Comune di Recanati, Assessorato alle Culture, l’Associazione Spazio Cultura, il Politecnico di Torino, la Gonzaga University, il Federico II di Napoli e studiosi come Padre Floriano Grimaldi, Massimo Seroni e Massimo Mascii. Il gruppo di lavoro ha cercato di mettere in atto una serie di analisi scientifiche applicate alle tele prese in esame. “Il Fienile Protestante”, proprieta’ di un collezionista belga ha mostrato sin dall’inizio caratteristiche che sembravano assimilarlo alle opere dell’ultimo Van Gogh. L’analisi dei colori, dei residui su tela e le radiografie sul dipinto, condotte dai vari Atenei facenti parte del progetto, hanno svelato la paternita’ certa del grande pittore fiammingo. La prova inconfutabile e’ stata restituita proprio dall’esame radiografico che ha riportato alla luce la firma autografa di Vincent Van Gogh.
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E’ una bufala pazzesca.Non gli credete!Mi meraviglio che l’ANSA sia caduta così in basso.Questo quadro non ha niente a che fare con gli ultimi giorni di vita di Van Gogh e neppure con i restanti.Parla di fienile protestante,con chiesa e cam…panile sullo sfondo,ma dovremmo essere in Francia ad Auvers sur Oise,lo stile e il tratto troppo geometrico non ha nulla a che fare e poi la storia delle tracce ematiche e dei peli….Si vede che a corto di mezzi dipingeva col suo sangue e si faceva i pennelli coi peli della barba…..Tutto da ridere.
http//www.vangoghiamo.altervista.org
Chi ha organizzato questo strampalato evento si deve assumere la responsabilità di aver imbrogliato tanta brava e onesta gente appassionata d’arte e che non merita di essere presa in giro.Mi auguro che la mostra non sia a pagamento,sarebbe uno scandalo nello scandalo.
Complimenti per la denuncia e per la notevole competenza che si evince dal sito http//www.vangoghiamo.altervista.org.
Purtroppo la cultura della nostra provincia è da tempo in mano a dei visionari, imperiali e kazzanger sferisteriali.
Fate qualcosa per bloccare questa mostra!La terra del grande Leopardi non merita di diventare pascolo di pecore alla mercè di astuti pastori…Se non lo fate subito,farete brutte figure dopo…
Pienamente d’accordo! Questa è l’ennesima riprova del fatto che Leopardi aveva ragione quando voleva evadere da Recanati…Con buona pace di Padre Floriano – che rimane uno studioso apprezzabile – questa “crosta” non ha niente a che vedere con Van Gogh. Tanto più con il Van Gogh degli ultimi mesi, trascorsi a Auvers-sur-Oise, quando la sua pittura si fa sempre più visionaria (celli stellati con spirali di colori, il celebre “Campo di grano con corvi” ecc.) e si caratterizza per grosse pennellate cromatiche. Lo stesso fienile della “crosta” ha tratti più italiani o spagnoli (arco a tutto sesto…) che dell’area Francia del nord-Paesi Bassi. Ma…dulcis in fundo, il fatto è che ESISTE una Protestant Barn (Fienile Protestante) nell’elenco delle opere attribute a Van Gogh. Ne parla lui stesso nella lettera del maggio 1881 n° 145 al fratello Theo: ” I have done, among other things, a cottage on the heath, and also that barn with a moss-grown roof on the road to Roozendaal, which locally they call the Protestant barn”. Erano i suoi primi DISEGNI (non dipinti) quando si ispirava ai quadri/disegni di argomento contadino di Millet. Invito i recanatesi (e l’Ansa) and andarselo a vedere! Eccolo http://www.vangoghgallery.com/catalog/Drawing/803/Barn-with-Moss-Grown-Roof.html