Tre ore per arrivare da Macerata a Recanati
L’odissea di una studentessa maceratese

All'origine del problema la sospensione di una buona parte delle corse della linea Contram, causata dalla mancanza di personale per le ferie estive e dalla scarsità di utenza che usufruisce del servizio

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contram_sede_020-300x199di Mauro Nardi

In treno da Macerata a Porto Recanati, con scalo ad Ancona. Poi in autobus sino a Recanati per un totale di quasi tre ore di viaggio. Tutto questo per coprire a bordo dei mezzi pubblici la tratta Macerata – Recanati che solitamente richiede mezz’ora di percorrenza. E’ una vera ed autentica odissea quella che racconta Daniela Pacilio, studentessa universitaria di Macerata che svolge il servizio civile volontario nella città di Giacomo Leopardi. Lunedì mattina ha percorso piu’ di 100 chilometri, acquistato due biglietti per il treno e uno per la corriera per poter giungere puntuale all’appuntamento con il lavoro. “Quando sono giunta alla solita fermata di Viale Trieste non credevo alle mie orecchie – dice Daniela – uno degli autisti della Contram mi ha infatti riferito che la corsa delle ore 8,30 che solitamente prendevo per raggiungere Recanati è stata soppressa per tutta l’estate. Ho chiesto l’orario di quella successiva e mi hanno risposto che sarebbe partita alle 10,00. Ciò significava che non sarei giunta a destinazione prima delle 10,45 quando invece mi attendevano al lavoro per le 9 e 5. A quel punto ho domandato un modo per poter arrivare a Recanati nel piu breve tempo possibile ed è cominciata l’odissea”.
A Daniela è stato consigliato di prendere il treno sino ad Ancona e da li salire sul primo autobus per Recanati. “Così ho fatto – racconta la giovane – ma il treno ha accusato ritardo e ho perso l’autobus diretto per Recanati. Quindi sono risalita in treno sino a Porto Recanati e da li avrei dovuto prendere la corriera per Recanati che però ho perso per pochi minuti. Ho dovuto pertanto attendere la corsa successiva per giungere a destinazione, aspettando un’ora e un quarto sotto al sole”.  Dopo quasi due ore e mezzo sui mezzi pubblici e una spesa che si aggira intorno ai 12 euro, quando il biglietto della linea Macerata – Recanati ne costa poco piu’ di tre, Daniela ha potuto raggiungere il posto di lavoro, accompagnata da un forte mal di testa e una rabbia ancora da smaltire. “Non ha funzionato niente ad iniziare dalle informazioni che mi sono state fornite – apostrofa Daniela – se alla stazione ferroviaria di Macerata mi avessero detto che a Civitanova c’era una linea autobus per Recanati, della quale sono venuta a conoscenza solo in un secondo momento, non avrei continuato la corsa sino ad Ancona. Inoltre sin dal primo momento ho provato a mettermi in contatto con la Contram di Camerino per avere chiarimenti ma il telefono ha squillato a vuoto per un’ora. Per non parlare poi del sito internet che presenta orari che non corrispondono a realtà.  Comprendo le difficoltà del servizio pubblico nel periodo estivo ma così è una esagerazione”. All’origine del problema c’è infatti la sospensione di una buona parte delle corse della linea Contram, causata – hanno detto alla sfortunata pendolare – dalla mancanza di personale per le ferie estive e dalla scarsità di utenza che usufruisce del servizio. “Ma a questo punto conviene loro di sospendere tutto il servizio in modo da evitare ai passeggeri di impazzire – conclude Daniela – già lo scorso giugno hanno apportato delle modifiche alla tratta Macerata – Recanati, allungando di una buona mezz’ora il percorso con un anomalo passaggio a Porto Recanati. Ora questo ulteriore cambiamento e chissà che cosa succederà ad agosto. Così non va affatto bene. E’ un servizio da terzo mondo”.



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