di Gabriele Censi
Montecosaro, il paese dove in pochi anni gli immigrati sono triplicati, secondo un trend in sintonia con i numeri in provincia dove sono circa 35mila le presenze, ospita in questi giorni il primo festival Babele, un percorso nella nostra storia di emigranti confrontata con quella di oggi a parti invertite. Le arti come strumento di integrazione nelle intenzioni degli organizzatori dell’Associazione “Ottobre” che hanno coinvolto molti enti impegnati sul territorio e gli stessi immigrati (leggi l’articolo), per serate di musica, sport, gastronomia, poesia, teatro e confronti. Come quello che ha visto protagonista Don Vinicio Albanesi, con Marco Moroni (Presidente regionale ACLI) e Sammy Kunoun (Anolf Macerata).
Don Vinicio Albanesi
Nodi e modi dell’integrazione la suggestione proposta e il sacerdote responsabile della comunità di Capodarco con la sua lunga esperienza ha portato un contributo di chiarezza su un tema spinoso: “Viviamo una serie di fenomeni che non riusciamo più a leggere, delle violente discriminazioni tra ricchi e poveri, giovani e vecchi, sani e malati, cittadini e stranieri, forti e deboli. Anche nei nostri paesi che hanno una cultura benevola e non aggressiva sta prevalendo l’immagine di questo dio umano, questo essere supremo che vorrebbe essere ricco, sano, giovane, cittadino e con la propria identità. Se ci fermiamo un attimo a riflettere siamo tutti razzisti. Le nostre case sono fatte per essere soli, abbiamo abbandonato la dimensione collettiva ma la storia non si arresta, andiamo verso uno scontro epocale. I popoli giovani e affamati conquisteranno i più vecchi e deboli. Il tema dell’integrazione affrontato sul versante delle culture che si incontrano o si scontrano non porta a nulla, bisogna recuperare la dimensione collettiva. Oltre la propria identità c’è una identità generale, di umanità, famiglia, maternità, religione. Anche la religione è fatta di esperienze personali e identitarie ma narriamo tutti un unico Dio in modo diverso. Dalla mia esperienza posso dire che l’integrazione passa attraverso i bambini, non dobbiamo avere paura del futuro ma domani saremo un popolo diverso. La storia ha le sue leggi e l’integrazione ci sarà, se saremo intelligenti e correggeremo questa visione individualistica, aggressiva e violenta soffriremo di meno, se saremo ottusi moriremo di ottusità”
Marco Moroni - Presidente Acli Marche
Marco Moroni ha usato l’esempio delle Little Italy negli Stati Uniti, dove “si mangiava, si parlava, si ascoltava musica, ci si sposava e si erigevano chiese italiane” per significare come sia quasi automatico il bisogno di conservare le proprie tradizioni lontani dal paese di origine. Sammy Kounon, ha raccontato la sua esperienza di immigrato integrato alle prese con gli stessi problemi degli italiani: “l’Hotel House, la piazza di Corridonia, la statale qui a Montecosaro sono esperienze che vanno raccontate con obiettività, la legge va rispettata, la religione va rispettata, ma anche la diversità, se dalle cucine si sentono odori di spezie meno usuali non sono puzze“.
Sammy Kounon - Anolf Macerata
La prima giornata di Babele Festival si è aperta con la lettura di brani del “Piccolo Principe” da parte di Alessandro Marignani e Muskan Kaur, due bambini, di Montecosaro entrambi, anche se di origini diverse. Altro momento di grande emozione le poesie di Beker Simon Fabian, (GUARDA IL VIDEO)poeta peruviano fuggito dalla dittatura di Fujimori tratte dal suo libro “Eterno Viandante”, poi un omaggio a Borges con letture e musica e chiusura con la pizzica salentina degli Agrikò.
