Trasporto pubblico locale
La Provincia fa il punto

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contram_sede_020-300x199In relazione a numerosi interventi sulla stampa riguardanti le problematiche del trasporti pubblici locali, sia su strada, sia su ferrovia, l’Amministrazione provinciale di Macerata – che anche nel recente passato è intervenuta pubblicamente, sia con dichiarazioni del presidente Antonio Pettinari, sia con documenti formali della Giunta (a cui è stata data giusta eco dagli organi di informazione) – ribadisce e precisa ulteriormente alcuni aspetti della questione.

  • I “tagli” al trasporto pubblico locale sono stati imposti dalla Regione Marche e dalla stessa deliberati a fine dicembre, nell’ambito di un generale processo di razionalizzazione richiesto dal Governo nazionale. La stessa Regione ha lasciato alle Province e alle aziende di bacino tempi alquanto ristretti per individuare il riassetto dei servizi sul territorio.
  • Conseguentemente, le risorse che la Regione trasferisce alle Province marchigiane sono state unilateralmente ridotte del 5% a partire dal 1° gennaio, fatta eccezione per la provincia di Fermo per la quale il taglio è stato del 2,5%. Per la Provinciadi Macerata i km “decurtati” sono 360.000 pari a circa 540.000 euro di minori corrispettivi.
  • Sin dal suo insediamento l’attuale Amministrazione provinciale ha posto il tema dei trasporti tra le priorità ed ha condotto una “battaglia” verso la stessa Regione che già nel 2011 aveva ventilato tagli in questo settore. Se ciò non è verificato lo si deve anche all’azione intrapresa dalla Provincia di Macerata e dal presidente Pettinari, intervenuto anche su invito dell’Upi regionale e quindi delle altre  Province marchigiane.
  • La Provincia di Macerata dopo aver condotto una battaglia contro i tagli della Regione, cercando di porre resistenza fino alla fine, è stata l’ultima a deliberare (l’11 gennaio, quindi ben oltre la scadenza del 31 dicembre), costretta suo malgrado a prendere atto della decisione regionale. Contestualmente l’Amministrazione provinciale ha chiesto alla propria controparte contrattuale, cioè la società Contram Mobilità, di trovare un accordo per la concreta riduzione delle percorrenze.La Provincia sta valutando ogni possibile azione sul piano istituzionale ed amministrativo nei confronti dell’ente Regione.
  • Contrattualmente la Provinciaè tenuta a relazionarsi solo ed esclusivamente con l’azienda unica di bacino che, a sua volta intrattiene i rapporti con le ditte consorziate e con i propri organi sindacali. All’azienda e agli uffici provinciali sono state comunque date precise indicazioni in merito ai tagli da operare affinché l’operazione risulti più indolore possibile per il territorio, anche con riguardo agli aspetti occupazionali. L’indicazione è quella di cercare di intervenire, sin da subito, su servizi in sovrapposizione o corse meno frequentate dall’utenza, nonché corse festive  ed estive, garantendo il minor disagio possibile ai cittadini e al sistema di turnazione aziendale. Ovviamente la Provincia, che ha nella concertazione il proprio metodo di governo, non manca di coinvolgere la parti sociali in un’azione che deve essere essenzialmente finalizzata non a “tagliare”, ma a razionalizzare i servizi e quindi a migliorarli.
  • Non appena la Regione avrà approvato il nuovo Piano dei trasporti, è intenzione di questa Amministrazione – precisa il Presidente Pettinari – procedere ad un aggiornamento del piano provinciale, razionalizzando il rapporto tra servizi urbani ed extraurbani e la integrazione ferro – gomma, nella convinzione che la linea ferroviaria, come più volte ribadito, non sia da abbandonare, bensì da potenziare e valorizzare.
  • Merita, infine, sottolineare positivamente come a suo tempo, in occasione dell’affidamento del servizio di trasporto pubblico locale attraverso regolari gare, sia avvenuta – anche con il favore delle organizzazioni sindacali – una significativa aggregazione aziendale che ha in seguito determinato la nascita della nuova società unica di bacino Contram Mobilità.

 

 



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