In occasione della Giornata della Memoria, il Dipartimento di Scienze storiche, documentarie, artistiche e del territorio dell’Università di Macerata, l’ Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea Mario Morbiducci di Macerata, l’Anpi provinciale, l’Associazione Nuovocinema, il Comune di Macerata, la Provincia di Macerata, hanno organizzato il Convegno Internazionale di Studi “Germania-Israele – Lo specchio della memoria.
Sviluppare un’identità nazionale pensando alla Shoah”, che si svolgerà nel corso della mattina e del pomeriggio di venerdì 27 presso l’Aula Magna dell’Università. Prenderanno parte al convegno gli storici Paola Magnarelli, Claudio Vercelli, Barbara Grüning, la museologa Mara Cerquetti, gli storici del cinema Claudio Gaetani e Amy Kronish e il regista Dan Wolman. Scopo del convegno è vedere come due identità nazionali quali quella tedesca e quella israeliana si siano relazionate nel tempo con quella tragedia, per loro particolarmente centrale, che è la stata la Shoah. Il convegno, che vuole affrontare chiaramente il tema della Giornata della Memoria in maniera molto originale, si concluderà alla sera con una proiezione speciale del film “Floch” di Dan Wolman. Si tratta di un film tragicomico che racconta le vicissitudini di un sopravvissuto ai nazisti che, in Israele, perso il suo unico figlio in un incidente stradale, decide di divorziare dalla propria moglie, oramai, come lui, in età, per trovare una nuova compagna con cui mettere al mondo un nuovo discendente. La sua forte volontà di voler dare a tutti i costi una continuità alla propria vita dovrà fare i conti, però, con la singolarità della realtà israeliana, e da questo contrasto scaturirà più di un momento comico. Presentato in concorso a Venezia nel 1972, “Floch” è un autentico prodotto del movimento “Kayitz”, la Nouvelle Vague israeliana, che si fece largo all’interno dell’industria cinematografica del Paese tra gli anni Sessanta e Settanta. Come l’originario modello francese, anche questo prese piede a partire da una forte intenzione dei cineasti che vi confluirono di andare contro tutto ciò che l’industria nazionale, spesso ricorrendo a un linguaggio cinematografico molto didascalico e semplicistico, proponeva al suo pubblico, per dare avvio a una nuova “estate”, che è, appunto, il significato di “kayitz”, parola nata dall’acronimo in ebraico di “giovane cinema israeliano”. La proiezione si svolgerà alle 21.15 al cinema Italia.Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
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