Ricco anche il programma di Sabato 27 agosto:
Nel pomeriggio: Glocal Cricket. Esibizione di Cricket, con 2 squadre pakistane: Corridonia e Morrovalle. Commento sulle fasi di gioco e interazione coi ragazzi italiani. Arte Writer in azione/costruzione. Performance di writer nella costruzione della nuova Babele. Alle 20.00 Apertura stand gastronomici Cucine di Babele, alle 20.45 C’è di mezzo il mare. Intervento del Gus Macerata e Ambasciata sulle conseguenze dei conflitti nel Mediterraneo, alle 21.30 Poeti Africani Anti-Apartheid. Lettura di poesie a cura di attori africani. Segue botta e risposta di Babele Festival: Quanti Nelson Mandela nei Centri di identificazione ed espulsione? Intervento breve di Alfio Nicotra – gli risponde Alfredo Maulo. Alle 22.30 musica e arte Rock in action painting Esibizione in contemporanea. Voce e chitarra Paolo Fratini, pennello Federico Borroni. Alle 23.00 The Gang -La rossa primavera. Concerto live della band che ha scritto pagine indimenticabili del folk rock italiano.
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una provocazione, prima che una presa di posizione …
NO non “Siamo tutti razzisti” questa affermazione offensiva la rispedisco al mittente e mi auguro che altri lo facciano…..
facemogli pure la festa
il clerico afferma in buona sostanza che siamo razzisti?????!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!????????? Cazzarola……………………. il caldo di questi tempi cuoce i neuroni evidentemente!!!!!!!…se essere razzisti significa accogliere questa gente fin da quando è in balia delle onde e degli scafisti fino alla loro integrazione (ma siamo sicuri che vogliono integrarsi?) alle agevolazioni per quanto concerne, sanita’, trasporti, sussidi, pensioni, case popolari, buoni pasto, buoni mensa …e ancora: possibilita’ di accedere al proprio credo religioso (cosa che nei loro paesi sovente essi non permettono), eliminazione di crocifissi e presepi per non urtare ed offendere la loro religione ……..qualche “sparuto” episodio di arroganza, delinquenza da sopportare con comprensione in silenzio….
ed il prete ci viene a dire che siamo RAZZISTI? se essere RAZZISTI significa tutto questo e molto altro…allora ha ragione il prete!
L’integrazione non viene da quanto la societa’ acquisisca comportamenti particolari a seconda del particolare cittadino , ma da quanto il particolare cittadino e’ disposto a seguire le leggi comuni e uguali per tutti . La discriminazione cessa quando tutti seguono le leggi comuni allo stesso modo,ed esercitano la propria diversita’ in ambiti NON REGOLATI DALLA LEGGE.
( tratto da un blog in rete )
Il caldo deve avergli fatto male..
Perchè non ci pensa la Chiesa a sfamarli e dargli un tetto con tutti quei seminari e conventi vuoti magari senza mai farli uscire dal recinto ecclesiastico. Evidentemente Don Vinicio non va mai a fare la spesa ai supermercati o a prendere un pò di sole in spiaggia a Civitanova o P. Revanati dove “questa povera gente” ben piazzata di corpo infastidisce anche il diavoloin persona. Per non parlare poi della sera dopo cena dove passeggiare per Viale Don Bosco o per via Crispi c’è da avere veramente paura. Il problema vero non è il razzismo caro reverendo, ma quello dell’impossibilità di pensare anche a loro con questi chiar di luna quando i nostri figli sono tutti a spasso!!!!! Aiutiamoli ma nel loro paese in Italia come nel resto dell’Europa non possiamo più permetterci questo lusso. Ripeto seriamente ancora una volta,perchè non ci pensa la Chiesa che è la prima che deve dare il buon esempio? Io sono arrabbiato anche con il Governo e i partiti di destra che chiacchierano soltanto e non prendono mai provvedimenti seri per dare uno stop serio una volta per tutte a questa invasione continua. Imparate da Spagna e Grecia cari Governanti! Vi siete mai chiesti perchè in quei Paesi non sbarcano mai? Ma certo,questa gente vi fa comodo a voi come alla sinistra per vari motivi!!!!!!!
