Maceratese, il film di una stagione memorabile

SOMMA ALGEBRICA - Dopo anni difficili, i biancorossi tornano a sorridere e cominciano a pensare al prossimo torneo di serie D
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SCATTOLINI-2-300x225di Enrico Maria Scattolini

SERIE D (+) Tecnicamente la Maceratese è stata promossa nel Campionato Nazionale Dilettanti (CND). Ma a me piace sottolineare Serie D, per antiche suggestioni che mi riconducono ai ricordi di splendide stagioni di (ri)lancio verso traguardi ancora più importanti. Ultimo dei quali la famosa finale play-off per la C1 con il Livorno, dopo l’eliminazione dell’Arezzo, al “Giglio” di Reggio Emilia. Memorie di un anziano cronista che auspico siano anche il viatico per il raggiungimento di mete più ambiziose, che Mariella nostra potrebbe assicurare soprattutto se non abbandonata a se stessa.

PRAGMATISMO BIANCOROSSO – A Cagli, Di Fabio non ha voluto far di conto, speculando su quel punto di vantaggio che, in ogni caso – considerando scontata la vittoria del Tolentino contro il Fabriano – avrebbe garantito il salto di categoria. Ha quindi spedito in campo una squadra a trazione anteriore, consapevole dello stato di grazia dei suoi ragazzi che non potevano fallire l’obiettivo più importante della stagione; e, penso, anche per rispetto della strepitosa tifoseria biancorossa che, dopo aver macinato i tanti chilometri della più lunga trasferta del torneo, non meritava una partita stiracchiata. Ancora una volta ha visto giusto (+).

Abbraccio-Tardella-Di-Fabio

L'abbraccio tra Maria Francesca Tardella e Guido Di Fabio nel dopo gara di Cagli

IL BUEN RITIRO DI MARIELLA – Normalmente sono i giocatori che, nell’imminenza di incontri importanti e/o delicati, vengono relegati in “ritiro” per raggiungere la concentrazione a prudente distanza dalle tifoserie. Negli ultimi tre giorni della vigilia di Cagliese-Maceratese, è stata invece la presidentessa biancorossa ad (auto) allontanarsi dalla città e ad andarsene a Firenze, per un po’ di distensione prima dell’appuntamento decisivo della stagione. Ma anche per gratificare, con il “Maggio fiorentino”, la sua passione per la musica (+). Non abbiamo mai capito se prevalente o secondaria rispetto a quella calcistica. Soprattutto sino a domenica pomeriggio.

LA TIMIDEZZA DI ROBERTO SENTIMENTI – Ma anche la bravura del team-manager biancorosso (+). Sempre dietro le quinte, sempre a rinviare l’appuntamento in sala stampa per le interviste (sino a non farle-o subirle?- mai), sempre accuratamente lontano dai riflettori. Eppure il suo è stato un lavoro prezioso, se è vero che l’intesa dello spogliatoio è risultata fondamentale per costruire l’impresa. In particolare nelle battute conclusive del girone di andata. E’stato Cicchi in persona a sceglierlo, in ricordo della sua amicizia con il famoso portiere Sentimenti IV, padre di Roberto, datata dai tempi della comune frequentazione dei due degli ambienti juventini. Tutti d’accordo su questa decisione. Anche gli interisti (come il sottoscritto).

SCORRONO ORA I TITOLI DI CODA: 1/LA TRAMA: (a) Splendido inizio di stagione: esaltante lunga striscia di brillanti risultati e di gioco addirittura pirotecnico (+); (b) spettacolare cavalcata finale: disintegrata la resistenza degli avversari diretti e trionfale promozione (+); (tre) in mezzo, prima della sosta invernale, rischio di smarrimento (-): la miseria di un punto nei due incontri interni con la Monturanese e l’Atletico Truentina, e nelle trasferte di Urbania e Tolentino. L’unico momento di debolezza.

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Guido Di Fabio portato in trionfo dalla tifoseria della Maceratese

2/ PERSONAGGI ED INTERPRETI (+) CARFAGNA: la fantasia ed il funambolismo, con quella sfiziosa maglia da difensore di movimento a strisce biancorosse, e disimpegni da brivido, ma anche provvidenziali interventi …salvagol. (+) TROLI: la sorpresa, per il suo straordinario rendimento dopo la cancellazione del “taglio” ante Urbania. (+) DONZELLI E RUSSO: la gioventù vincente e coraggiosa, scelta da Cicchi nei delicatissimi ruoli di esterni bassi di difesa. (+) BUCCI: l’esperienza del bionico trentasettenne; tanta fatica ed anche la lucidità di segnare il suo prezioso, unico gol in biancorosso (compresa anche la precedente esperienza con Nocera) nel decisivo vantaggio dell’altra domenica contro l’Urbania. (+) CARBONI: la sapiente regia e la felice intuizione del rasoterra a bersaglio dalla lunga distanza sul terreno viscido di Monte Urano, nonché la prodezza balistica del pareggio/sicurezza in extremis a Castel di Lama. (+) ROSI: la sopraffina tecnica brasiliana, il dribbling, la velocità ed il ritrovato senso del gol che ha rilanciato la Maceratese verso il trionfo. (+) PIERGALLINI: l’ubricatura dell’ ”one to one” contro i terzini avversari, e la splendida esecuzione del fondamentale primo gol nel derby all’Helvia Recina contro il Tolentino. (+) CACCIATORE: la solidità del giocatore autentico, coronata dal…. GOAAAAAL….  dello scudetto a Cagli. (+) ECLIZIETTA: la sfortuna dell’out per infortunio nel girone di ritorno, che è costato anche l’”azzurro” contro l’Ungheria. (+) DI FABIO: la perfezione assoluta, ora anche nella …chioma. (+) CICCHI: un vero uomo di calcio, peccato qualche qui pro quo. E poi tutti gli altri. Passeranno alla storia, com’è accaduto per i biancorossi di Malavolta e Nocera di sette anni fa.

VACANZE PER TUTTI – Anche per “Somma algebrica”, la quale ringrazia per l’attenzione con cui è stata seguita.. Ad majora!

Tardella-in-trionfo

Maria Francesca Tardella portata in trionfo nei festeggiamenti del post Cagli

Tifosi-Maceratese-a-Cagli



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