Un maceratese fa correre
il Gubbio verso la B

IL PERSONAGGIO - Romano Mengoni, di Montecassiano, è il preparatore atletico degli eugubini

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Romano Mengoni in compagnia del ds Gigi Simoni

di Enrico Scoppa

Il campionato di Prima divisione girone A dopo sedici giornate vede al comando il  Gubbio di Torrente ex giocatore del Genoa. Batte forte, batte nella città famosa per la corsa dei Ceri il cuore rossoblù anche per la presenza di Gigi Simoni altro ex genoano. Settimana storica, quella lasciata alle spalle, per il calcio egubino: successo a Pagani (2-0) con la squadra applaudita a scena aperta da parte della tifoseria campana, nel recupero di metà settimana ha battuto il Sorrento di mister Simonelli e poi battuta anche la Salernitana. Tre vittorie in sette giorni che fanno sei successi consecutivi ed un solo gol subito. Ed ora ecco al Comunale arrivare la Cremonese che nella gara d’andatà rifilo cinque reti al Gubbio. C’è tutta l’aria che per l’occasione le cose saranno diverse anche se c’è il rischio neve che potrebbe far saltare l’evento. Gubbio nella storia, non succedeva dal 1947, quando i rossoblù di Guido Masetti conquistarono la serie B. Nel Gubbio dei miracoli c’è Romano Mengoni, preparatore atletico, cinquant’anni, dalla stagione 2000/2001 ha lavorato con società professionistiche: la prima esperienza con la  Maceratese in serie C2 quindi due stagioni consecutive con il Gubbio, due stagioni con lo Spezia, nella stagione 05/06 torna all’Ancona in C2, ritorna a lavorare con la Maceratese, 08/09. Con la Maceratese interrompe il rapporto strada facendo e ritorna a Gubbio, richiamato da Gigi Simoni. La scorsa stagione lavora con Torrente, riconfermato anche per la stagione in corso. Sei stagioni, nel complesso, a Gubbio con due subentri per due play-off di cui uno vinto. Nella stagione 02/03 finale persa (1-0) con il Rimini che poi salirà in serie B, play-off vinti la passata stagione, ultima gara (2-0) con il San Marino e promozione in C1. Nel  Gubbio ha affiancato il lavoro di mister Alessandrini, tre stagioni, poi Simoni ed ora Torrente. Mengoni, ritenuto uno dei preparatori più in vista del  momento, è stato richiamato a Gubbio due stagioni or sono per sistemare una situazione difficilissima: c’erano alla corte di Simoni ben diciotto giocatori bloccati per infortuni di natura muscolare. Simoni lo volle fortemente alla corte rossoblù per risolvere una situazione che stava diventando drammatica.

Mengoni, dieci anni di successi nel suo palmares ?
“Dieci stagioni importanti, lavorando con società professionistiche con le quali qualche soddisfazione non è mancata ma senza esaltazioni che potrebbero essere delle forzature”.

Gubbio sta scalando il vertice, il calcio che conta è davvaro dietro l’angolo ?
“Questa per me è la sesta stagione nel ruolo di preparatore con il Gubbio al fianco di allenatori importanti come Alessandrini, Simoni e Torrente. Quello che farà il Gubbio lo sapremo solo più avanti. Stiamo vivendo un momento importante ma prima di dire che abbiamo vinto il campionato ce ne passa”.

Romano-Mengoni-in-una-seduta-di-allenamento

Romano Mengoni insieme a mister Torrente in una seduta d'allenamento

Con lei la squadra della città famosa, non solo per la corsa dei ceri, ha disputato due volte i play-off mancandone uno per la miseria di un punto, buon segno ?
“Non credo alla cabala. Credo nel lavoro, anche se i successi della squadra rappresentano il carburante utile per il nostro  lavoro”.

La vittoria maturata al termine della stagione scorsa ha scatenato il tifo della Gubbio sportiva che vi è stata sempre molto vicina?
“Si. La squadra sta facendo bene, i tifosi sognano. Per il Gubbio un momento importante che spero continui sino al termine della stagione anche se gli avversari, a partire dalla Cremonese non saranno li a guardare”.

Che significherebbe serie B ?
“Con i sogni è bene andarci cauti ma non precludiamoci nessun sogno”.

Il preparatore atletico è un lavoro delicatissimo ?
“Sicuramente un lavoro che devi svolgere conoscendo non solo le caratteristiche fisico-atletiche dei ragazzi che la società ti mette a disposizione ma tante altre cose a partire dalle caratteristiche dei ragazzi che ti vengono messi a disposizione. Devi conoscere le loro abitudini, il loro stile di vita perché dalle tante informazioni che vengono messe insieme ti aiutano a lavorare meglio con obbiettivi precisi per consegnare al mister la squadra in condizioni ideali per affrontare una gara e soprattutto vincerla”.

La preparazione dei ragazzi un prolungamento del tuo lavoro presso il poliambulatorio Aretè che gestisci a Valle Cascia ?
“Sicuramente un’esperienza che metti a frutto per preparare al meglio ragazzi che sono chiamati a dare sempre e comunque il meglio, tenendo lontano gli infortuni sempre in agguato soprattutto nel calcio dove il contatto fisico è di casa”.



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