Venticinque persone, fra operaie e impiegati, da oggi non hanno più un posto di lavoro. La Cm Creazioni di Tolentino ha chiuso i battenti. Cessazione attività, per la storica azienda tolentinate, famosa nel mondo per i suoi meravigliosi abiti da cerimonia. Cm Creazioni è un’azienda che da circa 35 anni produce abiti da sposa e da cerimonia di alta qualità: cessa l’attività che vedeva impegnati 25 fra lavoratrici ed impiegati. Le continue e permanenti difficoltà di una crisi, che si presenta ogni giorno sempre più drammatica, quindi continuano a colpire anche il nostro territorio con il suo tessuto produttivo sempre più fragile. Basti solo pensare alla recente vicenda che vede coinvolti i dipendenti della multisala Giometti, situazione che ancora non si è risolta, cui è stata recapitata la lettera di licenziamento per cessazione attività, o a quella un po’ più lontana nel tempo del fallimento della Nazareno Gabrielli pelletterie.
Da alcuni mesi alla Cm Creazioni si riscontravano difficoltà nel pagamento degli stipendi. Si era oramai arrivati ad oltre tre mesi di arretrati e oggi sono arrivate le lettere di licenziamento per cessazione di attività.
Questa sera nella sede della Cgil di Tolentino, il sindacato che rappresenta in maggior parte le lavoratrici,si svolgerà un assemblea per affrontare le questioni legate al pagamento degli stipendi arretrati e Tfr per poi valutare nella sua complessità le singole situazioni. Non è da escludere che qualche dipendente possa percorrere la strada dell’istanza fallimentare. Molto preoccupato Giorgio Cacchiarelli, responsabile della Camera del Lavoro di Tolentino, per il quale “manca la consapevolezza della situazione che stiamo vivendo. Non può essere sottovalutata e per questo gettiamo un forte allarme per il rischio che corrono molte piccole e medie aziende nel territorio”.
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E peggio verrà…
A setttembre, dopo le ferie, vederete in Regione quante ditte NON riapriranno….
Fino ad ora il Governo tecnico, per non cadere nel baratro, ha imposto tasse su tasse: aspettiamo ancora la manovra per la ripresa…..
Mi spiace veramente per la Cm, per suoi titolari, ottimi imprenditori e infaticabili lavoratori e per le maestranze che vanno ad allargare le fila di coloro che hanno perso il lavoro.
Ha ragione Cerasi, con cui concordo sul fatto che post ferie le “non riaperture” saranno parecchie e nel complesso condanno anche io le inadatte misure di un governo tecnico, che finora ha avuto solamente esiti valutabili in maniera “laterale”, ma affatto soddisfacenti per una ripresa vera e aderente al paese reale.
Un dramma,una tragedia.Non si sposa + nessuno.Colpa anche del carovita!!!
Stavamo tanto bene, poi qualcuno penso’ di abbattere quel maledetto muro e da li sono iniziati i nostri guai. Gli abiti da sposa, le auto, i frigoriferi ora li costruiscono quelli di la del muro!!!!!
Leggo.”Non è escluso che qualche dipendente possa percorrese la strada dell’istanza fallimentare”.
Vorrei tanto conoscere la persona o le persone che consigliano tale procedura perchè è “PURO AUTOLESIONISMO”. Con il fallimento ci guadagnano il Curatore e tutti gli Avvocati che dicono di tutelare i dipendenti.
@ pierre
…….. i dipendenti vengono in questi casi tutelati ed assistiti dai sindacati in modo molto efficente ….
..mi spiace ma la sua e’ pura “disinformazione”…
@paoolo
…. dai sindacati, sci come no…. spetta llì…….
I frutti della globalizzazione.
Abbiamo aperto i mercati senza alcun controllo e abolito i tassi doganali che permettevano di regolare il flusso delle importazioni e compensare i bassisimi costi della mano d’opera nei paesi in cui non esistevano tutele e regole per lavoratori e l’ambiente.