questa gente ha rovinato il paese facendo lavori sottopagati togliendo le case popolari agli italiani per via dei numerosi figli che hanno non pagano affitti luce gase immondizia chiedono soldi per fare le loro chiese e noi italiani che per non passare da razzisti ci siamo fatti mettere i piedi sopra e adesso ci diconi razzisti per cortesia ritornatevi tutti a casa vostra che noi italiani non ne possiamo piu di questa situazione vergognatevi miserabili
Condivido pienamente l’affermazione “SIAMO TUTTI RAZZISTI” e dai commenti letti fin’ora è chiaro che chi ha letto l’articolo non ne ha compreso il significato…
Non condivido assolutamente che siamo tutti razzisti, certamente ci sono degli idioti che praticano tale attività, ma non confondiamoli con quei tanti italiani che non lo sono.
Csa significa essere razzista?Ora mi rivolgo a questi signori che esprimono queste accuse..
Se essere razzisti significa che l’immigrazione non deve essere subita ma controllata, che anche gli extracomunitari debbano rispettare le regole come tutti gli italiani, che non è pensabile che molti di loro non regolari possano comportarsi come meglio credono tanto non sono perseguibiliperchè non identificabili, se significa che non è assolutamente giusto che i genitori di extracomunitari regolari percepiscano la pensione sociale senza mai aver versato un euro all’IMPS poi molti di loro tornare al proprio paese poiché in quei luoghi con 600 euro al mese nostre si vive benissimo, se significa che non è possibile far entrare chiunque lo desideri per poi confinarlo a chiedere l’elemosina per mangiare, se significa controllare i centri di accoglienza che certo non vivono grazie alla provvidenza, ma da ingenti risorse che lo stato versa loro, quindi se non arrivano immigrati…nessun guadagno, se significa interrompere la ridicola farsa che gli immigrati spediscono le mogli in gravidanza le quali non possono essere espulse ma anzi successivamente hanno il diritto di far venire il marito e parenti….ecc ecc potreicontinuare per molto, Allora se tutto questo significa essere razzisti allora io lo sono, poiche non sono cosi idiota da poter immaginare una società che si tenga senza regole, chi non è dello stesso parere è libero di farlo, ma non ci insulti di razzismo poiché mi sentirei nel diritto di dare a questi il tributo di ILLUSIONISTA o peggio di persono priva di buon senso, persona del NIENTE
Qualche giorno fà in merito all’arrivo di questi barconi ormai accettati solo dal nostro paese) ho ascoltato le dichiarazione del Papa in merito ed affermava che si doveva accogliere questa povera gente, il giorno dopo in radio casualmente ascoltavo su tale problema il commento in radio Maria, tutto opposto,….se non si mette un freno si rischi il disastro socxiale..è il caso di dire ..parole sante.
Vedete quanta confusione genera tale problema?Anche tra il clero.Buon senso e pazzia..o interesse.perchè la politica non interviene? Semplice, in primis dovrebbe mettersi contro il Vaticano ..prossime elezioni perse in partenza…inoltre se ricordate bene, ogni volta che ci sono le elezioni tutti i politici esternano il convincimento che anche gli extracomunitari regolari vadano a votare iniziando dalle amministrative, perchè questo correre da ambo gli schieramenti?
Se ricordate ormai la differenza tra i due poli politici è veramente risicata, 18-25.000 voti .. fatto ..avete capito..altrimenti è normale e ripeto regalare la pensione che noi non abbiamo quasi più ai genitori di extracomunitari? Pensate che solo nel 2010 l’IMPS di Modena ha sborsato per tale scempio 10 milioni di euro NOSTRE::Concludendo non credo che gli Italiani siano razzisti e lo dimostra il fatto di quante missioni umanitarie siamo capaci di portare a termine con grande maestria, ma credo fermamente che la politica, alcuni apparati anche religiosi si comportino in modo tale da creare i presupposti affinchè ci sia uno scontro sociale tra le parti..cosa che non vedo cosi lontana..e questo non è certo un buon auspicio…saluti