Fino a qualche anno fà chi criticava la globalizzazione concepita così senza regole veniva criticato aspramente … e deriso.
Ora la nostra industria manifatturiera sta morendo…..e sono molto contento per PAOLO che è felice nel dire che i dipendenti sono assistiti e tutelati dai sindacati in modo molto efficente……….
ma sei un sindacalista ?
“manca la consapevolezza della situazione che stiamo vivendo. Non può essere sottovalutata e per questo gettiamo un forte allarme per il rischio che corrono molte piccole e medie aziende nel territorio”.
Riprendo questa frase del signor Cacchiarelli per sottolinearla e rigirarla ai referenti politici della CGIL che è il PD che oggi è un partito di maggioranza che è responsabile insieme agli altri partiti che appoggiano MOnti di questa crisi: aver fatto una finanziaria per fare un piacere all’Europa o meglio alla Merkel ci ha reso tutti più poveri con soldi gradatamente che servono sempre di più a pagare solo tasse e non per spenderli.
Ormai non c’è più nessuna certezza in Italia, ci stanno annientando dall’interno.
Aziende di qualità come CM non dovrebbero mai smettere di produrre i loro pezzi d’arte, perché è questo che la CM faceva, arte allo stato puro, arte da indossare.
Istanza fallimentare?! e per che cosa? una ditta di 25 persone dove il “padrone” ti lavora spalla a spalla per tutto il giorno, la sua vita è nell’azienda come per il dipendente e tu gli daresti il colpo di grazia? Complimenti!
Si…come no fabio_rossi…e poteva mancà la solita pippa sul PD (piove governo ladro!).
Infatti. se siamo nella merda economica non sono stati berlusconi, tremonti e bosssi, bensì il PD che era al governo e aveva la maggioranza parlamentare. come no….
Inoltre, sei rimasto un po’ indietro: la CGIL con il PD non c’entra proprio niente. Semmai in questi ultimi 5 anni si è rimproverato al PD di aver scelto la CISL come “sindacato di riferimento” forse pensando che la CGIL era troppo “estremista”. E certamente la CISL in questi ultimi anni si è mostrata “leggermente” diversa dalla CGIL. Non dico meglio o peggio per evitare inutili polemiche, ma le cronache dei comportamenti di ogni sindacato negli ultimi 5 anni sono sottogli occhi d itutti e ci si può fare un’idea. Basta non affidare il proprio documentarsi/informarsi solo alla battuta che si ascolta alla mattina mentre si prende il caffè al bar.
Mi permetto di dare un consiglio alle ex-dipendenti, se posso dire la mia per quanto è capitato a me in una situazione analoga, più o meno con lo stesso numero di dipendenti, altro settore un pò più sfigato. Non fatevi trascinare nel gorgo dell’istanza del fallimento, per tre mesi di arretrati oltre il TFR naturalmente, la situazione è difficilissima, ma avete un mestiere e un settore d’oro (nel senso di particolarità e di qualità), stringete i denti, collaborate con i titolari, congelate e diluite il credito con un accordo tra le parti (titolare e dipendenti), se possibile investiteci anche i prossimi tre salari nell’azienda e fatela ripartire alla faccia delle Banche e dei sindacati. Se procedete al fallimento, primo perderete l’azienda per sempre ovviamente, secondo dovrete aspettare come minimo tre anni per avere il 70% di quanto dovete avere e li ci mangeranno sopra, il curatore fallimentare con annessi e connessi, il sindacato che percepirà la sua percentuale sul vostro credito (spese legali), in compenso potrete avere la disoccupazione per un anno pari all’80% dello stipendio e poi? tutte disperse chi a fare le pulizie, chi a fare la badante, qualcuna a tempo determinato in altre aziende, chi a impiccarsi…, Dobbiamo lottare per noi stessi e investire nelle nostre capacità, non è più tempo di aspettare che gli altri ci risolvano i problemi, bisogna ingegnarsi e partecipare, chi ci riuscirà sarà fuori dal guado, ma forse è troppo tardi anche per la CM visto che ha deciso di chiudere.
Naturalmente questa è solo una mia opinione personalissima dettata da due anni di inferno.
Fondo di garanzia Inps
http://www.wikilabour.it/Default.aspx?Page=Fondo%20di%20garanzia%20Inps&AspxAutoDetectCookieSupport=1
…. affidatevi con fiducia ad un sindacato che sapra come aiutarvi ….
@ paoolo
non voglio assolutamente screditare nessuno, tantomeno il sindacato che fa il suo dovere più o meno bene, ho detto chiaramente che è la mia esperienza personale;
Settembre 2010 fatta istanza di fallimento tramite sindacato (circa 3 mesi di arretrati + TFR), dipendenti inferociti; Gennaio 2011 tribunale accetta il fallimento; Dicembre 2011 sindacato tramite loro legale ci fa aderire al fondo di garanzia Inps (80% del credito, meno le spese legali), dicendoci che entro marzo aprile max ci sarebbero arrivati i soldi dal fondo INPS; passa marzo, passa aprile, passa maggio, panico, cominciamo a chiamare uno alla volta, i legali ci dicono che assolutamente era impossibile che ci avessero detto per marzo aprile e le pratiche, siccome erano tantissime (tanti fallimenti), erano state smistate in diverse sezioni INPS, non si sapeva dove, ora (forse) c’è speranza per fine mese giugno 2012. Facendo i miei conti sono passati circa due anni o sbaglio?
La sostanza alla fine è che a 52 anni non ho più lavoro e mi devo arrabattare a destra e a manca senza la speranza di andare mai in pensione. Le valutazioni vanno fatte caso per caso non è mai tutto bianco o tutto nero.
@ abitante
…idem,ho atteso 2 anni per tfr e ultime 3 mensilita …..se non ci fosse stato il Fondo di garanzia Inps che tutela i lavoratori dipendenti con tutto il suo iter, non sarebbe stato posssibile per me avere le spettanze maturate come lavoratore dipendente , questo e’ il mio caso ed quello che posso suggerire e’ di affidarsi ad un sindacato….
@ paoolo
Il modello (TFR/CL – SR50) reperibile e compilabile anche dal sito wwww.inps.it/modulistica per accedere al fondo di garanzia, non è necessario farlo compilare al sindacato, lo può compilare anche il dipendente di suo pugno, se in grado, e presentarlo all’INPS, oppure si può far assistere da un legale del lavoro, non è indispensabile il sindacato in questo caso è solo un dei tramiti possibili e ti fa pagare il suo lavoro come qualsiasi ufficio legale.
Il concetto che voglio ribadire è che se l’azienda non vieniva fatta fallire ora potevo ancora lavorare, è il lavoro che manca sempre più, non sono i sindacati e i sindacalisti che mancano, ma è vero anche che se nonno non moriva ancora campava. Questa è l’ultima replica, mi scuso e la finisco qui, in bocca al lupo alle ex dipendenti della CM.
W la globalizzazione
leggo molti commenti contro la globalizzazione, contro il pd, contro i sindacati, contro i comunisti, i cinesi. a parte il fatto che avete dimenticato i neri, gli zingari, i terroristi, omosessuali, prostitute e drogati vista la vostra innata capacità di fare di tutta l’erba un fascio, quel “fascio” che sotto sotto vi piacerebbe rivedere, almeno evitate di scrivere cazzate se sapete solo 4 concetti e basta.
e se l’azienda si fosse vista negare un prestito dalla banca per poter pagare gli stipendi? nessuno parla mai di queste dinamiche…
le banche hanno provocato la crisi, non i cinesi, non i comunisti, non la globalizzazione, le banche hanno ricevuto soldi per rimettersi a posto dopo aver provocato la crisi.
e le banche ora ti negano i soldi per vivere.
poi se per voi è colpa di romano prodi, fate pure.
Qualcuno si e’ dimenticato una razza,che gestisce le banche e quindi la nostra vita!